Ministero Salute – Comunicato su incontro 2 febbraio

05 Febbraio 2018

DG PREVENZIONE UFFICIO X, TECNICI DELLA PREVENZIONE, RIORGANIZZAZIONE LOGISTICA AMBULATORI SASN DI ROMA, OSTIA E FIUMICINO 

Abbiamo avuto un incontro importante a livello nazionale con all’ordine del giorno alcune questioni molto sentite dai lavoratori, che elenchiamo nel titolo e che sono state trattate nel modo seguente:

DM di riorganizzazione DG PREV

Ci è stata presentata una bozza di DM che naturalmente ci siamo riservati di valutare nei 15 giorni che ci sono stati concessi per gli approfondimenti, tranne su un punto di particolare urgenza che abbiamo direttamente affrontato, in relazione alla previsione contenuta nella bozza di decreto di limite temporale per l’avvalimento riportato in auge con il DD 10 gennaio 2018 al 31 dicembre prossimo. Su questo tema c’è stata una ampia introduzione del DG sulle motivazioni che lo hanno indotto a modificare il precedente assetto organizzativo funzionale dell’Ufficio X, con un giudizio di illegittimità del DD 7 marzo 2016, a firma dell’allora DG Guerra, in quanto fuori dalle previsioni del DM di riorganizzazione, e una valutazione altrettanto severa di quello schema organizzativo. In sostanza riconoscendo le motivazioni che a suo tempo avevano supportato la nostra forte contrarietà all’accentramento di competenze gestionali dirette in capo all’Ufficio X. La transitorietà dell’avvalimento è stata inoltre giustificata dalla previsione di conferimento esclusivo delle competenze in capo all’Ufficio X, a partire dal 1 gennaio dell’anno prossimo. Su tutto questo noi abbiamo rilevato:
– Preliminarmente un problema di metodo di confronto. L’emanazione del DD del 10 gennaio scorso, senza alcun confronto preventivo con le OO.SS., ha, oltre che palesemente violato gli impegni assunti in sede di confronto politico, gettato nello sconcerto e nella preoccupazione i lavoratori rispetto alla aleatorietà dello strumento dell’avvalimento ed alle modalità con le quali si stava attuando il riassetto, ovvero senza indicazioni operative precise sulle modalità con le quali si doveva svolgere la funzione stessa di avvalimento;
– Per quel che riguarda la ripartizione delle competenze abbiamo rilevato che a nostro avviso il DM deve rivedere l’accentramento delle competenze gestionali dirette in capo all’Ufficio X. Questo per evitare che la sottrazione di competenze incida su eventuali riduzioni delle dotazioni organiche degli USMAF SASN ed anche per evitare un presumibile blocco di attività quali ad esempio il pagamento delle competenze al personale sanitario dei SASN. In tal senso abbiamo anticipato che orienteremo su questo la nostra proposta di modifica del DM, riservandoci naturalmente ogni opportuno approfondimento con i lavoratori interessati;
– Sempre in tale contesto abbiamo chiesto che, nelle more delle modifiche al DM che si intenderanno apportare, ai lavoratori vengano assicurate certezze circa la continuità nell’espletamento delle proprie mansioni e in riferimento alla necessità di assicurare l’erogazione dei servizi. Sottraendo gli stessi alle interpretazioni fantasiose o all’immobilismo dei dirigenti periferici.

Il DG ha dimostrato ampia disponibilità a discutere delle nostre proposte, si è peraltro scusato riconoscendo l’errore fatto in sede di emanazione del DD 10 gennaio (gesto da noi certamente apprezzato), e si è fatto garante di un intervento diretto presso i dirigenti periferici con indicazioni precise rispetto a quanto da noi richiesto. Il tavolo è riconvocato per il 19 febbraio e noi vogliamo rassicurare i lavoratori sulla ripresa di un concreto confronto, nel cui ambito faremo il possibile per garantire certezze e diritti.

Tecnici della prevenzione sanitaria. 
Anche questo un punto di particolare delicatezza per le preoccupazioni sorte tra i lavoratori interessati a seguito dell’approvazione della legge Lorenzin, rispetto alla eventualità che l’attività svolta nei servizi ministeriali possa essere ricondotta ad un esercizio abusivo della professione. Su questo il DG, in risposta alle nostre richieste prodotte in una nota unitaria, ha fornito delle precisazioni, figlie di un parere dell’Ufficio Legislativo e che saranno formalizzate in una Circolare, e delle proposte. Le precisazioni sostanzialmente negano che l’espletamento delle mansioni previste dall’ordinamento ministeriale possano in qualche modo configurare un reato penale. E la Circolare conterrà delle indicazioni precise alle quali tutti, a cominciare dai dirigenti, dovranno attenersi. Il parere ci è stato letto e in effetti contiene questa indicazione, ma noi riteniamo più utile la lettura della Circolare per valutarne meglio le motivazioni giuridiche e le indicazioni operative che la stessa conterrà. L’unica cosa che osserviamo oggi è che la Circolare dovrà chiaramente esplicitare l’assunzione di responsabilità dell’amministrazione rispetto alla interpretazione fornita.
L’aspetto certamente interessante è invece la proposta avanzata al tavolo di avviare contatti con le Università al fine di attivare convenzioni che facilitino il percorso degli studi, valutando anche il percorso attivato per i NAS, e dichiarandosi disponibile ad attingere ai fondi per la formazione per contribuire alle spese che i lavoratori dovranno eventualmente sostenere. La motivazione addotta è stata riferita all’esigenza di rideterminare i percorsi professionali specifici all’interno dell’ordinamento professionale aprendo ad una qualificazione delle attività che le renda più coerenti con il rinnovato quadro normativo. Su questi temi il DG si è detto disposto ad aprire da subito un confronto dedicato e la proposta, fermo restando i dovuti approfondimenti, è stata accolta molto favorevolmente dal fronte sindacale. Su questo pertanto rinviamo ai prossimi giorni, attendendo l’emanazione della Circolare e l’avvio concreto del confronto sui percorsi formativi, tenendovi tempestivamente informati.

Riorganizzazione logistica Ambulatori SASN di Roma, Ostia e Fiumicino 
Anche su questi temi delicati abbiamo avuto delle informazioni che fanno giustizia di notizie false e tendenziose e attacchi strumentali. Il DG ha riconfermato il mantenimento della struttura di via di Villa Belardi, rispetto alla quale ha dichiarato di avere semplicemente rifiutato una proposta di vendita avanzata dalla proprietà, ma di aver fatto presente che intende continuare a permanere in quella struttura. Mentre per le sedi di Ostia e Fiumicino ha comunicato di avere dato incarico al dirigente di avviare una ricognizione preliminare finalizzata alla individuazione di una sede idonea, sia dal punto di vista funzionale che da quello della collocazione geografica, al servizio che attualmente le due sedi offrono a Ostia e Fiumicino. Una ricognizione preliminare che coinvolgerà nel confronto anche il Comitato degli assistiti e sulla quale si è impegnato a fornirci tempestive informazioni. Naturalmente permarrà il presidio dell’Aeroporto.
Ci permettiamo quindi di ribadire la nostra grande soddisfazione per aver contribuito a salvare un servizio così importane come quello erogato dall’ambulatorio romano e dal SASN di Savona, ma soprattutto per avere contrastato con efficacia un progetto di smantellamento di un servizio pubblico così importante, che peraltro ha inciso anche su altre sedi SASN, sia pure con effetti marginali. E certo la stessa attenzione sarà da noi riservata ai servizi di Ostia e Fiumicino e di ogni altra sede su cui si dovessero attivare progetti di riduzione dei servizi, con buona pace di chi pensa il contrario. La nostra battaglia la stiamo conducendo in pieno raccordo con i nostri compagni della FILT CGIL che stanno nel Comitato degli assistiti: riteniamo che questo sia un servizio fondamentale che il Ministero eroga a lavoratori e che tale servizio debba potenziarsi e qualificarsi ulteriormente. In tale contesto abbiamo ricordato al DG l’antistoricità dello strumento della convenzione e la necessità di internalizzare questi servizi e il personale non medico che vi opera, in coerenza con il modello di unificazione degli uffici USMAF SASN. E l’esigenza, nelle more, di avviare al più presto il confronto per il rinnovo dell’ACN, compatibilmente con il processo di rinnovo del CCNL della Sanità, a partire dal reperimento delle risorse necessarie alla determinazione dell’aumento salariale e dalla necessaria parificazione di diritti e tutele sociali.
Su tutto quanto sopra vi terremo opportunamente aggiornati.

FP CGIL Nazionale Claudio Meloni

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