Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Stato di malessere

20 Novembre 2018

STATO DI MALESSERE

Negli ultimi mesi questa O.S. viene quotidianamente interpellata dai lavoratori per una serie di questioni importanti alle quali purtroppo non può dare risposte certe. Questo perché l’interlocutore “Amministrazione”, che dovrebbe essere l’interfaccia delle OO.SS. per comunicare con i dipendenti, sono mesi che laconicamente non riesce a dare neanche una piccola certezza.
– FUA 2017: siamo alle solite. Anche questa volta non si hanno certezze sul pagamento entro la fine dell’anno. Dopo aver percepito, solo grazie alla mobilitazione dei lavoratori, con un anno di ritardo il FUA 2016, chiediamo a questo punto al vertice politico/amministrativo, che si adoperi con tutti i mezzi e le risorse a disposizione, per garantire il pagamento del FUA 2017 entro il 2018.
– BUONI PASTO: nell’ultimo incontro del 15/11/2018, l’Amministrazione ha dato per imminente, dopo sei mesi di attesa, la consegna dei buoni pasto non consumati e restituiti. Per quanto riguarda invece quelli maturati da giugno ad oggi dovrebbero essere consegnati a seguire, ma non si sa bene quando. Resta il fatto che i lavoratori ormai da mesi devono rinunciare al loro “rimborso mensa” senza avere idea di quando potranno riacquisire un loro diritto.
– IMPALCATURE: ormai dai primi di settembre nella sede di via Flavia, si è costretti a lavorare con impalcature che occupano tutto il perimetro esterno dello stabile. Pur sapendo che l’interlocutore della proprietà è il Demanio e non l’Amministrazione, non possiamo non sottolineare che i lavoratori sono costretti con le luci artificiali per la maggior parte della giornata e con polvere che esce dai condizionatori. Inoltre siamo
costretti a rilevare che i lavori a singhiozzo, con cadute improvvise di calcinacci anche di notevoli dimensioni con i rischi connessi, come tutte le altre cose sopra esposte, hanno la loro aura di incertezza. Infatti a tutt’oggi non si sa ancora quale sarà la data di fine lavori. Per quanto a nostra conoscenza, ogni contratto di appalto deve contenere inizio e fine lavori.
Pur consapevoli che il vertice politico/amministrativo non è sempre direttamente responsabile, ci preme sottolineare che potrebbe e dovrebbe fare molto di più per far sì che non perduri questo stato di malessere continuo e che a pagare siano sempre i lavoratori.

Il Coordinatore FP CGIL Ministero del Lavoro
delle Politiche Sociali
Giuseppe Palumbo

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