Corte dei Conti: Fruizione ferie pregresse (2019) Nota unitaria

19 Marzo 2020

Al Segretario generale Cons. Franco Massi

Al Vice Segretario generale Cons. Saverio Galasso

Al Dirigente generale per le Risorse Umane Dott. Pasquale Le Noci

e, p.c. Al Servizio Relazioni sindacali

A tutto il Personale

Oggetto: Emergenza epidemiologica COVID-19: fruizione forzata ferie anno 2019.

Queste OO.SS., con la presente, intendono rappresentare la preoccupazione espressa dai lavoratori in servizio presso tutte le sedi dell’Istituto per le pressanti sollecitazioni provenienti dai vertici dei rispettivi Uffici ai fini della utilizzazione, fin da subito e non con una programmazione entro il termine previsto, delle ferie ancora non godute afferenti al 2019, da impiegare inderogabilmente entro e non oltre il 30 aprile p.v.. Le segnalazioni ricevute dai lavoratori evidenziano inoltre l’adozione di comportamenti non sempre uniformi da parte dei responsabili degli Uffici sia centrali che territoriali, con il rischio che possa affermarsi disparità di trattamento e conseguente malcontento. Dall’attenta lettura dei decreti che si sono succeduti negli ultimi giorni, e in particolare dell’art. 87 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia), si evince che solo nei casi in cui non sia possibile avviare i lavoratori allo smart working, inteso quale forma generalizzata ed ordinaria di prestazione di lavoro, al fine di ridurre le occasioni di contagio e la probabilità di diffusione del virus è possibile ricorrere ad altre modalità di gestione delle assenze dal servizio, tra le quali l’utilizzazione delle ferie pregresse. Ad avviso delle scriventi, che pur conoscono molto bene la vigente normativa in tema di fruizione delle ferie e quali siano le modalità per le quali le stesse possano essere rinviate a giugno dell’anno successivo, l’assoluta incertezza in merito alla durata dell’attuale situazione emergenziale potrebbe favorire, da parte delle SS.LL., differenti valutazioni nonché l’adozione di scelte maggiormente prudenziali che potrebbero arrivare a giustificare anche il citato rinvio entro giugno p.v.. E’ opportuno sottolineare che gli strumenti attualmente a disposizione dei lavoratori per far fronte ad un’eventuale prolungata assenza dai luoghi di lavoro potrebbero, in presenza di un quadro normativo ancora frammentario e in continua evoluzione, rivelarsi non sufficienti, rischiando di aggiungere ulteriori difficoltà come, ad esempio, quella di dover ricorrere anche alla fruizione delle ferie dell’anno in corso. Alla luce di quanto rappresentato, in attesa di un riscontro alla presente, si auspica che possano essere individuate nuove soluzioni, anche ispirate al buon senso, dirette a venire incontro, in questo periodo così difficile, alle aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie.

Cordiali saluti

Susanna Di Folco    Fernanda Amidani     Umberto Cafiero    Arturo Benedetti

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