INAIL : Protocollo Fase 2

15 Maggio 2020

PROTOCOLLO INDICAZIONI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTENIMENTO DELL’EMERGENZA

In considerazione dell’avvio della cd. Fase 2 per le Pubbliche Amministrazioni, ed in coerenza con le Linee guida già approvate dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), assieme all’Amministrazione abbiamo sottoscritto un Protocollo di indicazione per la prevenzione ed il contenimento dell’emergenza.
Ovviamente, al pari di quello per gli operatori sanitari, si tratta di un documento dinamico che andrà implementato e rivisto anche a seguito dell’enorme produzione normativa messa in atto dal legislatore per far fronte al mutare delle condizioni legate all’emergenza epidemiologica, ma che fornisce una cornice ampia e dettagliata che andrà riempita ed adattata alle peculiarità delle varie Strutture, anche avuto riguardo alla diversa disciplina eventualmente disposta dalle Autorità locali in considerazione del diverso grado di contagio.
Da qui l’esigenza di prevedere, oltre alle figure della prevenzione aziendale (medico competente, RSPP, RLS), il coinvolgimento Organizzazioni sindacali territoriali e delle Rappresentanze Sindacali Unitarie.
Questi dovranno, infatti, confrontarsi con il Responsabile di Struttura sulle misure organizzative  adottate con particolare riferimento all’individuazione e alle modalità di svolgimento delle attività indifferibili da rendersi in presenza.
Tra gli aspetti maggiormente qualificanti del Protocollo, oltre a quello appena illustrato sull’approccio partecipato ed integrato, segnaliamo quello relativo alla volontarietà al rientro. Una previsione, quest’ultima, che avuto riguardo alle esigenze organizzative dell’amministrazione per le attività da rendere di presenza, ci permette di rispondere al meglio anche alle istanze di quanti hanno avuto particolari problemi rispetto alla quarantena forzata presso la propria abitazione.
Altro elemento importante è quello posto a salvaguardia dei colleghi che versano in condizioni di maggiore fragilità (immunodepressi, 104, coniugi o congiunti conviventi con disabilità grave, ecc…), che hanno speciali esigenze di cura dei figli (perché minori considerata la chiusura dei servizi educativi, affetti da disabilità grave riconosciuta anche con legge 104, ecc…), e che utilizzino mezzi pubblici per coprire lunghe distanze. Infatti, nello stabilire la presenza del personale negli uffici nei soli casi in cui sia indispensabile per lo svolgimento di attività indifferibili, quindi incompatibili con il lavoro da remoto, raccomandando sempre e comunque l’adozione di piani di turnazione e rotazione, si dovrà tenere necessariamente da conto delle situazioni di cui sopra.
Di notevole importanza, inoltre, la necessità di dotare tutto il personale di apposite mascherine chirurgiche in caso di utilizzo di spazi comuni, così come raccomandato dall’Inail in tutte le Linee guida
emanate. E’ di tutta evidenza che nei predetti spazi rientrano tutti quelli sottoposti al passaggio di più persone, pertanto le mascherine andranno assegnate a tutto il personale chiamato a rientrare in servizio con l’indicazione di utilizzarle nei casi previsti (condivisione spazi comuni, contatto con utenza).
Inoltre, sempre a garanzia della salute e sicurezza dei colleghi, che deve necessariamente passare per una corretta ed uniforme attuazione delle linee guida contenute nel protocollo e nei successivi documenti tecnici che verranno predisposti dalle Strutture Centrali competenti, che forniranno più puntuali indicazioni di carattere tecnico, organizzativo e procedurale (per tutte le figure professionali, comprese quelle che dovranno svolgere attività esterna come funzionari di vigilanza, assistenti sociali, Professionisti Contarp, ctr o addetti alla verifica), abbiamo previsto che a livello centrale l‘Amministrazione e le OO.SS. nazionali effettuino un periodico monitoraggio sull’attuazione delle sopra indicate linee guida.
Particolare attenzione l’abbiamo dedicata alla necessità di sottoporre i colleghi a tampone e/o screening sierologici, richiesta dalle scriventi avanzata tempo fa e che è oggetto di apposite convenzioni con i vari servizi sanitari regionali.
Il momento è talmente delicato che non possiamo e non vogliamo permetterci che possano esserci fughe in avanti o, ancora peggio, distorte attuazioni delle indicazioni fornite.
Siamo convinti, infatti, che solamente attraverso la partecipazione consapevole ed attiva si può cercare di tutelare concretamente la salute e la sicurezza dei lavoratori, pur consapevoli delle enormi responsabilità che ne conseguono.
Certo, sarebbe molto più facile “disertare” e scaricare su altri ogni responsabilità, ma sarebbe da ignavi, mentre noi siamo da sempre presenti al fianco dei lavoratori. Gli stessi che non abbiamo mai abbandonato in tutti questi mesi di enorme difficoltà.
A tal proposito, con lo stesso spirito e con la stessa responsabilità dimostrata per la rapida definizione del Protocollo, chiediamo che si dia seguito con altrettanta celerità al confronto per discutere tutti gli istituti spettanti in modalità di “lavoro agile per emergenza” così come più volte richiesto dalle scriventi. Non sfuggirà, infatti, l’impatto economico che una simile modalità ha avuto sulle retribuzioni dei colleghi, che nonostante ciò hanno continuato a garantire coperture lavorative ben oltre il normale orario di lavoro.
Analogamente, si rinnova la richiesta di procedere celermente alla riduzione dei tassi di interesse applicati su Mutui e Prestiti, così come già avvenuto in altri Enti similari che, ricordiamo, hanno già dato
seguito alle predette richieste, dando al proprio personale quel meritato riconoscimento che in Inail stenta a concretizzarsi.

A. Mercanti               M. Molinari                    F. Savarese                   P. Romano

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