INL: posizioni organizzative – Il nostro pensiero

19 Gennaio 2021

POSIZIONI ORGANIZZATIVE: IL NOSTRO PENSIERO

Nei giorni scorsi abbiamo firmato l’accordo sulle indennità da riconoscere ai responsabili di Processo e di team, evidenziando in una nota le svariate criticità che abbiamo constatato sul punto (in allegato l’accordo con la nota).
Riteniamo tale firma coerente con la posizione che da anni portiamo avanti. Infatti, come FP CGIL eravamo convinti della necessità di superare il sistema totalmente fiduciario ereditato dal Ministero del Lavoro, che produceva una discrezionalità tale nell’assegnazione di questi incarichi da sfociare troppo spesso in arbitrio insindacabile.

Con il regolamento approvato dall’Amministrazione, anche grazie alle nostre richieste, si sono finalmente introdotti principi fino ad allora sconosciuti come, ad esempio: selettività, sulla base di criteri esplicitati; fissazione di una durata all’incarico e l’inserimento del principio di rotazione; pubblicità dei colloqui, nonostante la pandemia; possibilità di accesso a tutte le PO, nell’ottica di una crescita professionale e maggiore osmosi tra le professionalità.
Su questo non intendiamo tornare indietro e non vorremmo che qualcuno, invece, ceda all’insana tentazione di ripristinare il sistema fiduciario, magari con qualche correzione di facciata … Noi non ci saremo.

Nel corso dell’espletamento delle selezioni sono emerse, è vero, diverse criticità, tra cui: – mancanza di un coordinamento dal centro, così che ogni IIL si sia organizzato a suo modo; – approccio ancora troppo spesso accademico/teorico nelle selezioni, più incentrato sul “cosa si sa” che sul “cosa si sa fare”; – diverse “disattenzioni” sul rispetto del principio di rotazione. Su questo, chiediamo nuovamente un incontro specifico, per ragionare sulle azioni da intraprendere.
Riguardo agli importi riconosciuti ai titolari di PO, come CGIL non avevamo mai nascosto che ad oggi non saremmo stati in grado di riconoscere importi maggiori in quanto, allo stato attuale, tali risorse sono attinte dall’esiguo FRD dell’INL e quindi sottratte alla generalità dei lavoratori (gli importi previsti nell’accordo vincolano poco più di 1 milione di euro annui, rispetto a un FRD di circa 13 milioni). Questa, però, è una delle tante conseguenze del “costo zero”, contro cui ci siamo battuti sin dalla nascita dell’INL e che vorremmo sia superato con appositi finanziamenti, per poter dare riconoscimenti più adeguati a tutti i lavoratori.

Tale criticità è aggravata dall’eccessiva graduazione delle PO e dal numero eccessivo di teams. La graduazione delle PO su quattro fasce non ci vede affatto d’accordo, in quanto si limita a ripetere stancamente la graduazione prevista per le fasce dirigenziali e rischia di non essere capita dai lavoratori. La nostra proposta era, invece, di prevedere due sole fasce retributive: Processi e Team. Su questo, l’Amministrazione, se volesse, potrebbe tornare sui propri passi. Il numero dei team sta diventando eccessivo, considerato l’elevato numero di pensionamenti; questo potrà determinare conseguenze per noi inaccettabili, come avere più coordinatori che coordinati, pesando sempre sul FRD. Chiediamo quindi l’apertura di un confronto sui criteri che presiedono alla costituzione dei team.

Last but not least, ciò che è urgente fare e che si sarebbe dovuto già fare è dare ruolo e sostanza a questo tipo di organizzazione, stabilendo finalmente cosa comporti lavorare in un team, cosa significhi lavorare per processi, quali siano i compiti di un Responsabile di processo o di team, quali gli strumenti che gli si affidano, quali le responsabilità, evidenziando le peculiarità organizzative che una Agenzia veramente degna di questo nome dovrebbe avere.

Roma, 18 gennaio 2021

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

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