INL: FP CGIL – ASSUNZIONI O MORTE, 2

24 Febbraio 2021

ASSUNZIONI O MORTE – 2

Insistiamo nel mettere il dito nella piaga delle assunzioni mancate, ritenendo che la situazione degli Uffici stia diventando insostenibile sotto il profilo della carenza di personale.
Prendiamo atto che con l’avvio della procedura di stabilizzazione del personale in comando un minuscolo sasso nello stagno è stato gettato, ma è comunque troppo poco: se l’intera procedura dovesse concludersi positivamente sarebbero solo ventiquattro le unità di personale stabilizzate. Ventiquattro, a fronte di una carenza di qualche migliaio.
Nel frattempo, il contatore delle unità che lasciano l’Amministrazione per pensionamento continua impietosamente a scendere giorno dopo giorno, con diversi uffici praticamente a rischio di chiusura.
Per questo, invitiamo i vertici dell’INL a chiedere un immediato incontro con il nuovo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, per rappresentargli la gravità della situazione e concordare la necessità di interventi rapidi e urgenti.
Nel frattempo, insistiamo a presentare possibili soluzioni all’Amministrazione. Dopo aver riportato in altro comunicato l’esempio del Ministero della Giustizia, che è riuscito ad avere centinaia di lavoratori di area seconda avvalendosi della collaborazione dei Centri per l’Impiego, presentiamo un’ulteriore buona pratica: nell’agosto del 2019, l’Agenzia delle Dogane ha avviato un bando di mobilità volontaria mediante passaggio diretto tra Amministrazioni Pubbliche, per l’acquisizione di personale a tempo indeterminato. La procedura – per titoli e colloquio – era aperta ai dipendenti di tutte le Pubbliche Amministrazioni, prevedeva che la gestione fosse affidata alle Direzioni Regionali e ha portato a fine 2020 l’ingresso di alcune centinaia di lavoratori in quell’Amministrazione.
Ci chiediamo: perché l’INL non può fare altrettanto, ossia un bando di mobilità volontaria per reperire ad esempio qualche centinaio di funzionari amministrativi?
Perché non avvia una interlocuzione con altre Amministrazioni Centrali che hanno uffici periferici, al fine di verificare se vi possa essere passaggio di personale verso INL almeno in alcune aree geografiche?
Perché non avvia una interlocuzione con alcune Regioni o con la rappresentanza dei Comuni per verificare se siano possibili passaggi di personale anche solo su base territoriale?
Perché non verifica se vi siano domande di mobilità presso gli uffici territoriali e non sblocca almeno quelle?
Perché non si mettono in campo iniziative concrete per invertire il pericoloso trend solo apparentemente inarrestabile?
A qualcuno interessa che questa Amministrazione continui a svolgere le proprie attività o no?

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

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