Polizia Locale, misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019

12 Marzo 2020

Al Ministro dell’Interno
Luciana Lamorgese
Al Presidente ANCI
Antonio Decaro
Al Presidente UPI
Michele De Pascale

In riferimento all’oggetto, ai decreti, le ordinanze e le circolari per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nonché ai DPCM dell’8 marzo 2020 e del 9 marzo 2020, le scriventi OO.SS. hanno avuto notizia del fatto che le Prefetture stanno, doverosamente, assicurando per il tramite delle Polizie Locali l’adempimento delle misure di contenimento del contagio previste dall’art. 1 del DPCM dell’8 marzo scorso, esteso il giorno successivo a tutto il territorio nazionale.
Stante i rischi connessi alla mobilità delle persone fisiche sotto il profilo della diffusione del virus, riteniamo inderogabile che le amministrazioni garantiscano immediatamente il personale coinvolto nell’attività di monitoraggio delle misure di contenimento del virus, assicurando adeguati dispositivi di protezione individuali (maschere, guanti, soluzioni disinfettanti per le mani, ecc.) e prescrizioni cautelative uguali a quelle previste per le altre forze di polizia ad ordinamento statale. Del resto, riteniamo doveroso che anche per la Polizia Locale vi sia l’elencazione delle attività compatibili con i contenuti del Decreto Ministeriale sopraindicato, evidenziando come l’effettivo espletamento di tali attività resti in ogni caso subordinato alla effettiva dotazione dei D.P.I previsti dalla normativa, di cui, a tutt’oggi, gli appartenenti ai Corpi e Servizi di Polizia Locale risultano in larga parte sprovvisti. Come appare poco comprensibile che, in una situazione di tale gravità, la Polizia Locale continui ad espletare servizi che, pur presentando elevati fattori di rischio, non siano riconducibili ai caratteri di contingibilità ed urgenza.
Più in generale crediamo che tali disposizioni vadano estese a tutto il personale di polizia locale coinvolto in attività esterna o a stretto contatto con l’utenza.
In riferimento poi alla tipologia di maschere da utilizzare le scriventi OO.SS. ritengono indispensabile garantire al personale di polizia locale destinato al servizio di monitoraggio delle misure del dpcm o al servizio esterno, la massima prevenzione e protezione da eventuali contagi che non può che avvenire con appropriati Dispositivi di Protezione Individuali e non con semplici dispositivi medici quali ad esempio le maschere chirurgiche.
Si ritiene altresì fondamentale attivare la maggiore accuratezza possibile nella pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti di lavoro, compresi gli automezzi in dotazione al personale.
Vanno inoltre rinviate, ove possibile, eventuali attività di controllo domiciliare, da parte del personale di polizia locale, che implichinola possibilità di venire in contatto con utenza a rischio, come persone anziane o immunodepresse.
Si rammenta che ai sensi della normativa vigente (D.to L.vo n. 81/2008), la responsabilità di tutelare i lavoratori dal rischio biologico è in capo ai datori di lavoro, con la collaborazione dei medici competenti. Stesso obbligo in capo ai datori di lavoro, ai sensi dell’art. 36 del D.to L.vo n. 81/2008, è quello relativo all’adeguata informazione dei lavoratori sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro connessi alle attività svolte, a tal fine si chiede che i medici competenti dispongano i corretti protocolli operativi dedicati e l’immediata rivalutazione del rischio,
Ci aspettiamo che le amministrazioni agiscano con il massimo rigore e senza indugio a salvaguardia del proprio personale e di tutta la cittadinanza.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordiali saluti.
FP CGIL CISL FP UILFPL
Federico Bozzanca Luigi Caracausi Daniele Ilari

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