INL: Finalmente qualcosa di concreto

15 Luglio 2020

FINALMENTE QUALCOSA DI CONCRETO

Nella giornata di ieri, diversi gli argomenti affrontati al tavolo negoziale.
In apertura si è discussa la bozza del DM Incentivi per il secondo semestre 2020.
Abbiamo apprezzato che siano state confermate le somme fisse previste per lo svolgimento dell’attività ispettiva, a dimostrazione che si sta finalmente impiantando l’idea di un’indennità di funzione, come da tempo avevamo chiesto.
Oltre a chiedere che la ripresa dell’attività ispettiva avvenga in modo omogeneo e sicuro in tutti gli uffici, abbiamo anche evidenziato la necessità di far chiarezza riguardo alle misure di sicurezza previste per il contenimento del COVID: ad esempio, come si concilia la disponibilità a trasportare o a farsi trasportare in auto, se non si può andare in due?
Abbiamo chiesto, inoltre, di fare attenzione alle somme destinate a incentivare la qualità delle ispezioni, ad oggi, non quantificate e non ancora quantificabili. Da anni, l’obiettivo che ci siamo dati, come FP CGIL, è di superare la rincorsa ai numeri che troppe volte ha caratterizzato l’attività ispettiva, e di dare maggior peso alla qualità delle ispezioni, ossia al valore aggiunto rappresentato dalla tutela sociale che gli ispettori svolgono, in particolare in alcuni settori e rispetto ad alcuni fenomeni illeciti. Non vorremmo, pertanto, che tali somme siano irrisorie, così da svilire la finalità per la quale ci siamo finora spesi.
Abbiamo, infine, chiesto che a partire dal 2021 l’attenzione dell’Amministrazione non sia più incentrata sugli accessi, ma sui risultati ottenuti dai team e dai processi e quindi sui verbali, perché questo incentiverebbe la logica del lavoro in squadra.
Nei prossimi giorni sarà emanata la direttiva di II Livello, che dovrebbe essere coerente con il sistema che si sta costruendo, rispetto alla programmazione, al sistema incentivante e ai risultati che si intende ottenere.
Si è poi sottoscritta l’ipotesi definitiva di progressioni economiche – che vi alleghiamo. Resta confermato il numero di posizioni messe a bando (1,740). L’accordo è stato modificato a seguito di osservazioni provenienti da MEF e DFP, ma l’impianto è rimasto inalterato e non modifica l’obiettivo che ci eravamo prefissati: riattivare le progressioni economiche, con una particolare attenzione ai lavoratori precedentemente esclusi. L’Amministrazione ci ha assicurato che da settembre partirà la procedura, per chiudersi entro fine anno, così da avere validità dal 1° gennaio 2020. Si tratta di un risultato faticoso, che rivendichiamo con orgoglio per aver sottoscritto, assieme ad altre sigle, sia il CCNI che prevede lo stanziamento delle risorse, sia lo specifico accordo sulle progressioni.
Si è poi sottoscritto un verbale di confronto sui passaggi di area – che pure vi alleghiamo.
Anche in questo caso l’Amministrazione ritiene di poter partire da settembre e chiudere la procedura entro fine anno. Ricordiamo che le posizioni messe a bando sono 95 in terza area e 18 in seconda e che la decorrenza dell’inquadramento avverrà dal momento della sottoscrizione del nuovo contratto, al termine della procedura. Abbiamo apprezzato che, come avevamo richiesto, si sia ridotto il numero delle materie oggetto delle prove e chiesto che siano messe a disposizione dei colleghi in tempi rapidi almeno delle dispense. Anche in questo caso si tratta di un risultato nient’affatto scontato, frutto della fermezza nostra e di altre sigle, così da garantire un passaggio di area ai tanti colleghi bloccati dall’iniqua normativa introdotta dall’allora Ministro Brunetta.
Infine, abbiamo discusso la bozza sui criteri di attribuzione delle posizioni organizzative. Anche in questo caso, l’Amministrazione ha fatto dei passi in avanti rispetto alle nostre richieste e lo abbiamo apprezzato: si è precisato che il titolare di PO non deve avere rapporti di parentela o coniugio con il dirigente o altri responsabili del medesimo ufficio; si è chiarito che i criteri possano riguardare anche i team e non solo i processi (sebbene l’amministrazione si sia riservata, in prima battuta, di far partire solo i bandi per i processi); si dà la possibilità anche agli attuali responsabili di partecipare, ma ad armi pari rispetto agli altri colleghi; il colloquio di selezione sarà pubblico, per cui altri lavoratori potranno assistervi; dalla commissione di selezione scompare il dirigente della Itl interessata; gli incarichi avranno una durata biennale e potranno essere riconfermati solo per altri due anni,
per un massimo di quattro; tutti i colleghi che avranno i titoli potranno partecipare alle selezioni, senza limiti legati al profilo professionale, ma facendo valere l’esperienza professionale nel settore. Il vertice dell’Amministrazione ha ribadito la volontà di partire con queste selezioni in autunno, per rendere operativi gli incarichi dal 1° gennaio 2021.
Finalmente, dopo anni di immobilismo o addirittura passi indietro, qualcosa si inizia a muovere. Certo, sono segnali importanti, seppur tardivi, da parte della tecnostruttura, che non potranno colmare i ritardi accumulati. Restano ancora diversi nodi da sciogliere: l’informatizzazione della macchina amministrativa dev’essere ancora pienamente operativa e auspichiamo un incontro in tal senso, prima della pausa estiva; inoltre, occorre battere con forza i pugni verso gli Enti preposti alla gestione dei concorsi, richiamandoli alle loro responsabilità, altrimenti il rischio che l’INL non sia più in grado di erogare i propri servizi di qui a pochi mesi è elevatissimo. Nel frattempo, si potrebbero ipotizzare forme di regionalizzazione di alcune funzioni, come la gestione del personale, per supplire alla carenza di lavoratori.
L’apertura di un tavolo sullo smart-working è altro argomento per noi essenziale e urgente, per garantire che, finita l’emergenza sanitaria, non si ritorni ai vecchi schemi.
Aspettiamo, infine, una risposta in tempi rapidi dall’Amministrazione sullo strappo rispetto alle assenze equiparate, in mancanza della quale procederemo di conseguenza.

Roma, 15 luglio 2020

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

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