Fp Cgil attacca Ance, basta attacchi al lavoro pubblico, vero problema è carenza personale

21 Ottobre 2020

Lavoratori calati di un quarto in dieci anni, serve piano occupazione

Basta attacchi al lavoro pubblico, il vero danno non è imputabile allo smart working. Invece di prendersela con le lavoratrici e i lavoratori, Ance dovrebbe sostenere con noi la battaglia per assunzioni straordinarie di profili tecnici all’interno delle pubbliche amministrazioni. Figure letteralmente crollate negli anni: geometri, architetti, ingegneri, istruttori tecnici e figure tecnico dirigenziali, sono progressivamente scomparsi, al punto tale da registrare un calo degli addetti sul fabbisogno pari a un quarto del necessario”. Così la Fp Cgil replica alle affermazioni del presidente di Ance, Gabriele Buia, sostenendo che: “La via perché si raggiunga maggiore efficienza nella Pa, vessata da anni di tagli, nelle risorse e nel personale, passa dall’assunzione di personale tecnico e qualificato”.

La Fp Cgil infatti, alla luce dei dati relativi al conto annuale dello Stato, che certificano rispetto ai comuni un decremento complessivo dell’occupazione del 18,02% tra il 2009 e il 2018, passando da 396 mila addetti a 325 mila, ha analizzato l’andamento dell’occupazione relativa al personale degli uffici tecnici comunali di sette tra le maggiori città italiane. Dall’analisi condotta dal sindacato su Bari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino emerge che negli uffici tecnici l’occupazione registra una carenza di personale, rispetto al fabbisogno previsto, pari al 24,07%, mancano cioè per questi comuni 1.326 addetti su una dotazione di fabbisogno del personale pari a 5.509. Figure scomparse negli anni e che hanno avuto riflessi pesanti sulle funzioni svolte, in particolare l’attività progettuale quelle che più ne ha sofferto.

Vediamo nel dettaglio le città prese in esame. Bari ha una carenza di personale tecnico rispetto al fabbisogno del -27,72%, Firenze del -48,98%, Genova del -10,09%, Milano del -14,56%, Napoli del -32,38%, Roma del -5,51% e, infine, Torino del -32,69%. Il totale di queste sette città campione registra un personale in servizio di 4.183 e una carenza di 1.326 (-24,07%). Dati, relativi a questi enti, frutto di una mole di personale tecnico fuoriuscito nel corso degli ultimi 10 anni pari a 2.216, perdendo quindi in media il 34,63% degli addetti in questi settori e che diventa ancora più grave per provincia e città metropolitane.

Alla luce di questi dati, la Fp Cgil osserva: “Non è possibile imputare responsabilità ai lavoratori, non è tollerabile prendersela con loro che non fanno la manutenzione se alla prima pioggia si apre una voragine nelle strade. Sappiamo bene che il tema delle infrastrutture materiali e immateriali è il vero grande tema della competitività del paese ma per cambiare ci vogliono investimenti e assunzioni. Gli uffici tecnici risentono di una enorme emorragia di personale. La soluzione, e ci aspettiamo che Ance ci sostenga in questa battaglia, è in nuove assunzioni, soprattutto in questi settori tecnici, che possono contribuire al rilancio del paese”, conclude.

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