Lettera visita luoghi di lavoro CR VENEZIA

16 Dicembre 2019

Mestre, 16 dicembre 2019
Al Provveditore Regionale A.P. del Triveneto
Dott. Enrico Sbriglia
Al Direttore della Casa di Reclusione di Venezia
Dott. ssa Antonella Reale

Oggetto: visita sui luoghi di lavoro della casa di reclusione di Venezia.

In data odierna una delegazione del coordinamento donne della FP CGIL Polizia Penitenziaria ha effettuato una visita sui luoghi di lavoro della Polizia Penitenziaria presso l’istituto in oggetto.
La casa di reclusione presenta le classiche criticità strutturali di un istituto con secoli di storia ed una serie di problematiche di carattere organizzativo, per la soluzione delle quali si chiede l’intervento delle autorità in indirizzo.
Partendo da quest’ultime, si chiede la convocazione di un urgente tavolo di confronto per rivedere l’organizzazione del lavoro attualmente in vigore. Non è accettabile verificare che il personale di Polizia Penitenziaria sia costretto a presentare eventuali richieste, inerenti il proprio servizio, con due mesi di anticipo rispetto alla programmazione dei servizi. Solo per fare comprendere le difficoltà emerse, in data odierna il personale ha già dovuto presentare le richieste relative al mese di febbraio.
Come non è accettabile verificare che nel mese di dicembre alcune unità devono effettuare 5 turni festivi, mentre altre delle cariche fisse non ne effettuano neanche uno.
Risulta inoltre che il personale maschile del ruolo dei sovrintendenti non venga utilizzato come sorveglianza generale dell’istituto, con un evidente disparità di genere rispetto alla norma, che prevede limitazioni solo per il personale che presta servizio nelle sezioni detentive. Con la conseguenza che il posto di servizio della sorveglianza generale è spesso previsto solo nei turni di mattina pochi serali e non in quelli notturni, lasciando la responsabilità dell’istituto in questi casi ad un appartenente al ruolo agenti/assistenti.
Tra l’altro i cambi turno tra il personale subiscono delle forti limitazioni anche nello stesso ruolo, per consuetudini obsolete e difficili da superare, e il passaggio di consegne tra il personale che inizia e quello che termina il servizio non è retribuito come previsto. Per quanto riguarda la struttura è evidente la carenza di servizi igienici in prossimità dei vari posti di servizio del personale, tra l’altro due di quelli precedentemente esistenti sono stati riservati uno ad uso esclusivo dei cuochi e l’altro a magazzino.
Gli spogliatoi a disposizione del personale sono assolutamente inadeguati, si tratta in realtà di un camerone, riempito di armadi, senza lo spazio fisico necessario per muoversi e cambiarsi.
Anche i posti disponibili nella caserma agenti sono insufficienti. Parte del personale è stata costretta in passato ad alloggiare presso la caserma della casa di reclusione di Padova, con evidenti problemi di collegamento, dovuti non solo alla distanza tra le due città, ma anche ai mezzi di trasporto previsti per l’isola. Al fine di evitare problemi futuri  sarebbe auspicabile, prima dell’arrivo dei neo assunti, recuperare a tal fine gli alloggi della S.A.T., attualmente inutilizzati.
Tra l’altro l’ubicazione della struttura comporta gia’ di suo, difficolta’ per tutti i lavoratori alle quali un tempo l’amministrazione veniva incontro offrendo un servizio navetta e cinque posti auto per parcheggiare gratuitamente a Santa Marta , attualmente sospesi . Anche i mezzi tecnologici di supporto alla sorveglianza sono inadeguati. A tal proposito si chiede di effettuare un sopralluogo e reperire risorse per un’opera di adeguamento dei sistemi esistenti. Tale intervento potrebbe diminuire i carichi di lavoro attualmente assegnati al personale, che deve vigilare sui depositi delle armi che, tra l’altro, non sono assegnati al singolo dipendente.
Si tenga presente infine che il personale dell’istituto effettua ormai da anni le traduzioni delle detenute, precedentemente effettuate dal nucleo traduzioni della vicina casa circondariale, pur non avendo un nucleo locale.

Confidando in un celere intervento delle S.V., finalizzato al superamento delle criticità esposte, si coglie l’occasione per porre distinti saluti.

F.to La coordinatrice nazionale donne                                                                   F.to Il coordinatore regionale
Fp Cgil                                                                                                                                          Fp Cgil
Filomena Rota                                                                                                                         Gianpietro Pegoraro

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