MEF: comunicato unitario – il punto

16 Gennaio 2019

IL PUNTO

Si è appena concluso un anno, il 2018, ricco di novità che ha visto in ambito MEF le scriventi OO.SS. chiamate a districare nodi, a risolvere problematiche e a lanciare proposte che, come sempre, hanno avuto come protagonisti tutti i dipendenti. Abbiamo fin da subito improntato la nostra azione sindacale attraverso un dialogo costruttivo con l’Amministrazione.
Non è stato un anno facile e i risultati del lavoro svolto si sono resi visibili solo negli ultimi mesi (FUA/Cartolarizzazione/Equiparazione dell’indennità di amministrazione e revisione della cd “prelex”). In particolare per quanto riguarda la prelex, l’approvazione del maxi emendamento ha ripreso gran parte delle nostre osservazioni, reinvestendo parte dei fondi nella equiparazione.
Non vogliamo appropriarci della paternità assoluta della felice conclusione della equiparazione, ma ci teniamo a sottolineare lo sforzo profuso fin dal dicembre 2017, come testimoniano i tanti comunicati in cui rappresentavamo le difficoltà, le prospettive e le nostre azioni.
Abbiamo preferito aspettare prima di rispondere ad alcuni deliranti proclami di qualche sigla sindacale, il cui desiderio di apparire è davvero tanto: sembra alquanto curioso che sindacati non convocati ai tavoli (perché non rappresentativi) abbiano poi sottoscritto comunicati, manifestando dissenso e infiammando il personale. Forse origliavano da dietro la porta?
È apparso singolare anche come le stesse sigle abbiano unitariamente creato e fomentato il dissenso nel territorio per poi rivendicarne singolarmente il raggiungimento del risultato. Forse il loro unico scopo era aumentare il consenso? Questo dovrebbe far capire ai lavoratori da che parte stare e perché. Qualcuno affermava che le falsità più pericolose sono le verità distorte moderatamente … per l’appunto!
Il nostro, purtroppo, non è un Paese che ha memoria lunga per cui può essere utile, se pur brevemente, fare il percorso a ritroso.
Nel dicembre del 2017, tutte le OO.SS., unitariamente, chiesero che fosse equiparata l’indennità di amministrazione nel MEF, tutti convinti che quella fosse una giusta istanza. Invece con la legge di bilancio 2018 giunse, con grande sorpresa, l’approvazione del fatidico comma 685; erano state trovate le risorse per la “prelex”, mentre non si parlava affatto della perequazione. Alcune OO.SS. sostennero che quelle erano risorse destinate alla perequazione, scatenarono una guerra fra i lavoratori e fra le OO.SS. dividendo fra buoni e cattivi, montarono la rabbia nelle assemblee, dichiararono ai quattro venti che le risorse della “prelex” erano illegittime, minacciavano ricorsi d’incostituzionalità, lanciavano petizioni cartacee e on-line … che fine hanno fatto quei paventati ricorsi o quelle petizioni la rimettiamo all’intelligenza di chi legge.
Come CGIL CISL e UIL, studiata la questione, cominciammo a far presente che le risorse destinate alla perequazione sarebbero dovute essere altre e che quindi bisognava proseguire sulla tortuosa strada dell’equiparazione. Contemporaneamente chiedemmo di modificare il comma 685 e il consequenziale DM applicativo, rivedendone la distribuzione in modo più trasparente, mentre altri proponevano soluzioni ben più drastiche rischiando che le sperequazioni sarebbero state addirittura due!
E mentre il parlamento stava votando nella direzione da noi auspicata, ridisegnando la “prelex” e trovando le ulteriori risorse da destinare alla perequazione, altre OO.SS. che, come noi dovrebbero fare gli interessi dei lavoratori e come noi essere felici se al personale arrivano maggiori risorse, ebbene queste OO.SS. scrivevano in un loro comunicato che “è presto per cantar vittoria” come fosse una vittoria di una parte e non di tutti. Le stesse OO.SS. che ora cantano vittoria su come sia stata rivista la distribuzione di risorse destinate al personale del MEF, mentre taluni ne rivendicano finanche la paternità…
Non ci interessa tutto questo, noi continueremo a lavorare portando avanti attivamente e costantemente, senza grandi clamori e senza falsare la realtà delle cose, i veri valori del sindacato. Ora, con la legge di bilancio 2019 si prospetta una riorganizzazione del MEF su cui desideriamo riporre la massima attenzione. A tal proposito, prima delle feste natalizie, abbiamo chiesto un incontro per capire in che termini si intende portare avanti il nuovo riassetto.
Per concludere chiediamo all’Amministrazione di effettuare le opportune verifiche per tutte le OO.SS. in relazione alla crescita delle tessere sindacali in concomitanza con fine anno, dal momento che è sempre in questo periodo che da qualche anno taluna O.S. evidenzia l’aumento dei propri iscritti. Se tali aumenti negli ultimi mesi fossero seguiti da diminuzioni repentine nei primi mesi del nuovo anno e questo fosse accaduto anche negli anni precedenti, sarebbe il caso di approfondire la questione.
Ci siamo dilungati oltremodo ma era inevitabile e quanto mai necessario dire, non la nostra, ma la verità. Perché la menzogna, come l’olio, galleggia sulla superficie della verità e noi quindi dobbiamo far il lavoro sporco di ripulire l’olio delle bugie!!!
Attenzione, quindi, a ciò che leggete perché le bugie sono come le ciliegie…una tira l’altra!!!

FP CGIL                       CISL FP                       UIL PA
Americo Fimiani          Walter De Caro           Andrea G. Bordini

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