INL: Unitario- Nuova lettera alla Ministra CATALFO

27 Maggio 2020

Alla Ministra del
Lavoro e delle Politiche Sociali
Sen. Nunzia Catalfo

Oggetto: Nuova richiesta di incontro su INL

Gentilissima Signora Ministra,
Le scriviamo una lettera aperta perché vogliamo rendere partecipi anche i
lavoratori dell’INL delle nostre richieste.
Lei ricorderà di certo che nei mesi scorsi, assieme ad altre sigle sindacali
dell’INL, abbiamo indetto lo stato di agitazione del personale per chiedere
che finalmente venissero stanziate risorse economiche e finanziarie in
favore dell’INL.
Abbiamo avuto due incontri con Lei, in cui abbiamo preso atto del Suo
impegno a ottenere tali risorse, partendo dal presupposto – da Lei
espressamente condiviso e ribadito in entrambe le riunioni – che l’INL va
messo in condizioni di funzionare concretamente.
Nonostante questo,sino a oggi, l’INL non ha avuto, né risorse economiche
né umane.
Nell’ambito delle prime bozze del DL Rilancio era apparsa una norma che
avrebbe consentito all’INL di procedere ad assunzioni con procedure
semplificate nelle aree funzionali e nei limiti del budget assunzionale del
2019 (quindi totalmente a costo zero).
Tale previsione è poi “misteriosamente” scomparsa, mentre è stata
“magicamente” introdotta per altre Amministrazioni, prima assenti; nel
frattempo resta, seppur modificata, la norma che sembra assegnare, i
Carabinieri del NIL direttamente alle dipendenze del Ministero del Lavoro
(??).
Come è possibile che questo sia accaduto? Come mai non ci risultano
prese di posizioni in tal senso da parte Sua nel ribadire la necessità di
investire sulle professionalità dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, per
garantire quanto meno il mantenimento strategico dei servizi pubblici
essenziali, mentre contemporaneamente rilascia dichiarazioni di quanto
sia importante anche “la lotta al lavoro nero e al caporalato, due fenomeni
gravi che ledono la dignità lavorativa delle persone”?
Sa bene anche Lei che sono i lavoratori dell’INL che perseguono
costantemente il raggiungimento di questi obiettivi.
A ciò si aggiunga che in questo delicato momento, alcuni fondamentali
servizi resi alla collettività, dipendono dalla fattiva efficienza della
suddetta Agenzia che rischia di non poter assolvere pienamente ai propri
compiti istituzionali con pesantissime ripercussioni per il Paese.
A titolo meramente esemplificativo, ci si riferisce a servizi strategici quali
le istruttorie sulla regolarizzazione di stagionali e badanti, i controlli sul
rispetto delle norme di sicurezza sulle attività produttive, la collaborazione
con le procure della repubblica per lavoro illegale o concorrenza sleale e
dumping sociale, verifica sugli ammortizzatori sociali, convalide di
dimissioni delle madri o padri lavoratori, l’interdizione anticipata/post
partum per madri a rischio, legittima fruizione del reddito di cittadinanza,
ecc. ecc..
Al di là delle tante parole spese – e degli assordanti silenzi – adesso è
importante che si passi all’azione prima che sia troppo tardi.
Cordialmente.

Roma, 27 maggio 2020

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

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