Pubblichiamo la convenzione tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera, relativa ai rapporti di collaborazione funzionale e di reciproco supporto tra le amministrazioni.

SOTTOSCRIZIONE ACCORDO SUSSIDI
2020 POLIZZA SANITARIA INTEGRATIVA
Si è svolto il giorno 28 dicembre l’incontro di contrattazione ai fini della sottoscrizione
dell’Accordo sui Sussidi 2020 per il contributo della spesa sostenuta per la copertura della
Polizza Sanitaria Integrativa ASDEP.
La FP CGIL ha sottoscritto l’accordo pur non condividendo le Fasce Economiche ISEE, che
a nostro avviso, vanno a prevedere il sussidio anche per i redditi elevati (fino a € 75.000)
e su questo abbiamo inviato all’Amministrazione, una nostra nota a verbale (in allegato).
Abbiamo, invece, apprezzato l’accoglimento della nostra richiesta di riaprire i termini per
l’adesione e, di conseguenza, la possibilità di aderire all’integrazione della polizza sanitaria
già nel prossimo mese di Gennaio 2021, ma con l’imputazione contabile della spesa
all’anno 2020.
Ciò permetterà a chi aderirà, di poter richiedere il sussidio, secondo le fasce ISEE, in tempi
ragionevolmente rapidi.
Abbiamo, altresì, chiesto una capillare e completa informazione al Personale tramite i
canali ordinari, quali Intranet ed e-mail.
L’incontro si è concluso con l’auspicio di incontri a breve su PEO 2020 e FRD 2019.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutto il Personale un 2021 sereno ed in buona salute.
Roma, 30 dicembre 2020
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco

Pubblichiamo la Circolare 12 emanata dalla Opera Nazionale Assistenza in merito all’ interruzione assicurativa relativa all’emergenza sanitaria in atto.

A seguito del provvedimento approvato definitivamente al Senato dell’iter di conversione in legge del D.D.L. di “Bilancio di previsione dello Stato per il l’anno finanziario 2021 e Bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsl VVF

 

 

Pubblichiamo a seguito dell’emanazione da parte della Direzione Centrale per la Formazione del decreto formativo per il 90° corso AA.VV.P. , la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, con la quale  ribadiscono l’urgenza di incontro,  per la programmazione e definizione del nuovo corso in ingresso per Vigili del Fuoco a 9 mesi

“Il governo ha la responsabilità di non aver investito sulla valorizzazione professionale dei lavoratori dei settori pubblici. Noi chiedevamo e continuiamo a farlo risorse per la riforma delle carriere perché la Pubblica amministrazione non si innova con una struttura degli inquadramenti ferma a venti anni fa. Il governo ha però deciso di rifiutare il confronto relativamente all’ipotesi di sostenere la riforma della Pa con il riassetto contrattuale”. Ad affermalo è la Fp Cgil in merito a quanto emerso durante la conferenza stampa di fine anno.

“Ora – prosegue – dovrà assumersi la responsabilità di avere sì risorse, anche grazie agli stanziamenti europei, ma senza strumenti per mobilitare le competenze dei lavoratori e senza misure straordinarie sull’occupazione non avrà neanche personale sufficiente per capitalizzarle. Basti pensare alla vicenda che investe Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Qui dove ci sono competenze, che sarebbero peraltro cruciali in questa fase di organizzazione vaccinale, si decide di abbandonarle: oltre 70 precari dell’agenzia verranno lasciati a casa e senza contratto dal primo gennaio. O come la vicenda della mancata proroga delle graduatorie degli idonei. Due chiari esempi di come sulla Pa non ci sia alcun progetto ma solo un insieme di vuoti slogan”. Secondo la Fp Cgil, “il governo ha derubricato la vertenza sulla qualificazione della Pubblica amministrazione ad una questione di indennità, noi chiediamo di fare della Pa il motore del cambiamento del paese, per questo proseguiremo nella nostra battaglia su assunzioni, riforma e contrattazione”, conclude.

 

W!

Il Senato ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2021 e i commi dell’art.1 che, per la prima volta, riconoscono il ruolo del personale civile del Ministero della Difesa:

983. Il comma 7 dell’articolo 2259-ter del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, è sostituito dal seguente: « 7. A decorrere dall’anno 2021, quota parte dei risparmi derivanti dalla progressiva riduzione del personale civile, pari a 20 milioni di euro annui, è destinata ad alimentare il fondo risorse decentrate del personale civile del Ministero della difesa e un’ulteriore quota parte, pari a 30 milioni di euro annui, è destinata ad aumentare per il medesimo personale l’indennità di amministrazione, le cui misure sono determinate in sede di contrattazione collettiva per il triennio 2019-2021. L’utilizzo delle predette risorse è subordinato alla progressiva riduzione, sino al raggiungimento del numero di 20.000 unità, della dotazione organica complessiva del personale civile del Ministero della difesa fissata dalla tabella 1 allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 gennaio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2013, da operare in sede di programmazione triennale del fabbisogno di personale, ai sensi degli articoli 6 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ».

917. Il Ministero della difesa, al fine di assicurare le funzioni e l’efficienza dell’area produttiva industriale, in particolare degli arsenali e degli stabilimenti militari, nonché per potenziare le realtà produttive locali in un sistema sinergico con le amministrazioni locali, nei limiti della dotazione organica del personale civile prevista dall’articolo 2259-ter del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, è autorizzato a bandire procedure concorsuali pubbliche per il reclutamento, per il triennio 2021-2023, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, di un contingente di 431 unità di personale non dirigenziale così ripartito: a) 19 unità di Area III, fascia retributiva F1, e 125 unità di Area II, fascia retributiva F2, per l’anno 2021; b) 19 unità di Area III, fascia retributiva F1, e 125 unità di Area II, fascia retributiva F2, per l’anno 2022; c) 19 unità di Area III, fascia retributiva F1, e 124 unità di Area II, fascia retributiva F2, per l’anno 2023.

918. Le assunzioni di cui al comma 917 del presente articolo sono effettuate ai sensi dell’articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Grandi obiettivi centrati, ma il percorso continua!

 

 

FP CGIL                                  CISL FP                                       UIL PA
Francesco Quinti                  Massimo Ferri                          Carmela Cilento
Roberto De Cesaris                Franco Volpi

Dott. Alessandro Leopizzi

Direttore Generale del personale e della formazione

L’art. 18 n. 1 dell’accordo sullo Smart Working emergenziale, sottoscritto il 14 ottobre scorso, estende l’efficacia dell’articolato fino “alla data successiva a quella in cui cesserà la vigenza della normativa eccezionale” di contrasto alla pandemia (artt. 87 ed 87 bis DL 18/2020 e art. 263 DL 34/2020). Coerentemente con tale assunto l’art. 2 n. 1 afferma che gli uffici applicano il lavoro agile (ed il Co-working) emergenziale fino alla predetta data.

Orbene, nonostante la estrema chiarezza delle citate norme, non solo i programmi di lavoro agile assegnati ai lavoratori di regola recano, quale data di scadenza, il 31 dicembre 2020 ovvero il 31 gennaio 2021 ma i dirigenti sovente si dimostrano poco propensi a prorogare d’ufficio la predetta scadenza secondo la previsione delle norme dell’accordo.

Stante la rilevanza della problematica e la necessità di evitare vertenze a livello locale che agevolmente potrebbe essere superate attraverso una lettura attenta delle norme, CGIL CISL e UIL chiedono che a cura di codesta Generale Direzione siano fornite agli uffici precise e formali indicazioni in merito alla scadenza dei programmi di lavoro agile che dovrà coincidere ope legis con la vigenza della normativa eccezionale in tema di tutela dalla pandemia.

CGIL CISL e UIL chiedono infine di programmare gli incontri necessari per addivenire all’accordo relativo al lavoro agile ordinario.

Confidando in un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.

Roma, 29 dicembre 2020

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Russo

Marra

Bordini

MI MUR

SOTTOSCRITTA INTESA PER PROGRESSIONI ORIZZONTALI 2021

Si è svolto oggi, 29 dicembre 2020, con la modalità in videoconferenza, l’incontro sulle progressioni economiche 2021 per il Ministero dell’Istruzione e per il Ministero dell’Università e Ricerca.

All’esito dell’incontro è stata sottoscritta un’intesa che destina un massimo di 500.000 euro alle progressioni per il Ministero dell’Istruzione e di un massimo di 150.000 euro a quelle per il Ministero dell’Univeristà e Ricerca.

La sottoscrizione dell’intesa consentirà di avviare la contrattazione per la effettiva definizione dei criteri e della modalità per le progressioni a partire dai lavoratori che non hanno avuto la possibilità di accedere alle progressioni negli anni precedenti.

Finalmente, grazie alle continue pressioni che abbiamo fatto in questi mesi e di cui vi abbiamo costantemente tenuti informati, riprenderanno le progressioni orizzontali anche presso questi Ministeri.

A tal proposito abbiamo sin da ora chiesto all’amministrazione di impegnarsi per proseguire tali procedure anche nel corso del 2022.

Rimangono ancora molte questioni aperte che riguardano il personale e che abbiamo chiesto di trattare già dal mese di gennaio, per cercare di definire quanto prima almeno gli accordi sul POLA, sulle progressioni verticali e sul FRD 2019.

Roma 29 dicembre 2020

FP CGIL

FP CISL

Anna Andreoli/Davide Perrelli/Carmen di Santo

Michele Cavo

PROBLEMATICHE DA RISOLVERE: LE RICHIESTE DI NATALE
Quanto mai urgente prima della cd pausa natalizia, che quest’anno sarà “vissuta in modo
diverso”, vogliamo aprire un tavolo di confronto con la delegazione trattante su una serie di
questioni che rischiano di creare i soliti problemi di interpretazione, rincorrendo le questioni
invece che prevenirle come è giusto che sia.
In particolare la più importante è la tutela dei soggetti fragili che al momento vengono
tutelati fino al 31 dicembre 2020. Chiediamo pertanto all’Amministrazione di emettere una
proroga al loro obbligo di lavorare in modalità di agile 5 giorni su 5, anche in considerazione
della situazione pandemica e delle restrizioni previste durante le feste a tutela della salute degli
italiani e di tutti i lavoratori.
E’ necessario inoltre l’apertura di un tavolo per rivedere l’accordo sul telelavoro del 2014.
I tempi sono cambiati, l’amministrazione sta cambiando ed il telelavoro deve essere uno
strumento utile, da associare ad altri istituti ancora in via di definizione, che ogni direzione può
utilizzare per organizzare al meglio il lavoro anche a misura del dipendente.
Proseguendo nelle richieste, a seguito di numerose segnalazioni è emerso che nelle
giornate di assemblea per l’intera giornata il lavoratore si ritrova nel cartellino web un addebito
di 30 minuti. Ricordando che le ore fruite per assemblea sindacale concorrono al raggiungimento
dell’orario minimo richiesto di presenza per maturare il buono pasto in quanto sono considerate
ore di presenza agli effetti della durata del lavoro e che l’intervallo giornaliero per la fruizione del
pasto non è computabile in alcun caso nell’orario di lavoro, risulta anomalo e illogico per i
dipendenti che fruisco dell’assemblea per l’intera giornata l’addebitato di 30 minuti di una pausa
pranzo, da recuperare come ore di lavoro, quando non deve essere computata nell’orario di
lavoro.
Ed ancora ad oggi le ore a credito o a debito “congelate” nel periodo emergenziale, non
sono state “reinserite”. Chiediamo che vengano rese visibili, con la possibilità di fruizione senza
barriere temporali di scadenza.
Per ultimo, chiediamo di conoscere l’esito della nostra richiesta del 10 dicembre sulla
verifica dei punteggi relativi alle graduatorie per le progressioni verticali e lo stato dell’arte
dell’istruttoria relativa all’estensione a 15 anni del piano di ammortamento dei prestiti al
personale.
Roma, 18 dicembre 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella
Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

Dott. Bernardo Petralia

Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Dott. Massimo Parisi

Direttore Generale del personale e delle risorse

Dott.ssa Gemma Tuccillo

Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità

Dott.ssa Lucia Castellano

Direttore Generale Reggente del personale, delle risorse

e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

L’art. 2 n. 1 dell’accordo sullo Smart Working “ lavoro agile” emergenziale, sottoscritto il 4 novembre scorso, afferma che “il ‘lavoro agile’, nella sua forma semplificata, nei termini di cui al presente Accordo, si applica fino alla data del 31 dicembre 2020 e, comunque, fino alla cessazione della situazione emergenziale” e all’art.18 n.1 ne ribadisce la sua efficacia … “sino alla data del 31 dicembre 2020 e, comunque, sino alla cessazione della situazione emergenziale”.

Il Consiglio dei Ministri ha prorogato al 31 gennaio 2021 lo stato d’emergenza per COVID-19 con il D.L. 7 ottobre 2020, n. 125, disponendo le principali proroghe consequenziali a quella dello stato di emergenza.

Nonostante la chiarezza sancita dalla norma pattizia in questione e dal D.L. suindicato i programmi di lavoro agile assegnati ai lavoratori delle strutture penitenziarie, minorili e dell’esecuzione penale esterna recano quale data di scadenza il 31 dicembre 2020, e in taluni casi, i dirigenti, a fronte della richiesta avanzata dai lavoratori interessati, dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU, si sono dimostrati poco propensi a prorogare d’ufficio la predetta scadenza disapplicando evidentemente quanto sancito dall’accordo.

Stante la rilevanza della problematica e la opportunità di evitare vertenze a livello locale che agevolmente potrebbero essere superate attraverso una lettura più attenta delle norme, CGIL CISL e UIL chiedono che codeste Amministrazioni Centrali provvedano a comunicare alle sedi e uffici centrali e periferici precise e formali indicazioni in merito alla proroga d’ufficio dei programmi di smart working fino alla cessazione della situazione emergenziale.

CGIL CISL e UIL chiedono infine di programmare gli incontri necessari per addivenire all’accordo relativo al lavoro agile ordinario.

Distinti saluti

Roma, 30 dicembre 2020

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Prestini

Marra

Bordini

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