Appalti: Fp e Filcams Cgil denunciano tagli a mense Vigili del Fuoco

20 Dicembre 2017

COMUNICATO STAMPA FP E FILCAMS CGIL

Lettera a Minniti e vertici Vvf, a rischio posti lavoro, sospendere decisione

Roma, 20 dicembre – “A partire dal 1° gennaio prossimo nelle sedi di servizio dei Vigili del Fuoco con meno di 15 lavoratrici e lavoratori i pasti non verranno più preparati in loco, ma il servizio verrà svolto attraverso il cosiddetto ‘pasto veicolato’ o, in taluni casi, attraverso l’erogazione del buono pasto”. A denunciare i tagli sull’appalto di ristorazione dei Vigili del Fuoco sono in una nota la Fp Cgil e la Filcams Cgil, aggiungendo che: “Ciò determinerà grossi problemi occupazionali per le addette e gli addetti della ristorazione collettiva, nonché il peggioramento della qualità del servizio per il personale del Corpo, i cui tempi di ristoro sono condizionati dalla particolare ed imprevedibile tipologia di lavoro”.

In una lettera ai vertici del Ministero dell’Interno, a partire da Marco Minniti, e del Corpo dei Vigili del Fuoco, Fp e Filcams Cgil sottolineano, nello specifico, “che i pasti veicolati, preparati in centri di cottura centralizzati, richiedono un numero inferiore di addette/i mensa e/o spostamenti di decine di chilometri dall’attuale sede di lavoro, mentre per chi consuma il pasto vi è una forte perdita della qualità del cibo e un menù standardizzato che non sempre riesce a garantire l’apporto calorico necessario, né esigenze legate alla religione; oltre tutto, per i Vigili del Fuoco, non ci sarebbe nessuna soluzione alternativa nel caso in cui la squadra, peraltro come spesso avviene, venga chiamata per un’emergenza”.

L’eventuale alternativa del ricorso al buono pasto, aggiungono le categorie della Cgil, “produrrebbe ancora più danni sia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori delle mense che non avrebbero più un posto di lavoro, sia per il personale che subirebbe un maggior disservizio perché non è dato sapere se e come potrà  fruire dello stesso”. Fp e Filcams Cgil ribadiscono, quindi, “la necessità di attenersi al principio previsto nel nuovo codice degli appalti, che dice di tenere in assoluta considerazione l’impatto sociale e ambientale nella definizione degli appalti che, nel caso specifico, trattandosi di appalti ad alta intensità di mano d’opera, è clausola sociale obbligatoria”.

Le categorie della confederazione di Corso d’Italia ribadiscono inoltre “che il conseguimento di un ipotetico risparmio, frutto anche di appalti al massimo ribasso, non può essere fatto a scapito di tantissime lavoratrici e lavoratori, madri e padri di famiglia, che dal prossimo primo gennaio, perderebbero il posto di lavoro”. In conclusione Fp Cgil e Filcams Cgil chiedono “l’urgente sospensione delle nuove modalità di gestione del servizio mensa dei VVF, ovvero un urgente incontro al fine di concordare modalità tese a salvaguardare, da un lato le opportunità occupazionali, dall’altro le particolari esigenze legate alla specificità lavorativa dei vigili del fuoco”.

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