Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Unitario – Piano organizzativo per il lavoro agile (POLA) – Gli esiti del confronto con le organizzazioni sindacali

09 Febbraio 2021

PIANO ORGANIZZATIVO PER IL LAVORO AGILE (POLA)

GLI ESITI DEL CONFRONTO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Si è svolto il 3 febbraio scorso l’incontro tra rappresentanze sindacali e amministrazione in ordine all’approvazione del Piano organizzativo per il lavoro agile (P.O.L.A.). Per l’amministrazione erano presenti il Segretario generale e il Direttore generale del personale.

Come è certamente noto il Pola trae fondamento dall’art. 263 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 2020, il quale stabilisce che le amministrazioni pubbliche, entro il 31 gennaio di ciascun anno (a partire dal 2021), redigono, sentite le organizzazioni sindacali, il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), quale sezione del Piano della performance.

L’obiettivo del Pola è quello di definire le modalità attuative del lavoro agile a regime, cioè dopo la fase emergenziale e prevede che almeno il 60% dei dipendenti, in relazione alle attività che possono essere svolte da remoto, possa svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile.

La discussione si è incentrata sulla bozza di documento precedentemente inviata in visione alle organizzazioni sindacali. Nel corso della riunione CGIL CISL e UIL hanno espresso il loro apprezzamento per l’importanza che l’amministrazione ha riconosciuto allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, alla digitalizzazione dei processi lavorativi, all’utilizzo del Desktop virtuale e di tutti gli altri strumenti informatici che hanno consentito e consentiranno ai lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di lavorare da remoto assicurando piena funzionalità all’amministrazione, mantenendo i più elevati livelli di efficienza e di produttività come già dimostrato durante tutta la fase emergenziale.

Tuttavia il sindacato confederale non ha mancato di evidenziare alcuni aspetti della bozza che non hanno convinto fino in fondo. In particolare CGIL CISL e UIL hanno chiesto di dare maggiore rilievo alla formazione della dirigenza ritenendo necessaria l’implementazione di uno specifico percorso formativo sulla gestione delle risorse umane e sull’organizzazione del lavoro in costanza di prestazione lavorativa in modalità agile; Sempre sulla formazione CGIL CISL e UIL hanno altresì chiesto di ampliare l’offerta formativa per il personale di area II e di area I. Abbiamo altresì chiesto di assicurare al personale che svolge attività smartabile che la prestazione lavorativa in modalità agile non venga messa in discussione dal dirigente dell’unità organizzativa o del reparto.

In ordine alla prospettata rivisitazione degli spazi dei luoghi di lavoro CGIL CISL e UIL hanno manifestato netta contrarietà alla dematerializzazione della postazione di lavoro e all’utilizzo di open space. Infine ma non perché meno importante le scriventi oo.ss. hanno contestato il documento redatto dall’amministrazione nella parte in cui afferma che il 90% del personale potrà continuare a lavorare (solo!) uno/due giorni a settimana in modalità agile. Per CGIL CISL e UIL, considerando l’esperienza maturata durante tutto il periodo emergenziale, esperienza che ha permesso all’intera amministrazione di operare a pieno regime, questa limitazione è assolutamente inaccettabile e per tale motivo hanno chiesto di ampliare il numero di giornate di possibile utilizzo o di espungerla dal documento e rimandarne la definizione ad un successivo confronto. Le stesse sigle sindacali hanno rappresentato all’amministrazione che lo smart working presso il MLPS è divenuto una realtà strutturale dell’organizzazione del lavoro interna e che per tale motivo non può essere mortificata da scelte al ribasso, scelte poco coraggiose che contrastano con gli attuali modelli organizzativi e con i più moderni orientamenti del mondo del lavoro pubblico e privato.

Concluso il confronto sul Pola, a margine della riunione, l’amministrazione ha comunicato che le graduatorie delle progressioni economiche sono state firmate lo scorso 31 dicembre e inviate all’UCB in data 7 gennaio 2021.

Quanto all’annunciata riorganizzazione interna, per la quale CGIL CISL e UIL lo scorso 29 gennaio avevano avanzato una ulteriore richiesta di confronto, l’amministrazione ha comunicato che lo schema di DPCM ha avuto l’assenso delle amministrazioni concertanti ma allo stato, anche a causa della intervenuta crisi di governo, non ha ancora superato il vaglio del Consiglio dei Ministri.

Restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Cordiali saluti a tutti.

Roma, 8 febbraio 2021

 

 

    FP CGIL                                           CISL FP                                       UIL PA
Giuseppe Palumbo                              Michele Cavo                         Bruno Di Cuia
Francesca Valentini                               Marco Sozzi                         Orlando Grimaldi

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