DGMC: Interpello per l’individuazione di n. 43 unità di Funzionario di servizio sociale da preporre alla direzione degli ULEPE

11 Aprile 2018

Al Capo DGMC
Pres. G. Tuccillo

Al Direttore Generale del Personale,
delle risorse e per l’attuazione
dei provvedimenti del Giudice minorile
Dott. V. Starita

E, p.c.
Al Direttore Generale
dell’Esecuzione penale
esterna e di messa alla prova
Dr.ssa L. Castellano

Oggetto: Interpello per l’individuazione di n. 43 unità di Funzionario di servizio sociale da
preporre alla direzione degli ULEPE

Questa O.S. a seguito delle numerose richieste di chiarimento e di intervento da parte del
personale interessato, riguardo le procedure dell’interpello, nota ministeriale del 18
dicembre 2017 n. 61896, finalizzato all’individuazione di n.43 unità di personale afferente
alla professionalità di funzionario di servizio sociale Area III da preporre alla direzione
degli Uffici locali di esecuzione penale esterna, intende rappresentare il proprio
disappunto circa le procedure attivate da codesta amministrazione in merito alla
questione.
Pur constatando che i criteri e le modalità di conferimento degli incarichi di Direttore”
degli Uffici EPE sono ascrivibili al DM del 23 febbraio 2017 art. 13, evidenziamo che la
procedura attivata difetta di trasparenza, un difetto formale e sostanziale che sta
determinando forti malumori e possibili nonché necessari ricorsi anche stragiudiziali
che il personale interessato intende mettere in atto finalizzati alla tutela dei propri
interessi soggettivi nonché professionali
Rileviamo, a tal proposito, che l’utilizzo dello strumento dell’interpello su base nazionale,
attivato da codesta amministrazione, che non contestiamo, sembra risultare nella
fattispecie un atto meramente formale perché la trasparenza delle procedure che
caratterizza un interpello, nella questione in esame, non trova la sua naturale evoluzione
ovvero una graduatoria finale che rappresenti in maniera trasparente lo svolgimento del
procedimento. Infatti ci risulta che non esiste una graduatoria finale né tantomeno sono
stati informati gli interessati riguardo la motivazione che li ha esclusi dal conferimento
dell’incarico e neppure la posizione personale nella graduatoria riguardo le tre sedi che
ciascuno poteva richiedere.
E’ evidente che la chiarezza e la trasparenza risultano palesemente eluse in tale procedura:
dell’interpello non si è data normale informazione alle OO.SS., non è stato pubblicato sul
sito Web Giustizia, non sono stati resi pubblici, nell’ambito dell’amministrazione via
intranet, chi sono i vincitori e chi gli esclusi con le rispettive motivazioni. Insomma, appare
un’operazione un po’ maldestra che non solo, alla luce del CCNL delle funzioni centrali
evidenzia comportamento antisindacale ma che rischia, inoltre, di aprire nei confronti di
codesta amministrazione numerosi contenziosi che avremmo voluto evitare.
Si chiede, pertanto e con urgenza, di essere convocati e, nelle more, la sospensione del
procedimento.
Distinti Saluti

Funzione Pubblica CGIL
Salvatore Chiaramonte

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