Mise: Comunicato unitario – incontro Ministro Patuanelli

12 Settembre 2019

Roma, 11 settembre 2019

Comunicato al personale, incontro con il ministro Stefano Patuanelli

Questa mattina il Ministro Patuanelli ha ricevuto le organizzazioni sindacali, dando seguito alla richiesta di incontro urgente che abbiamo inviato ieri al Minstro, per discutere, in particolare, del passaggio delle competenze e del personale della direzione generale per il commercio internazionale (nata dalla fusione della DGPIPS e DGPCI) al Ministero degli Affari Esteri (MAE), notizia riportata da numerosi quotidiani.
In avvio abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà a tale ipotesi, sia per il danno alle ottime professionalità che operano nella Direzione, sia in merito all’ennessimo “scippo” di funzioni operato verso il nostro Ministero, sia, soprattutto, per le ricadute negative che essa avrebbe sulle piccole e medie imprese che intendono raffrorzare la loro presenza nei mercati esteri.
E’ di chiara evidenza, infatti, che la politica di promozione del mondo imprenditoriale all’estero necessità di un sistema organico e specializzato di assisternza tecnica alle imprese, che solo un Ministero come il nostro, che fornisce continua assistenza alle imprese a partire dalla fase di avvio a quella di consolidamento sui mercati esteri, e che gestisce il sistema delle camere di commercio, dei brevetti, degli incentivi alle imprese, nonché le politiche industriali ed energetiche, può offrire.
Non a caso negli altri Paesi più industrializzati la politica di promozione del commercio internazionale è gestita da strutture distinte dal sistema diplomatico e dal ministero degli affari esteri.
Va inoltre approfondito il tema della compatibilità con le norme comunitarie e dei trattati internazionali dell’incardimento agli affari esteri della promozione del commercio internazionale.
Il ruolo del MiSE nella promozione del sistema imprenditoriale, con tale scelta, sarebbe nuovamente fortemente ridimensionato, non potendo gestire un’attività strategica, come l’export, per il sistema economico italiano.
Abbiamo, inoltre, rappresentato la preoccupazione che tale operazione possa avere un impatto negativo sulle facoltà assunazionali del ministero già autorizzate. Rimarcando peraltro come le assunzioni oggi previsti siano ampiamente insufficienti, rispetto alle esigenze numeriche e professionali degli Uffici del dicastero.
Da ultimo, si è espressa la necessità che, ove tale passaggio di competenze avesse luogo, sarebbe necessario gestire un percorso condiviso per tutelare appieno le esigenze personali, logistiche e professionali dei lavoratori del Ministero coinvolti.
Il Ministro, in risposta alle nostre osservazioni, ha rappresentato che tale operazione rispecchierebbe l’idea del governo che lo spostamento delle funzioni di promozione del commercio internazionale al Ministero degli affari esteri sarebbe funzionale alle esigenze delle imprese.
Pertanto nelle prossime settimane dovrebbe essere emanto un decreto legge che rivede le competenze dei due Ministeri coinvolti.
Ha altresì assicurato che le operazioni di transito al Ministero agli Affari esteri del personale avverrà solo su base volontaria, e che la sede di lavoro della Direzione incardinata al MAE resterà nel plesso di viale Boston. Lo stipendio fondamentale e accessorio a coloro che transiteranno sarà quello previsto al MAE, tutelando tuttavia gli assegni ad personam eventualmente percepiti.
Ha esplicitato che si sta attivando affinchè i dipendenti che transiteranno al MAE sia circa di 60 unità delle aree più 7 dirigenti (rispetto ai 100 originariamente richiesti dal MAE). Nel caso in cui le adesioni del personale della Direzione coinvolta siano inferiori a quelle previsite dal Decreto Legge, la possibilità di transito al MAE sarà estesa anche al rimanente personale del MiSE.
Inoltre ha evidenziato il suo personale e totale impegno affinchè tale operazione non pregiudichi in nessun modo e in nessun caso le facoltà assunzionali del Ministero.
Sulla riorganizzazione del Ministero entrata in vigore il 5 settembre, il Segretario Generale, che accompagnava il Ministro, ha assicurato che la procedura va avanti con l’effettuazione degli interpelli per le Direzioni Generali e con i successivi atti previsti, infatti non sarà necessaria l’emazione di un ulteriore decreto di riorganizzazione generale del Ministero.
Dopo gli esiti dell’incontro, restiamo contrari allo spostamento delle competenze sulla politica commerciale all’estero al MAE, anche perché le motivazioni addotte in merito ai benefici per il sistema imprenditoriale restano del tutto lacunose e incomprensibili, peraltro proprio dopo che il nostro Ministero ha raggiunto importanti risultati nel settore con la firma di fondamentali accordi commerciali con Paesi di primissimo piano.
Inoltre restiamo dubbiosi in merito al pieno raggiungimento degli obiettivi esplicitati dal Ministro sia in merito alle garanzie giuridiche, economiche e logistiche da offrire al personale che transita, sia alla piena tutela delle facoltà assunzionali del MiSE.
Per approfondire tali aspetti forniremo al Ministro, a breve, una dettagliata nota tecnica in cui evidenzieremo le gravi criticità dell’operazione.

Vi terremo aggiornati

FP CGIL MiSE                     CISL FP MiSE                 UILPA MiSE
Manuela Benevento            Carlo Filacchioni              Stefano Fricano

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