Dogane/Monopoli -Vertenza dogane prosegue la mobilitazione nazionale

24 Febbraio 2020

Prosegue la mobilitazione
VOGLIAMO RISPOSTE IMMEDIATE!

La grande mobilitazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, culminata nelle
manifestazioni di protesta dello scorso 6 febbraio, ha raggiunto i primi obbiettivi:
– il Decreto Milleproroghe integra, dal 2020, le risorse “fisse e ricorrenti” del Fondo di
3.5 milioni di euro e stanzia ulteriori 1.9 milioni di euro per la copertura delle
posizioni organizzative.
– è stato firmato ieri il Decreto MEF che stanzia le somme 2018, ora alla registrazione
degli organi di controllo, per circa 40 milioni di euro.
I lavoratori tuttavia sanno bene che queste risposte non sono affatto sufficienti rispetto ai contenuti
della nostra protesta, che è centrata su:
-Recupero della grave carenza di organico che ha oramai superato le 2.500 unita, con
l’attivazione di nuove assunzioni!
– Recupero, già dal 2018, delle risorse per il salario accessorio che non può subire
incursioni di nessun tipo!
L’incremento del Fondo, peraltro di soli 5.4 milioni di euro complessivi dal 2020, non accoglie la
nostra rivendicazione per il superamento del “tetto” imposto al salario accessorio, né tantomeno
salvaguarda gli emolumenti e le indennità previste per legge percepite dal personale delle dogane e
dei monopoli!!!!!!
La mobilitazione deve perciò continuare con più forza e con una grande iniziativa di
informazione dell’utenza e dei media, da organizzare quotidianamente in tutte le sedi.
Da oggi, per imporre al Governo l’apertura di un grande confronto su queste nostre rivendicazioni –
eliminazione dei tetti al salario accessorio, incremento del Fondo 2018 e piano straordinario di
nuove assunzioni – che dovranno trovare posto in un processo di potenziamento e di
riorganizzazione della Agenzia, si deve aprire una nuova, decisiva fase della vertenza unitaria.
Intanto, come sapete, abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento Finanze del MEF di rispettare
l’impegno fatto a novembre dello scorso anno, in sede di confronto sulle Convenzioni 2019, di pagare
entro il mese di gennaio non solo la quota incentivante per l’anno 2018, ma anche quella che ci spetta
in conto 2019.
Il Viceministro Misiani peraltro, nell’incontro del 5 febbraio scorso, aveva annunciato l’apertura
imminente di tavoli di confronto politici proprio su questi temi.
Se non saremo convocati nel giro di pochissimi giorni avvieremo le procedure per la
proclamazione di specifiche forme di agitazione e di un nuovo sciopero.

FP CGIL                     CISL FP                      UIL PA                  CONFSAL UNSA             FLP
Iervolino                    Fanfani                      Procopio                      Veltri                     Sperandini

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