EsaCri: Ricollocazioni deposito dello stato passivo e sottoscrizione CCIE 2018

13 Febbraio 2019

Nell’incontro del 4 febbraio è stato fatto un ulteriore punto rispetto alla situazione delle ricollocazioni del personale ESACRI , che stanno proseguendo in base alla data della “cessata attività”. Al 01.02.2019 è stata ricollocato il gruppo di lavoratrici e lavoratori precedentemente individuato come in uscita a quella data.

Tramite l’ottimizzazione dei posti disponibili, realizzata tramite l’indicazione, da parte delle unità che avevano ottenuto risposte positive da parte di più amministrazioni, di un’unica opzione, il problema della ricollocazione di 76 unità si è risotto ulteriormente a circa 50 unità, rispetto alle quali a breve ripartirà l’interlocuzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica.

Il 15 gennaio è stato depositato lo stato passivo dell’ente e tutti i lavoratori che vantano un credito nei confronti dell’Ente (derivante da sentenza o a titolo di trattamento di fine rapporto) sono stati informati tramite pec della possibilità di presentare osservazioni ed opposizioni entro 30gg. ; in allegato è stata fornita una scheda riepilogativa dei crediti vantati e la proposta di liquidazione. L’amministrazione si è detta disponibile ad accogliere le osservazioni, al fine di depositare, trascorsi i termini per le opposizioni, un nuovo stato passivo con le correzioni che si dovessero rendere necessarie. Vi chiediamo di segnalarci le eventuali criticità al riguardo.

Le cifre coincidono (meglio, dovrebbero coincidere) perchè l’attivo sostiene pienamente lo stato passivo ; “ovviamente” solo una parte è disponibile in contanti, il resto è costituito dal patrimonio immobiliare (da mettere sul mercato, con tutte le difficoltà del caso : comunque la dismissione sta iniziando e ad es. è in fase di vendita l’immobile di Via Ostiense) e da crediti da recuperare (ad es. dalle Regioni, per attività in convenzione).

Stimando in 20 milioni i crediti dei lavoratori derivanti da sentenze e in 9 milioni i crediti derivanti da tfs/tfr, a fronte di 46 milioni come disponibilità di cassa, il Commissario Liquidatore ha assicurato il pagamento dei crediti nel mese di settembre 2019.

Nel corso della riunione, è stata riaperta la contrattazione relativa all’integrativo 2018 in quanto l’organo di vigilanza ha rilevato un “disallineamento” rispetto alle previsioni del CCNL Funzioni centrali : motivo che aveva spinto la FP CGIL a non sottoscrivere quell’ipotesi di accordo .

Siamo quindi, unitariamente, riusciti ad ottenere :

– una diversa ripartizione della produttività tra collettiva e individuale, passando da un 40/60 ad un 70/30 (dove 40 ed ora 70 sono le percentuali relative alla produttività collettiva),

– un’applicazione, per il 2018, del coefficiente di merito partecipativo individuale (la maggiorazione dl 30%) riparametrata su base semestrale e destinata al 25% del personale che abbia riportato una valutazione di almeno 38/40 (per il personale dei Servizi) e 48/50 (per il personale dei Dipartimenti e degli uffici del Commissario liquidatore).

Considerando il testo di partenza, il risultato ci appare positivo.

Come dichiarazione congiunta, ci siamo impegnati ad attivare la contrattazione per il CCNI 2019 entro il prossimo marzo e di avviare – sempre entro marzo – uno specifico tavolo di confronto sui cirteri generali del sistema id valutazione della performance.

Il Coordinatore EsaCRI FP CGIL
Giulietta Oberosler

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