MIC: Comunicato unitario esito incontro ministro

26 Aprile 2021

 

Roma, 23 aprile 2021

A tutte le lavoratrici ed i lavoratori
del Ministero della Cultura

si è appena concluso l’incontro con il Ministro Franceschini, da noi più volte richiesto, e con
il vertice politico e amministrativo del MIC. Questi gli argomenti trattati:

RIAPERTURE: abbiamo sottolineato la necessità di vagliare attentamente la possibilità di
riaprire i luoghi della cultura, tenendo conto della reale consistenza degli organici di Istituto
in considerazione sia delle fragilità che del lavoro da remoto. Il Ministro ha garantito che tale
possibilità, prevista dal Decreto del 2 marzo, ma inattuata per via della diversa colorazione
dei codici assegnati alle regioni, non è un obbligo e che prioritariamente vanno rispettate
tutte le condizioni di sicurezza per le riaperture.

SITUAZIONE OCCUPAZIONALE E CONCORSI: è stato fin troppo ovvio ribadire sia la
drammatica situazione della nostra dotazione organica che l’insufficienza del piano di
assunzioni finora prospettato, anche immaginando l’impatto che i posti messi a bando
potrebbero avere su settori particolarmente martoriati quali gli Archivi e le Biblioteche.
Abbiamo richiesto di sfruttare ogni singolo centesimo del budget destinato alle assunzioni
(soprattutto in considerazione di una mozione approvata in Senato che impegnava in tal
senso il nostro Ministero) e un intervento normativo che superi il problema degli idonei nelle
graduatorie concorsuali. Anche sulla redazione dei Fabbisogni triennali abbiamo
sottolineato la necessità di rispondere con personale adeguato, in numero e per
competenze, alle sfide poste dalla ripartenza e dal Recovery Fund. Dovremmo come minimo
raddoppiare i numeri delle assunzioni per erogare servizi con continuità. Il Ministro ha
risposto che ha incontrato recentemente Brunetta e che sono già al lavoro sia su un
provvedimento per la gestione del Recovery Fund. Il Capo di Gabinetto ha escluso che
esista un problema sugli idonei, il blocco normativo è stato superato.

RISERVE CONCORSUALI PER I PRECARI E PER GLI INTERNI: nello stesso solco si è
inserita la nostra richiesta di avvalerci – perché le norme ce lo consentono ma non lo
abbiamo mai fatto finora – delle riserve concorsuali per l’assorbimento del personale
precario che a vario titolo è impiegato nei nostri Istituti, così come delle riserve concorsuali
per il personale interno, favorendo i passaggi fra le aree, i quali consentirebbero di
valorizzare competenze interne a costo zero. Sul punto il Capo di Gabinetto ha espresso il
suo favore e dato disponibilità a lavorare in tal senso.

PIANO VACCINALE PER IL PERSONALE: abbiamo fatto notare che nonostante due
richieste formali non ci era pervenuta alcuna risposta nel merito, da noi considerato
importante soprattutto alla luce del fatto che siamo inseriti fra i servizi essenziali e che buona
parte del nostro personale (anche quello cosiddetto esternalizzato) lavora a contatto con
l’utenza esterna. Il Ministro ha ufficializzato che non è possibile procedere in tal senso in
quanto esistono specifiche procedure legate all’età anagrafica e alla programmazione
progressiva, pertanto una simile iniziativa sarebbe una deroga difficilmente giustificabile
anche agli occhi del resto della PA.
DPI: a seguito di alcune segnalazioni abbiamo chiesto che si potesse modificare la fornitura
delle mascherine optando per il modello FFP2. Il Segretario Generale ha risposto che tale
modello è previsto nei luoghi con particolare assembramento, fattispecie non prevista nel nostro Ministero in questa fase di riapertura con prenotazioni (che quindi dovrebbe evitare ogni assembramento anche potenziale). Tuttavia farà ogni sforzo per cercare di capire se sia possibile tale approvvigionamento.

CONTRATTO INTEGRATIVO DI MINISTERO: su questo tema abbiamo ribadito che si sblocchi la situazione, frutto di un negoziato lunghissimo e di qualità, purtroppo vanificato dall’operato invasivo degli organi controllo, i quali non si rendono conto delle specificità delle singole Amministrazioni. Il Capo di Gabinetto ha replicato ricordando che finora la trattativa con Funzione Pubblica non ha dato esito positivo ma che si attende maggiori possibilità di interlocuzione negli incontri futuri essendo peraltro nel frattempo cambiati anche i nostri interlocutori.

INCENTIVI FUNZIONI TECNICHE – ART. 113 D.LGS. 50/2016: dopo mesi di attesa ancora non vede luce il Regolamento sulla remunerazione di tali incentivi. A richiesta di urgente risoluzione del problema il Capo di Gabinetto ha risposto che la vicenda è ferma poiché – a fronte di una iniziale disponibilità di una specifica Sezione del Consiglio di Stato sulla esigibilità retroattiva di tali somme – una seconda sezione del medesimo Consiglio si è espressa con parere diametralmente opposto. Ad oggi la questione è ferma al MIMS (ex Infrastrutture e Trasporti) e si auspica una celere risoluzione del problema.

LAVORI INSALUBRI: questo è un altro dossier fondamentale che dobbiamo risolvere, in quanto ha creato autentiche discriminazioni fra talune categorie di lavoratrici e lavoratori. Se esistono dei benefici connessi alla professionalità e al rischio, devono essere riconosciuti a tutti. Il Capo di Gabinetto ha risposto che finora l’INPS si è rifiutato di accogliere ogni interpretazione estensiva dei benefici a intere categorie di lavoratori; a breve ci sarà un incontro con il Capo di Gabinetto del Ministro Orlando per risolvere questa vicenda e quella dei lavoratori dello spettacolo.

DISTIRBUZIONE FONDO DA 80 MILIONI PER INDENNITÀ DI AMMINISTRAZIONE: abbiamo invitato il Ministro a farsi parte attiva per procedere all’individuazione della quota spettante al MIC all’interno del fondo da 80 milioni costituito in Finanziaria 2020 e non ancora riversato ai singoli Ministeri. Il Capo di Gabinetto ha riconosciuto che finora non è stato fatto ma che a breve si attende che possa esserci uno scatto in avanti sul tema, attraverso un incontro in cui far valere la posizione del MIC, nello scacchiere della PA, con tutte le sue peculiarità e le sue esigenze.

SUPERAMENTO SOGLIA TEORICA DEL FRD: analogo sforzo è stato richiesto per il superamento della soglia del FRD, così da consentire il recupero di 10/15 milioni di euro da destinare al personale finanziando procedure collettive che vadano a integrare e migliorare la retribuzione accessoria.

SUPERAMENTO DEL VINCOLO TRIENNALE: consapevoli dei sacrifici cui sono stati sottoposti colleghi e colleghe neoassunte abbiamo prospettato la possibilità di superare il vincolo e consentire la mobilità alla pari del restante personale. Su questo il Segretario Generale ha detto senza mezzi termini che è impossibile derogare dalla legge e che in fondo si tratta di una percentuale di colleghi residuale rispetto al resto. Dovremo sul punto elaborare appositi accorgimenti in sede di accordo di mobilità

DIRIGENZA

CARENZA DOTAZIONE ORGANICA: per quanto riguarda la dirigenza, abbiamo fortemente sottolineato la gravità della situazione determinata dalla vacanza di posti che sta
per raggiungere il 50% sull’organico complessivo con punte di oltre il 70% (settore Archivi), che compromette seriamente il funzionamento dell’intero apparato e ha già comportato l’effetto – assai controproducente – della chiamata ex ‘comma 5 bis’ per trasferimento da altre Amministrazioni di dirigenti del tutto digiuni nelle materie tecniche e istituzionali del Ministero, mentre la persistente latitanza dell’Amministrazione nell’espletamento anche dei concorsi già previsti nell’ambito delle facoltà assunzionali autorizzate del 2017-18, mai stati banditi, e nel bandire concorsi conseguente all’aggiunta di 25 posti dirigenziali nel settembre 2019, non consentono di utilizzare l’esperienza dei colleghi funzionari più anziani. Il Capo di Gabinetto ha annunciato che si sta lavorando all’elevazione della soglia di comma 6 (misura che in passato era stata già abbastanza faticosa da far accettare a Funzione Pubblica) e che a breve verrà pubblicato il bando di un corso-corso per dirigenti tecnici pari a 70 unità. Pur apprezzando le misure di semplificazione e snellimento delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale non dirigenziale recate dal D.L. n. 44/21, abbiamo chiesto che esse siano adottate anche più specificamente per la più urgente implementazione dei ruoli dirigenziali del Ministero.

CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DIRIGENZA: altra questione rilevante e urgente è l’avvio del confronto per la stipula del contratto integrativo per la dirigenza del Ministero, previsto per la prima volta dal CNNL 2016-18, sul quale l’amministrazione, tanto per cambiare, è ormai in serio ritardo.
MODIFICA CRITERI VALUTAZIONE: nell’ambito delle materie che dovranno essere regolate da tale contratto, la più impellente è quella della revisione dei criteri e delle procedure della valutazione annuale dei dirigenti, che il predetto contratto nazionale aveva già disposto all’art. 28 che dovesse produrre una adeguata differenziazione di valutazioni e quindi di retribuzione di risultato, mentre si sta continuando anche quest’anno l’incongrua prassi della distribuzione a pioggia a quasi tutti i dirigenti, con l’eccezione di poche unità, del massimo punteggio di valutazione di 100 centesimi, che, se non tempestivamente rivista, rischia non solo di creare eccessive sperequazioni fra dirigenti che hanno conseguito punteggi poco diversi, ma anche di incorrere nella censura degli organi di controllo con le immaginabili conseguenze.

AMBIGUITÀ NELLA GESTIONE DELLA SELEZIONE DEI PROFESSIONISTI: abbiamo sollevato il tema della selezione dei professionisti a supporto delle SABAP, raccogliendo le numerose sollecitazioni pervenute e evidenziando sia la mancata pubblicizzazione della commissione che dei criteri di valutazione. Su questo hanno risposto sia il Capo di Gabinetto che il Segretario Generale sottolineando come tutto sia stato condotto con linearità interpretando le esigenze dell’Amministrazione, che sono quelle di avvalersi di professionisti, anche già in possesso di un lavoro stabile, utili alle urgenze dei nostri Istituti e da non considerarsi “nuovi precari” della PA destinatari di un possibile inquadramento futuro.

SPOIL SYSTEM: è stato sollevato il problema dell’ennesima riconferma di alcuni dirigenti che non avrebbero dovuto raggiungere il terzo mandato consecutivo. Il Segretario Generale ha confermato il fatto ma ha anche ribadito che non abbiamo altra scelta al momento, che la rotazione degli incarichi verrà fatta quando avremo altre risorse e che, in ogni caso, l’avvicendamento non è un obbligo. Sul punto rimaniamo alquanto perplessi.

 

FP CGIL                                         CISL FP                                                UIL PA
Claudio Meloni           Giuseppe Nolè-Valentina Di Stefano                  Federico Trastulli

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