Ministero Salute: Nota sul personale prevenzione USMAF SASN

07 Febbraio 2020

All’On. Roberto SPERANZA
Ministro della Salute

Al Presidente Goffredo ZACCARDI
Capo di Gabinetto del Ministro della Salute

Al Dr. Giuseppe RUOCCO
Segretario Generale
del Ministero della Salute

Al Dr. Claudio D’AMARIO
Direttore Generale della Prevenzione sanitaria

Al Dr. Giuseppe CELOTTO
Direttore generale del Personale,
dell’Organizzazione e del Bilancio

Oggetto: Personale USMAF SASN e PIF del Ministero della Salute .

Assistente di prevenzione e sanità e Funzionario tecnico della prevenzione.
Ordinanza 25 gennaio 2020 – Misure profilattiche contro il nuovo Coronavirus.
Si fa riferimento alla ben nota e più volte denunciata situazione di carenza cronica di personale degli Uffici periferici del Ministero della Salute (USMAF SASN e PIF).
A seguito delle attività connesse alla situazione di allarme sanitario per la diffusione del nuovo coronavirus (2019-nCoV), per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio u.s., il carico di lavoro per i lavoratori in servizio presso quegli Uffici si è, se possibile, decuplicato.
Valga per tutte la recente direttiva della DGPRE, Ufficio 3, del 2 febbraio 2020, con la quale sono state dettate le nuove “disposizioni sull’adozione di misure urgenti relative all’infezione da nuovo Coronavirus (2019-nCoV)”, ed esteso il rilascio della libera pratica sanitaria per tutte le navi che “comunichino l’accesso in un porto italiano, indipendentemente dalla provenienza nazionale o internazionale”.
Di conseguenza, i lavoratori con la qualifica di Assistente di prevenzione e sanità, e Funzionario tecnico della prevenzione oltre ad espletare le pratiche con il nuovo sistema informatico “TRACES NT” (sul quale peraltro la scrivente O.S. ha già inviato alle SS.LL. due note in data 12 e 20 dicembre 2019, rimaste tuttora senza alcuna risposta) devono far fronte ai nuovi adempimenti richiesti che, con ogni probabilità, verranno estesi anche a tutti i voli aerei in arrivo presso gli aeroporti italiani.
Quanto sopra, oltretutto, nella paradossale e mai risolta situazione afferente la reale consistenza delle competenze di questi lavoratori. Difatti, le iscrizioni presso gli elenchi speciali ad esaurimento di cui all’art. 1, comma 537, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, non procedono affatto spedite come il legislatore prevedeva. Anzi.
Così come i contatti avviati con il MIUR per stabilire una convenzione per far conseguire alle lavoratrici e ai lavoratori del Ministero della Salute la laurea abilitante in Tecnico della prevenzione, dell’Ambiente e dei luoghi di lavoro con un corso di studi ridotto, non sono mai stati presi dall’Amministrazione. E se poi volessimo dirla tutta, siamo ancora in attesa delle progressioni verticali per tutte le aree del personale del comparto.
Ma, paradosso nel paradosso, ai lavoratori con la qualifica di Assistente di prevenzione e sanità, e Funzionario tecnico della prevenzione in servizio presso gli USMAF SASN ancora nel limbo dell’inerzia dell’Amministrazione, viene chiesto di effettuare addirittura la formazione del personale (aree funzionali e dirigenti veterinari) UVAC-PIF, circa le modalità, le normative e le procedure da adottare per controllare la documentazione di accompagnamento della merce e provvedere all’inserimento nel sistema informatico per il rilascio della certificazione CHED-D (nota DGPOB, prot. n. 4179 del 06.02.2020).
Spiace, quindi, dover essere costretti a rilevare anche in questa sede che sui temi appena menzionati pur in presenza di specifiche richieste avanzate dalle scriventi durante l’incontro con il Ministro Speranza tenutosi lo scorso 25 novembre 2019 ad oggi, malgrado gli impegni assunti a quel tavolo, nulla è stato ancora fatto, anche con riguardo all’indispensabile rifinanziamento del Fondo unico di Amministrazione delle aree funzionali, invero più volte invano sollecitato, che a nostro giudizio avrebbe anche potuto trovare una soluzione legislativa nell’ambito dei recenti provvedimenti assunti dal governo per altre Amministrazioni evidentemente tenute in maggior conto rispetto al Ministero della Salute.
In ragione di quanto appena espresso, nel sollecitare una maggiore attenzione al rispetto del sistema delle relazioni sindacali previsto dal vigente C.C.N.L., sul tema in oggetto si chiede al sig. Ministro di garantire un impegno formale affinché venga riconvocato quanto prima il tavolo tecnico relativo alla trattazione dei problemi del personale della Prevenzione con la qualifica di Assistente di prevenzione e sanità e Funzionario tecnico della prevenzione.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro, in mancanza del quale le scriventi OO.SS. si riterranno libere di avviare le procedure ritenute necessarie a dichiarare lo stato di agitazione del personale e la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Cordiali saluti

p. FP CGIL Nazionale
F. Quinti – F. Lupi

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