INPS – SALUTE E BENESSERE: VOLERE È POTERE

05 Agosto 2019

Coordinamento nazionale INPS

SALUTE E BENESSERE:

VOLERE È POTERE

La scorsa settimana il Presidente ci ha illustrato la sua volontà di introdurre forme di benessere organizzativo per il personale dell’Istituto.

Figurarsi se siamo contrari, ma riteniamo che quell’obiettivo debba essere raggiunto un passo alla volta, partendo dalla situazione attuale, altrimenti si corre il rischio di illudere i lavoratori o di fare il passo più lungo della gamba.


Partiamo dall’attuazione di misure di sicurezza delle sedi e dei lavoratori.


Due esempi concreti per chiarire quel che intendiamo:


1- Non più tardi di due settimane fa, in una sede del profondo Nord, si è verificato l’ennesimo grave episodio di aggressione ai danni di una lavoratrice e di una guardia giurata, intervenuta in suo soccorso. In sede di incontro a livello territoriale, i nostri rappresentanti hanno richiesto una serie di misure: – che il personale di vigilanza sia effettivamente impiegato con funzione deterrente; – che vi sia una reception per accogliere gli utenti e indirizzarli; – che siano esposti cartelli plurilingue con avvertimento che si procederà a denuncia in caso di insulti, violenze verbali e fisiche; – che si valuti installazione di bottoni di allarme sotto le scrivanie e anche l’acquisto di nuove scrivanie più larghe, per aumentare la distanza rispetto all’utenza, senza però annullarla.

Quando abbiamo proposto l’inserimento dell’art. 19 nell’ipotesi di CCNI, con cui l’Amministrazione si impegna a adottare tutte le misure organizzative e logistiche per tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti – con particolare riferimento agli addetti al front-office – facevamo riferimento proprio a questo.

Quando abbiamo contestato la circolare n. 103, sul front-end dell’Istituto, evidenziando anche i pericoli per la sicurezza dei lavoratori derivanti dalle aperture pomeridiane, facevamo riferimento anche a situazioni simili.


Ci auguriamo che l’Amministrazione non intenda aspettare ulteriori episodi di aggressione e introduca simili misure, a livello nazionale.


2- Circa un mese fa, in una sede del profondo Sud, una finestra è caduta addosso a una collega, facendole parecchio male. Ne è seguita – giustamente, a nostro avviso – una denuncia alla procura della Repubblica e all’Asl competente da parte della Rsu e dell’RLS, al fine di verificare la situazione della sicurezza della sede.

Ribadiamo la necessità e l’urgenza di mettere in sicurezza le sedi dell’Istituto, avviando al più presto un piano che porti a riacquistare le sedi e a riammodernare le sedi di proprietà.

Su questi temi, Presidente, l’Amministrazione è già in grado di dare delle prime risposte concrete in termini di sicurezza e, quindi, di benessere organizzativo per il personale. Noi ci siamo. E lei?

Roma, 5 agosto 2019

 

FP CGIL

FP CGIL

Antonella Trevisani

Matteo Ariano

 

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