Ministero Difesa – rideterminazione assegno ad personam ex militari

11 Gennaio 2021

Roma, 8 gennaio 2021

Al Ministero della Difesa
Direttore generale del Personale civile
Dr.ssa Gabriella Montemagno

OGGETTO: Rideterminazione assegno ad personam lavoratori civili ex militari transitati.

Egregia,
come noto il DM 18 aprile 2002, che disciplina il procedimento di transito dai ruoli militari a quelli civili della Difesa, all’articolo 2 comma 8 prevede l’attribuzione di un assegno ad personam riconosciuto al personale transitato, al fine di compensare il nuovo trattamento economico percepito con quello goduto da militare.

Il reddito maturato dai militari transitati non è ovviamente in discussione, visto che nessuna norma è stata modificata in tal senso, eppure in considerazione dell’entrata in vigore della legge di bilancio 2021, che nello specifico riconosce un aumento dell’indennità di amministrazione ai dipendenti civili, sussiste ad avviso della scrivente una problematica che rende necessario – alla luce dell’applicazione delle norme vigenti – un intervento di codesta Direzione Generale volto a rideterminare l’importo dell’assegno ad personam di questi lavoratori.

L’assegno ad personam è un elemento della retribuzione “fisso e continuativo” e, pertanto, concorre alla maturazione della tredicesima mensilità.
L’indennità di amministrazione è, di converso, un assegno “fisso e ricorrente” e costituendo elemento accessorio della retribuzione non concorre alla maturazione della tredicesima mensilità.
Da una attenta analisi dei decreti di inquadramento stipendiale emanati della 6^ Divisione del 3° Reparto di codesta Direzione Generale, è emerso che il trattamento economico riconosciuto ai transitati è sviluppato su 12 mensilità in luogo di 13.

Per quanto precede, lo spostamento di una qualsiasi somma dall’assegno ad personam a favore dell’indennità di amministrazione compiuto senza appositi correttivi, determinerà la diminuzione del reddito complessivamente percepito dal lavoratore ex militare, pari ad 1/12 di quanto trasferito.
In sostanza, occorrerà che codesta amministrazione proceda alla sollecita rideterminazione del predetto assegno individuale tenendo conto della concorrenza di quanto riassorbito dall’indennità di amministrazione ai fini del calcolo della tredicesima mensilità.

Certi di aver contribuito al superamento di una problematica che sta legittimamente preoccupando i lavoratori coinvolti e che necessita di un urgente definizione, ci riserviamo l’adozione di ogni utile azione volta a tutelare l’interesse di questi ultimi.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

Cordialmente

FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

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