AICS: Comunicato Unitario – al punto di non ritorno

02 Aprile 2019

AICS al punto di non ritorno :
Ministro Moavero, se ci sei , batti un colpo!

Le Lavoratrici ed i Lavoratori dell’AICS, unitamente alle OO.SS., dopo aver tentato inutilmente di avviare un confronto con il Ministro Moavero, dopo aver a lungo atteso che la politica assumesse decisioni, sono costretti a denunciare pubblicamente la situazione in cui viene tenuta l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Da un anno esatto privi della figura del direttore, i dipendenti sono obbligati a lavorare in una sede fatiscente (Roma) o a rischio dismissione (Firenze); i dirigenti sono ¼ di quelli previsti; il contratto collettivo nazionale di lavoro e’ disapplicato, le progressioni di carriera appena definite sono state immediatamente dopo annullate; per il terzo anno consecutivo AICS è in esercizio provvisorio perché il bilancio di previsione non è stato approvato nei tempi previsti; la carenze di personale non vengono colmate, anche se dal 2017 è vigente l’autorizzazione a bandire concorsi ed assumere; non è mai stato attuato il modello organizzativo previsto dal Regolamento; si assiste al sistematico ricorso a consulenze esterne, i cui costi sono incomprensibili, e al rifiuto di utilizzare il personale in servizio, “obbligando” così l’Agenzia a far ricorso a contratti di natura privata.
Questo quadro è solo la punta dell’iceberg dei mille problemi con i quali l’AICS deve quotidianamente misurarsi, mentre è chiamata a gestire gli investimenti che la legge prevede le siano affidati per raggiungere gli obiettivi di progettazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione internazionale.
La misura e’ colma, diciamo basta!
Da questo momento le OO.SS. in assenza di una immediata convocazione del Vertice politico del MAECI e di una svolta nelle relazioni sindacali da parte dell’AICS, si vedranno costrette a rappresentare alla giustizia amministrativa la situazione denunciata, le cui cause non sono ascrivibili al personale che, nonostante tutto, in questi tre anni ha operato ed opera con abnegazione, impegno e professionalità.
Ormai siamo ad un punto di non ritorno, che il Ministero degli Affari Esteri sembra non vedere, restando in silenzio davanti alle nostre sollecitazioni.
Per richiamare l’attenzione della politica, delle istituzioni, della stampa e dell’opinione pubblica su questo inaccettabile quadro, saranno attivate e tempestivamente comunicate tutte le iniziative ritenute utili per consentire all’Agenzia, a quattro anni dalla sua istituzione, di poter finalmente funzionare a pieno regime.

CGIL/FP                        CISL/FP                      UIL/PA               UNSA                       FLP/CSE
G. Oberosler                   A. Fanfani                 E. M. Ponti          V. DI Biasi                 R. Cefalo

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