INPS: Ripartizione del personale neoassunto – Si poteva fare di più

20 Giugno 2019

RIPARTIZIONE DEL PERSONALE NEOASSUNTO:SI POTEVA FARE DI PIU’!

Lo scorso venerdì sono state rese note le ripartizioni regionali e provinciali dei futuri colleghi vincitori e idonei del concorso da consulenti della protezione sociale, che porterà finalmente una boccata d’ossigeno alle sedi, ormai in sofferenza cronica.

Il confronto avvenuto con l’Amministrazione ha riguardato solo i criteri generali e non gli specifici numeri da distribuire sui territori. Se così fosse stato, avremmo certamente chiesto chiarimenti sul perché alcune sedi non abbiano avuto personale in assegnazione, come nel caso di Ascoli Piceno, Reggio Calabria, Rovigo e Nuoro, ovvero perché sedi collocate in contesti socioeconomici avanzati e complessi, come Forlì-Cesena o altre sedi come Aosta abbiano avuto poche unità assegnate.

Ci risulta, peraltro, che anche le segnalazioni in tal senso provenienti da alcune direzioni regionali siano rimaste inascoltate, nella convinzione dei vertici dell’istituto di poter governare processi molto complessi con il solo ausilio di un algoritmo. Siamo certi che se questi aspetti fossero stati portati al tavolo e discussi coi direttori regionali, tali criticità sarebbero certamente emerse.

Constatiamo inoltre che il 30% del criterio utilizzato afferisce al sistema di misurazione della produttività: quello stesso sistema che, da anni, parte sindacale e datoriale giudicano da rifondare. Quali saranno gli effetti sul parametro 124 e sul raggiungimento degli obiettivi di questa distribuzione del personale? Temiamo che non avrà da giovarsene né chi ha avuto troppo rispetto al contingente
complessivo, né chi ha avuto troppo poco o addirittura nulla.

Ci sembra, in buona sostanza, di trovarci di fronte a un’occasione parzialmente persa. Non chiederemo una revisione del piano perché, a pochi giorni dell’immissione in ruolo dei nuovi lavoratori, ci pare quantomeno inopportuno determinare ulteriori elementi di disorientamento nei futuri colleghi, i quali, purtroppo avranno potuto registrare – ancor prima di essere assunti – il livello di approssimazione e di confusione che ancora una volta regna sovrano nell’Amministrazione.

Non potevamo esimerci però dal denunciare tutto questo, nell’auspicio che serva da insegnamento per l’avvenire. Invitiamo a valutare, per il futuro, la possibilità di bandire il prossimo concorso su base regionale, così da valorizzare il ruolo dei direttori regionali – che ci pare troppo sminuito, da un po’ di tempo – ed evitare i balletti dei numeri cui abbiamo assistito in questi giorni.

A proposito di numeri ballerini: grazie all’impegno del Presidente e del Direttore Centrale Risorse Umane pare finalmente essersi sbloccata anche l’altra autorizzazione mancante, così che dal 1° luglio l’Istituto vedrà l’immissione in servizio di 3.009 unità.

 

FP CGIL                               FP CGIL
Antonella Trevisani                  Matteo Ariano

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