MIT: Comunicato smart working

24 Marzo 2020

ATTIVITA’ INDIFFERIBILI E SMART WORKING

Nonostante le molteplici sollecitazioni inviate ai vertici del Ministero con le quali abbiamo rappresentato, singolarmente ed unitariamente, un diverso comportamento dei dirigenti responsabili delle sedi periferiche del MIT, nonostante gli sforzi profusi per avere dai due Capi Dipartimento l’individuazione delle attività indifferibili da svolgere in presenza, ancora oggi, a distanza di quasi un mese dalle prime segnalazioni, ci pervengono ancora notizie dai territori di difformità di comportamento della dirigenza. Questa, in alcuni casi si è resa subito responsabile attivandosi personalmente e con proprie risorse per fornire ai collaboratori i DPI necessari, in altri casi si è chiusa dietro un apparente incapacità addestrata ponendo mille ostacoli e tardando nel prendere decisioni importanti e determinanti per la tutela della salute dei lavoratori, in altri casi (forse i peggiori) si è dileguata. Il dirigente è il datore di lavoro ed è responsabile della salute dei suoi collaboratori.
E’ vero anche che il COVID 19 ci ha trovato impreparati tutti, sanitari e non, ma ora il quadro appare chiaro.
Dopo le direttive n.1 e 2 del Ministro Dadone e il DL n.18 del 17 marzo scorso è stato ampiamente chiarito che il lavoro agile, o smart working, è la modalità ordinaria di espletamento dell’attività lavorativa fino alla conclusione dell’emergenza da COVID 19. La presenza fisica in ufficio deve essere limitata ad un minimo contingente che dovrà assicurare lo svolgimento delle attività indifferibili che richiedono obbligatoriamente la presenza sul luogo di lavoro.
Ci chiediamo allora perché ancora assistiamo a comportamenti difformi: intere Direzioni in smart working e uffici che ancora pullulano di presenze? perché ancora oggi ci sono dirigenti che ostacolano il lavoro agile e chiedono ai lavoratori di andare regolarmente in ufficio?
Gli strumenti ci sono tutti, abbiamo quasi risolto anche tutti gli impedimenti tecnologici attivando gli accessi da remoto. E, qualora non sia possibile il ricorso al lavoro agile, le amministrazioni, sempre ai sensi del comma 3 art.87 del DL 18, utilizzano le ferie pregresse, i congedi, la banca delle ore ed altri istituti nel rispetto della contrattazione collettiva. Come ultima possibilità, finite tutte le precedenti, le amministrazioni possono esentare il personale dal servizio, pur riconoscendogli il periodo come servizio prestato.
Come Fp Cgil vi chiediamo di vigilare che tutto questo venga rispettato anche nelle sedi più piccole e di
segnalarci comportamenti difformi per poter intervenire e rimuove gli ostacoli che, ancora oggi, non consentono a tutti i lavoratori del MIT di lavorare in sicurezza assicurando continuità ai servizi pubblici.
La salute prima di tutto. Diffidiamo i dirigenti che ancora non lo avessero fatto ad adottare tutte le misure per consentire la fruizione immediata del lavoro agile e li riterremo responsabili penalmente e civilmente di eventuali danni alla salute dei lavoratori.

la coordinatrice Fp Cgil Mit                                        p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                                 Paolo Camardella

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto