ENAC: Segnalazione a Ispettorato per la Funz.Pubbl.ca e Osservatorio lavoro agile

09 Novembre 2020

 

Al Dipartimento della Funzione Pubblica
Servizio per il trattamento del personale pubblico
e-mail: sepp@governo.it

Ispettorato per la Funzione Pubblica
e-mail: ispettorato@funzionepubblica.it

All’ Osservatorio Nazionale del lavoro agile nelle PP.AA.
e-mail: segreteria.ucd@governo.it

Oggetto: Segnalazione mancata applicazione misure di contenimento pandemia da
COVID-19 nei luoghi di lavoro della P.A.

La presente per segnalare le continue inadempienze registrate e più volte segnalate presso l’ENAC – Ente Nazionale per L’Aviazione Civile – sull’attuazione delle misure previste dal D.P.C.M. 3 novembre u.s. e, in particolare, sul lavoro agile.
Ci riferiamo in particolare alle sedi territoriali aeroportuali e operazioni del predetto Ente, alcune situate in regioni classificate rosse dall’ultimo Decreto, ove nessuna sostanziale modifica è intervenuta nell’organizzazione del lavoro, mentre continuano ad essere ammesse al lavoro agile quote di personale notevolmente inferiori a quelle che potrebbero esservi collocate in ragione delle disposizioni contenute dapprima nel D.L. 34/2020, poi nel Decreto del 19 ottobre della Ministra per la Pubblica Amministrazione e, a seguire, nel D.P.C.M. 24 ottobre, nel D.L. del 28 ottobre e, da ultimo, nel D.P.C.M. 3 novembre u.s.

Stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori professionalmente ineccepibili preposti ad attività che possono essere svolte in modalità di lavoro agile, avuto riguardo all’attuale grave situazione sanitaria traversata dal Paese e all’indispensabile esigenza di tutela della loro salute e sicurezza e, più in generale, di quella delle comunità in cui operano, secondo quanto stabilito dall’art. 5 comma 3 del D.P.C.M. 3 novembre 2020.

Gravemente disatteso, in particolare, risulta l’obbligo di limitare nelle sedi situate in regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e alto rischio – c.d. zone rosse e arancioni stabilite dall’ordinanza del Ministro della Salute -, la presenza nei luoghi di lavoro al solo personale ritenuto necessario ad assicurare le attività indifferibili non effettuabili da remoto.

Onere colpevolmente ignorato dai dirigenti delle sedi territoriali coinvolte, che a tutt’oggi risulta non abbiano ancora determinato e comunicato le attività ritenute indifferibili ai propri dipendenti, negando peraltro ogni tipo di relazione e/o confronto alle rappresentanze sindacali dei lavoratori, come detto esposti a potenziali gravi rischi per la propria salute e quella dei propri familiari.

Di là da quelle responsabilità individuali che potranno essere in seguito eventualmente accertate in sede legale, ciò che l’evidenza rende oggi assolutamente necessario è un urgente intervento di codeste istituzioni sulla predetta Amministrazione volto a determinare e indurre all’immediata applicazione delle norme menzionate in tutti i suoi luoghi di lavoro, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Restiamo in attesa di cortesi urgenti determinazioni.
Cordiali saluti

F.to

FP CGIL         FIT CISL/CISL FP               UIL-PA          CIDA-FC                  USB-PI
M. Barberis               S.Ingrassia                      C. Conti         P. Proietti            D. Mencarelli

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