Mibac: Comunicato unitario esito incontro con il Ministro

18 Giugno 2019

Oggi abbiamo incontrato il Ministro On. Alberto Bonisoli in merito all’urgenza di trattare il tema della riorganizzazione del MiBAC.
Tutti insieme abbiamo espresso la nostra contrarietà rispetto al disegno complessivo che mostra uno sbilanciamento a favore delle strutture centrali e prevede una forte centralizzazione delle attività istituzionali rispetto alla periferia, con un allungamento della catena di comando attraverso la proposta di strutture interregionali (segretariati e reti museali – ex poli).
I Musei autonomi rischiano di perdere la capacità di spesa, vista la non chiara convivenza con la DG Contratti. Siamo contrari al ruolo enorme che acquisisce la DG ABAP rispetto all’attuale conformazione: si tornerebbe ad una situazione di fine secolo scorso, in una condizione di velocità amministrativa totalmente differente. Vengono soppresse le CO.RE.PA.CU. e si assiste ad una rivisitazione delle aree funzionali interne delle Soprintendenze, con forte penalizzazione delle professionalità legate alla Demoetnoantropologia. I segretariati “distrettuali”, di cui non è chiaro né il numero né la loro dislocazione geografica così come i Poli, rischiano di accentuare la difficoltà rispetto ad una diretta gestione dei siti e del territorio avendo alcuni di questi estensione interregionale. Abbiamo comunque richiesto all’Amministrazione di mantenere gli accordi di garanzia già definiti per i lavoratori coinvolti in processi di riorganizzazione.
Va fatta una riflessione approfondita, senza però precludere nessun ragionamento in merito a possibili aggregazioni, rispetto all’idea di sopprimere 4 musei autonomi (Parco dell’Appia antica a Roma, Museo di Villa Giulia a Roma, il MUCIV a Roma e le Gallerie dell’Accademia a Firenze) o anche altri differenti, solo per recuperare sedi dirigenziali per le Direzioni Generali. È necessaria maggiore chiarezza sul ruolo degli Uffici esportazione, così come delle funzioni di coordinamento delle Soprintendenze archivistiche rispetto agli Archivi di Stato.
Alla luce di quanto emerso oggi, vista anche la mancanza di un seria prospettiva di nuove immissioni di personale per far fronte agli imminenti pensionamenti (sarebbero necessarie circa 6000 assunzioni entro il 2020 e circa 8000 entro il 2021) le scriventi OO.SS. hanno richiesto all’On. Ministro di fermare il processo di riorganizzazione e l’approvazione del DPCM, definire in tempi brevi un percorso di assunzioni adeguato e di riaprire il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e gli attori culturali per una revisione organizzativa del Ministero condivisa, partecipata e dettagliata nell’articolazione. Senza precise risposte nel senso sopra auspicato, nonostante l’apertura del Ministro di rivederci di qui ad un mese, queste OO.SS. assumeranno tutte le iniziative necessarie, senza escludere la mobilitazione.

 

FP CGIL                                                   CISL FP                                              UIL PA
Claudio Meloni              Giuseppe Nole’/Valentina Di Stefano           Federico Trastulli

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