Giustizia: messa in mora mobilità

25 Gennaio 2021

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

e per conoscenza

On. Vittorio Ferraresi
Sottosegretario alla Giustizia

Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Il 15 luglio scorso le scriventi organizzazioni sindacali hanno siglato con codesta amministrazione un importante accordo sui nuovi criteri di mobilità del personale dell’organizzazione giudiziaria. Il precedente accordo sulla materia risaliva al 27 marzo 2007.
Tra le principali novità dell’accordo, in aggiunta alla piena digitalizzazione delle procedure, vi è la previsione: di un interpello straordinario in favore di uno o più sedi ovvero uno o più uffici per uno o più profili professionali, “sentite le organizzazioni sindacali”, in casi di eccezionali situazioni di criticità in specifici ambiti territoriali (artt. 3 e 6); di due tipologie di interpelli ordinari (ossia per tutte le figure professionali), uno nazionale (trasferimento da una sede all’altra su tutto il territorio nazionale) ed uno di sede (trasferimento da un ufficio all’altro nell’ambito della stessa sede), con cadenza almeno biennale, ad anni alterni (artt. 3, 4 e 5); di interpelli di assestamento prima di nuove assunzioni ovvero prima di mobilità da altre pp aa con riferimento alle qualifiche interessate dalle nuove assunzioni o da mobilità da altre pp aa (artt. 3 e 7).
Degna di menzione è anche la tempistica di prima attuazione concordata tra le parti (art. 22): entro il 30 novembre 2020 la pubblicazione degli interpelli di assestamento per operatore giudiziario, conducente di automezzi e funzionario giudiziario in ragione dei concorsi in atto con la messa a disposizione di almeno il 60% dei posti scoperti per almeno il 60 % delle sedi disponibili; entro il 15 dicembre 2020 la pubblicazione di un interpello ordinario nazionale per tutte le figure professionali con messa a disposizione di almeno l’80% dei posti scoperti per almeno l’80% delle sedi disponibili mentre per le solo figure di funzionario giudiziario, conducente di automezzi ed operatore giudiziario la messa a disposizione del 20% dei posti scoperti per almeno il 20% delle sedi disponibili; entro il 1° giugno 2021 la pubblicazione dell’interpello di sede per la
stabilizzazione dei distaccati; entro il 31 luglio 2021 la pubblicazione dell’interpello ordinario di sede.
Orbene le scadenze concordate nell’accordo di cui in premessa sono state fino ad oggi disattese da codesta amministrazione. Infatti, diversamente da quanto previsto nell’accordo, entro il 30 novembre 2020 non è stato pubblicato alcun interpello di assestamento ed entro il 15 dicembre 2020 non sono stati pubblicati gli interpelli ordinari nazionali. Il 19 gennaio scorso, però, sul sito istituzionale del Ministero è stato pubblicato “un interpello, per titoli e colloquio, finalizzato alla acquisizione di manifestazioni di interesse in relazione alla assegnazione” temporanea presso gli uffici giudiziari, presso gli uffici centrali dell’amministrazione giudiziaria e presso la Scuola Superiore della Magistratura, per 12 mesi “eventualmente rinnovabili”, di 98 unità di personale di varie qualifiche professionali (Funzionario ed assistente contabile, Funzionario ed Assistente Tecnico, Funzionario Statistico, Funzionario ed Assistente Informatico, Funzionario Giudiziario e Cancelliere Esperto), riservato al personale di ruolo dell’amministrazione giudiziaria ed al personale del comparto Funzioni Centrali. Con tale interpello, solo successivamente trasmesso alle organizzazioni sindacali, codesta amministrazione ha eluso il vincolo contrattuale previsto dall’accordo sottoscritto il 15 luglio scorso disponendo unilateralmente in tema di mobilità del personale attraverso una procedura non prevista dall’accordo del 15 luglio, non disciplinata da altra norma di legge o di contratto (nel bando si legge testualmente “…trattandosi di una procedura di distacco temporaneo determinata da esigenze organizzative e non disciplinata da norme…”) né altrimenti fatta oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali.
Tanto premesso, considerato che il comportamento sopra descritto integra gli estremi della condotta antisindacale, CGIL CISL e UIL diffidano codesta amministrazione dal continuare a porre in essere comportamenti volti a disattendere gli impegni assunti con la sottoscrizione dell’accordo sui criteri di mobilità il 15 luglio 2020 e, pertanto, invitano la stessa a pubblicare entro trenta giorni gli interpelli di assestamento e gli interpelli ordinari nazionali siccome individuati dall’art. 22 del citato accordo. In caso di negativo riscontro CGIL CISL e UIL saranno costrette a tutelare anche giudizialmente le prerogative sindacali lese.
Distinti saluti

Roma, 23 gennaio 2021

FP CGIL              CISL FP                   UIL PA
Russo                  Marra                       Amoroso

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