MIT: Firmato il Protocollo emergenza COVID

24 Aprile 2020

Roma, 23 aprile 2020

FIRMATO IL PROTOCOLLO EMERGENZA COVID AL MIT
UN IMPORTANTE RISULTATO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI

Nella giornata di ieri è stato firmato il Protocollo applicativo per la prevenzione e sicurezza dei lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti. Si tratta del primo protocollo applicativo firmato a livello ministeriale, che discende dai protocolli nazionali per gli ambienti di lavoro e per la sicurezza dei lavoratori pubblici e racchiude un insieme di norme che l’amministrazione si impegna a rispettare per tutelare i lavoratori sia nell’attuale fase di emergenza che nella cosiddetta fase due. Reputiamo questo risultato di estrema importanza per tutti i lavoratori del MIT e per tutti gli utenti dei nostri uffici.
Il protocollo è il risultato delle nostre proposte e richieste inviate in queste giornate all’Amministrazione, anche a seguito delle numerose segnalazioni dei lavoratori e degli accordi firmati con il Ministro della Pubblica Amministrazione da CGIL, CISL e UIL.
Tra i primi punti del protocollo vi è l’impegno di condividere con le OO.SS. tutte le iniziative riguardanti la salute e la sicurezza che ci garantirà un’ informazione costante sui temi riguardanti il contrasto da contagio COVID 19.
Estremamente rilevante è il punto 2 con il quale abbiamo regolamentato alcuni aspetti del lavoro agile, attivato in forma emergenziale, che sono stati oggetto di contenzioso in alcune sedi del Ministero. Anzitutto abbiamo chiarito che il lavoratore non deve essere penalizzato in alcun modo perché è cambiata solo la modalità di rendere la prestazione lavorativa. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto, anche se inizialmente l’amministrazione era contraria, l’erogazione dei buoni pasto al personale in smartworking. Il personale beneficerà di due buoni a settimana uniformando l’orario di lavoro ad un unico profilo orario (quello con due rientri settimanali) previsto dal CCNL e dal nostro accordo sulle tipologie di orario di lavoro, a decorrere dalla data del protocollo purché attesti un orario di lavoro superiore alle sei ore e trentuno minuti. Tale istituto sarà esteso anche ai lavoratori che attualmente sono in telelavoro.
Nello stesso punto 2 abbiamo precisato che il lavoro agile è previsto sia a giornata intera che frazionata, garantendo così a quei lavoratori che devono recarsi nelle sedi per svolgere attività indifferibili di limitare al minimo la presenza in ufficio, contrariamente a ciò che sta avvenendo in alcuni Uffici periferici soprattutto del settore Trasporti nei quali veniva imposta da alcuni dirigenti l’integrale presenza ordinaria relativa al giorno di presenza.
E’ stata chiarita anche la questione delle ferie pregresse, nel senso che, prima dell’applicazione dell’art. 87, comma 3 (esenzione dal lavoro) si dovranno far fruire le ferie maturate entro il 31 dicembre 2019 e non si possono imporre le ferie maturate nel 2020, salvo esplicita richiesta da parte dei lavoratori medesimi.
Dalla lettura del protocollo, che alleghiamo, emergono una serie di misure di carattere organizzativo e igienico sanitario, tra cui la regolamentazione dell’accesso dell’utenza, la pulizia degli ambienti, l’uso dei DPI, il trattamento dei dati del personale e l’impegno dell’amministrazione a seguire le indicazioni del Ministero della Salute e delle istituzioni competenti. Particolare attenzione deve essere
rivolta alla protezione del personale tecnico/esaminatore dei provveditorati delle motorizzazioni e delle capitanerie di porto, maggiormente esposto a rischi in ragione delle attività svolte
Il punto 13 è a nostro avviso uno dei punti più rilevanti perché abbiamo ottenuto l’impegno dell’amministrazione a mantenere rapporti costanti con i Servizi Prevenzione e Protezione delle varie sedi per le opportune variazioni da apportare ai DVR, nonché a dare attuazione al presente protocollo in sede locale. Abbiamo rimarcato che vanno quanto prima assunte iniziative per preservare, con tutte le garanzie necessarie, la salute dei lavoratori che operano sui territori, a cominciare da quelli che hanno contatti con l’utenza. Adesso i protagonisti saranno le RSU e gli RLS che assieme alle OO.SS. aventi titolo nelle singole sedi dovranno far si che il protocollo di sede debba essere adottato con gli adeguamenti e le specifiche dei singoli uffici.
Da ultimo è stata ribadita la richiesta che l’Amministrazione si impegni ad aggiornare quanto prima il decreto ministeriale di individuazione dei datori di lavoro per eliminare qualsiasi ambiguità in merito alle responsabilità e ai doveri di confronto con i rappresentanti dei lavoratori delle diverse sedi territoriali da parte dei Direttori Generali Territoriali, pervenendo per essi ad un assetto di responsabilità chiaro, come quello individuato per i Provveditori interregionali per le opere pubbliche. Invieremo una nota al Gabinetto del Ministro affinché in tempi brevi, non più procrastinabili, si vada a discutere ed eventualmente a modificare detto decreto.

FP CGIL                               CISL FP                             UIL PA
Camardella                                   De Vivo                           Lichinchi
Sabbatella                                 Casamassima                     Carino

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