Enac: Comunicato unitario FP-CGIL, CISL-FP, FIT-CISL e UIL-PA

06 Agosto 2020

COMUNICATO AI LAVORATORI ENAC

Dopo mesi a rincorrere il confronto politico con la Ministra dei Trasporti sull’annosa vicenda della trasformazione giuridica dell’ENAC, la riunione di ieri ha purtroppo confermato quanto sembrava emergere dall’intervento della Ministra in occasione della presentazione del bi-lancio sociale ENAC e cioè la volontà di procedere alla trasformazione in EPE in ragione della norma contenuta nel decreto legislativo 250/97. Senza nessuna reale apertura al dialogo e al confronto, senza giustificare, se non con un astratto riferimento a “valutazioni giuridiche” l’esclusione delle ipotesi alternative a suo tempo proposte dalle Organizzazioni Sindacali. Una scelta che riteniamo grave, pericolosa e dannosa, sia per i lavoratori che rappresen-tiamo sia per il ruolo che l’Ente ha nel settore del trasporto aereo: un ruolo che richiede indipendenza, imparzialità e trasparenza, (per usare le parole del Regolamento Europeo 2018/1139), come soltanto l’appartenenza piena alla pubblica amministrazione e il rap-porto di lavoro pubblico possono garantire. Ricordiamo, a chi ha scarsa memoria, che la previsione di una sua trasformazione in ente pubblico economico, contenuta nel decreto legislativo 250/97 sebbene non prevista nella legge delega, fu da subito motivo di contrarietà da parte delle OO.SS. e scartata nella sua applicazione dallo stesso primo Direttore Generale dell’ENAC, per l‘evidente contrasto tra quella forma giuridica e le funzioni di regolazione, certificazione vigilanza e controllo attri-buite all’ente, con il corredo sempre più ampio di poteri sanzionatori (ultimo esempio in ordine di tempo, l’art. 203 del Decreto “Rilancio”). A tal riguardo non si riesce a capire bene “i motivi” per i quali il Presidente ICAO, Ing. Sciacchitano, a margine del suo intervento alla presentazione del bilancio annuale di ENAC, abbia voluto spendere il suo appoggio per promuovere la trasformazione in EPE rivendicando la paternità di quell’articolo inserito nel decreto istitutivo del 1997 che ne avrebbe previsto già allora la trasformazione.

Da sottolineare che i compiti di natura pubblicistica sono stati poi confermati e rafforzati dalla riforma del Codice della navigazione, che nel 2005 sancisce che “l’ENAC agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione e vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile, mediante le proprie strutture centrali e periferiche”. L’ipotesi “ente pub-blico economico” sembrava dunque definitivamente tramontata, e nel 2007 il governo in carica subordinava, nella delibera del CIPE, l’approvazione del contratto di programma ENAC-MIT, alla cancellazione dell’intero articolo del contratto stesso relativo alla trasfor-mazione in EPE. Inoltre, la bozza di provvedimento legislativo presentato dall’ENAC alle OO.SS. smentisce tutte le “promesse” forse imprudenti fatte dal Presidente ai lavoratori, fra cui spiccavano: il mantenimento dell’applicazione del d.lgs.165, la validità della legge 70/75 (che esclude dal suo campo di applicazione gli enti pubblici economici), il reclutamento tramite concorsi, la garanzia dell’art.18 della legge 300/70. Pertanto, riaffermiamo che la trasformazione dell’ENAC in Ente pubblico economico sa-rebbe il primo passo per arrivare a una configurazione societaria di una Spa, nonostante le rassicurazioni date dalla Ministra De Micheli nel corso della riunione di ieri. Se questo è il percorso, siamo nettamente contrari, oltretutto in un momento inopportuno per il crollo del mercato del trasporto aereo causato dal COVID-19, generando anche rischi circa le prerogative di autofinanziamento. Si tratterebbe dell’ennesima privatizzazione italiana che porterebbe solo conseguenze negative al Paese, oltre che alle lavoratrici e ai lavoratori ed a tutto sistema del trasporto aereo e richiederebbe, inevitabilmente, il trasfe-rimento di tutte le funzioni caratterizzate da terzietà. Infine, ancora non è stato specificato da parte della Ministra il cosi detto “veicolo legislativo” usato per arrivare a tale “riforma”. Domani è stato convocato un tavolo tecnico per approfondire le proposte avanzate dalla Ministra e dal management dell’ENAC, saremo presenti, ma già da adesso le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale mettendo in campo tutte le iniziative necessarie a contrastare questo progetto dannoso per i lavoratori e per il Paese.

Roma, 6 agosto 2020

FP-CGIL                      CISL-FP                       FIT-CISL                       UIL-PA
M. Barberis               A. Ladogana                S. Ingrassia                       C. Conti

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