Ministero della Salute: comunicato sulla riunione del 21 febbraio 2018

27 Febbraio 2018

DG PREVENZIONE E UFFICIO X: UN INCONTRO INTERLOCUTORIO
CON QUALCHE 
NOVITA’

Abbiamo tenuto il 21 febbraio scorso la prevista riunione di verifica sull’iter del DM
modificativo il DM di riorganizzazione delle strutture centrali. Alla riunione ha partecipato il neo nominato DG della Prevenzione dr D’Amario, una più che opportuna occasione di
reciproca conoscenza e una prima, ancorché sommaria, illustrazione delle linee di gestione che
intende adottare. Il nodo naturalmente ruotava e ruota attorno alle modifiche pensate per
l’Ufficio X. Nel cui ambito la questione centrale è la ripartizione delle competenze e la
ridefinizione delle relazioni tra Ufficio centrale e quelli periferici. La visione che ha proposto il
nuovo DG, in pieno accordo con il DG Organizzazione, ci è parsa molto diversa da quella del
suo predecessore: una struttura di coordinamento, indirizzo e controllo al centro, le
competenze gestionali tornano agli Uffici periferici, un maggiore intreccio organizzativo tra
centro e periferia. Aggiungendo e ribadendo, il DG Celotto che la modifica del DD 7 marzo
2016 è ritenuta da loro un atto dovuto in quanto a sanatoria di un atto illegittimo in quanto in
contrasto con il DM di riorganizzazione. La proposta che è scaturita e quella di una nuova
riformulazione del DM che ci verrà sottoposta preventivamente ad una riunione convocata ad
hoc per il giorno 7 marzo p.v., al fine di confrontarsi sul testo definitivo.
Da parte nostra abbiamo premesso che abbiamo sempre ritenuto la precedente
riorganizzazione come un tentativo di ridimensionamento del servizio che il Ministero offre sul
territorio, ed in questo caso abbiamo avuto la controprova con l’attacco, per fortuna in parte
sventato, portato ai SASN. Nel merito abbiamo ribadito quanto prodotto nel documento di
osservazioni inviato il 15 febbraio, ed in particolar che occorreva una diversa distribuzione dei
carichi di lavoro che tenesse conto degli attuali livelli occupazionali degli Uffici periferici e
della loro effettiva consistenza. Il problema di conseguenza è di come rafforzare e rilanciare il
servizio che il Ministero offre ai cittadini, e l’attuale assetto incentrato sull’Ufficio X è un fattore
di squilibrio che inevitabilmente ricade sul personale coinvolto, in particolare rispetto ad una
prospettiva di mantenimento dell’attuale accentramento di funzioni in capo allo stesso. In tale
contesto abbiamo espresso ancora una volta netta contrarietà al mantenimento della formula
dell’avvalimento. Da questo punto di vista abbiamo ricevuto dei segnali che al momento
riteniamo incoraggianti, ma naturalmente ogni valutazione è rinviata alla lettura del testo che
ci sarà inviato.
Sempre al riguardo ci è parsa invece molto discutibile la proposta, avanzata da altra OS e
ribadita sul tavolo, della creazione di un Ufficio periferico nella sede di Napoli, ovvero in
sostanza di trasferire sul territorio l’Ufficio X. Sulla base di due semplici motivazioni:
la prima è che è una ipotesi mai adombrata dall’amministrazione, e che pertanto è stata
liquidata immediatamente. La quale amministrazione ha invece sempre ribadito che l’unico
modello virtuoso è l’unificazione concreta delle strutture USMAF SASN.
La seconda è che una simile situazione avrebbe semplicemente trasferito sul territorio il
disequilibrio che si è determinato con la creazione dell’Ufficio X.
Per quello che ci riguarda il problema principale rimane il mantenimento del lavoro in tutte le
strutture che operano sul territorio e casomai di rafforzarlo e qualificarlo. Stiamo cercando di
lavorare per questo avanzando proposte concrete e percorribili, sull’evoluzione del confronto
vi terremo tempestivamente informati.
Cogliamo l’occasione per segnalarvi la richiesta inoltrata sul tavolo al DG Celotto rispetto alle
assunzioni previste nella legge Madia dei lavoratori precari (11), purtroppo licenziati tre anni
fa e provvisoriamente riassorbiti dall’Istituto Zooprifolattico. Il DG ha fornito rassicurazioni sul
loro assorbimento nei ruoli dando come data il prossimo mese di maggio. Noi abbiamo preso
atto e naturalmente vigileremo sul rispetto di questi impegni.
Sempre lo stesso giorno abbiamo siglato l’ipotesi di accordo sulle progressioni economiche
2018, accordo che adesso affronta l’iter lungo e doloroso dei controlli. Anche su questo avrete
gli opportuni aggiornamenti.

FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni

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