INPS: comunicato – Ancora cattiva propaganda sulla pelle dei lavoratori

09 Luglio 2018

ANCORA CATTIVA PROPAGANDA

SULLA PELLE

DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELL’INPS

Abbiamo letto con assoluto stupore il comunicato del 4 luglio scorso scritto da USB nel quale si farnetica di mobilitazioni della FP CGIL contro USB.

Vorremmo chiarire una volta per tutte, in particolare alle lavoratrici e ai lavoratori dell’INPS, che destinataria delle nostre richieste e oggetto delle nostre denunce era e resta la Direzione dell’INPS E NON DI CERTO UN’ALTRA ORGANIZZAZIONE SINDACALE. Alla Direzione dell’INPS chiediamo che si apra finalmente una discussione sui tanti problemi aperti, e che ciò avvenga nel pieno rispetto delle regole del CCNL.

Quelle regole contro cui oggi USB si schiera strenuamente – dichiarandole fasciste – sono esattamente le stesse che, fino all’ultimo rinnovo contrattuale, ha sottoscritto e accettato!

Le regole citate fanno esplicito riferimento al diritto a partecipare alla contrattazione nazionale delle sole Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL. Il fatto che questa volta USB abbia deciso di non firmare il Contratto Nazionale è scelta legittima, così come è comprensibile che la suddetta Organizzazione Sindacale abbia deciso di adire alla via giudiziaria per far valere i propri diritti assoluti che considera lesi da un CCNL che, ripetiamo, sulla questione ribadisce quanto concordato anche con USB negli anni.

Quello che non possiamo accettare è il riproporre da parte di USB all’INPS un atteggiamento ostruzionistico che continua a impedire l’avvio dei tavoli sindacali, danneggiando così prima di tutto interessi e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS.

Così come ci indigna l’utilizzo di metodi squadristici per concretizzare tale atteggiamento. Anche per questo non è accettabile l’accusa alla CGIL di fascismo, a quella CGIL protagonista di tutte le lotte che da più di un secolo difendono democrazia e diritti in questo Paese.

Continuiamo, piuttosto, a interrogarci sul rapporto di USB con la direzione dell’inps: una relazione di carattere privilegiato che gestisce informalmente e senza alcuna evidenza di carattere negoziale.

Così come continuiamo a chiedere trasparenza nell’applicazione delle regole contrattuali che USB non ha sottoscritto, non cedendo alla violenza dei modi e dei toni che forse nasconde qualcosa, a noi e alle lavoratrici e lavoratori.

Noi avviamo comunque (e malgrado USB) una mobilitazione perché ci sta a cuore il destino di quest’Istituto, soprattutto in un momento così difficile e delicato per il Paese.

Vogliamo che si programmi un piano straordinario di assunzioni anche per scongiurare la chiusura di Agenzie che rappresentano un punto di riferimento istituzionale per la cittadinanza, vogliamo aprire una discussione seria sulla sicurezza dei lavoratori nelle sedi, vogliamo un Istituto sempre più aperto e inclusivo nelle relazioni col mondo circostante e non proteso solo all’inseguimento dei numeri della produzione.

Vogliamo un’Inps più moderna e all’avanguardia, che torni a essere la punta di diamante della Pubblica Amministrazione italiana.

Su questo, chiederemo ai lavoratori di pronunciarsi e mobilitarsi, nelle assemblee che terremo in queste settimane.

Roma, 9 luglio 2018

FUNZIONE PUBBLICA CGIL

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