Agenzia delle Entrate: Saldo FPSRUP 2015

23 Luglio 2018

AGENZIA DELLE ENTRATE SALDO FPS RUP 2015 I FATTI E LE OPINIONI

Con riferimento alle tante richieste di spiegazione sul perché nel cedolino del mese di luglio il saldo del FPSRUP 2015 risulta molto inferiore rispetto a quanto riscosso per la stessa causale con riferimento a FPSRUP 2014, riteniamo utile fornire ulteriori informazioni che, speriamo, possano contribuire a fare
chiarezza.
In primo luogo rileviamo come in questa circostanza l’Agenzia abbia interrotto una buona prassi. Nel passato, infatti, veniva fornito a ciascuno dipendente la propria situazione con indicate le diverse voci del FPSRUP che costituivano poi il totale liquidato con il cedolino dello stipendio. Ci siamo già attivati con l’Amministrazione affinché sia fornita a ogni lavoratore la propria situazione distinta per ciascuna voce del fondo, sia con riferimento agli acconti sia ai saldi.
Per quanto riguarda la ripartizione del Fondo fra le diverse voci riteniamo utile fornire in allegato un prospetto analitico dove vengono riportati i totali per le due annualità, la loro suddivisione interna, gli eventuali acconti pagati e, per ultimo, la differenza in positivo o in negativo 2015 su 2014.
Come è facile rilevare, la somma totale dei due Fondi è sostanzialmente rimasta invariata, mentre c’è una grande differenza fra quanto viene destinato ai dipendenti in busta paga tutti i mesi (+48,79% nel 2015 sul 2014). In pratica continua la politica della cosiddetta “STABILIZZAZIONE DEL SALARIO
ACCESSORIO”, trasferendo sempre più quote fisse dello stesso sull’indennità di amministrazione e sul finanziamento delle progressioni economiche.
Ricordiamo che entrambe le voci hanno come riferimento la totalità dei dipendenti dell’Agenzia.
Facendo un po’ di conti su una disponibilità totale del FPSRUP 2015 di € 343.409.004 il 51,59% (€ 177.157.092) è destinato a finanziare l’aumento dell’indennità di amministrazione e le progressioni economiche, contro quanto previsto per il 2014 che si attestava al 45,47% del totale del Fondo (€
153.176.045 su un totale di € 336.900.134); ovviamente per gli anni successivi queste percentuali aumenteranno tenuto conto delle due progressioni economiche di fatto già avviate (2017/2018) e di quella per il 2019 che sarà firmata a fine anno/inizio 2019. Per chiarezza ricordiamo che a
fronte dell’utilizzo di parte del Fondo per le progressioni, lo stesso si riduce nella parte disponibile per la contrattazione. A questa circostanza possiamo porre rimedio solo prevedendo ulteriori fonti di finanziamento del salario accessorio, cosa che abbiamo già chiesto all’Amministrazione ma che necessita
di ulteriori interventi legislativi, integrativi di quelli già ottenuti con l’ultima legge di stabilità.
Reperire finanziamenti aggiuntivi non sarà facile ma siamo convinti che se i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate saranno uniti nel rivendicarli alla fine saranno ascolti. Come dovranno anche essere ascoltati dai vertici dell’Agenzia se questa vorrà proseguire sulla strada della riorganizzazione, al netto della
conferma o meno da parte del nuovo Governo di quanto ad oggi previsto e già in parte realizzato.

CGIL FP Nazionale
Luciano Boldorini

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