Un sistema “scarsamente democratico” che andrebbe riportato all’interno di un alveo più naturale, trasparente, confacente alle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori.
La rappresentanza del singolo così come quella collettiva deve ritornare a essere libera da vincoli clientelari; il “tesserificio” e il “ci penso io” non ha fatto altro che penalizzare il personale del Corpo rendendolo mero spettatore. E’ arrivato il momento di riconsegnare alle donne e gli uomini che lavorano il diritto a rappresentare le proprie esigenze, votando e eleggendo i propri rappresentanti.
Pubblichiamo una nostra analisi che, ne siamo certi, farà riflettere tutti