Ministero Difesa: lettera al direttore di Aid

18 Maggio 2021

Roma, 17/05/2021

Al Direttore di Agenzia Industrie Difesa
Sen. Nicola Latorre

e.p.c.

Al Capo di gabinetto del Ministro
Gen. Mauro D’Ubaldi

OGGETTO: Pirotecnico di Capua – lavoratore civile aggredito.

Egregio Direttore,
riteniamo gravissima la violenta aggressione verbale denunciata dalle segreterie
provinciali delle scriventi OO.SS. e subita dal lavoratore e dirigente sindacale in servizio
allo stabilimento di Capua ad opera di un capo lavorazioni militare. Il cui
comportamento, stando a quanto appreso, ha rischiato di provocare una tragedia per le
conseguenze generate sulla salute del dipendente coinvolto, soccorso dai sanitari del 118
e in seguito dimesso dal pronto soccorso con una prognosi da valutare nell’arco delle
successive 24 ore.

Eppure, il grido di allarme che avevamo inteso lanciare fin dal primo incontro tra
le parti sulla gravità della situazione riscontrata in quello stabilimento dalle nostre
strutture territoriali, anche con specifico riferimento al delegato sindacale coinvolto, e
sulle forti criticità rilevate nell’ambito di un sistema di relazioni sindacali reso
evidentemente sterile, non è stato evidentemente raccolto o, peggio, drammaticamente
sottovalutato.

Ad alcuno può e deve essere mai consentito di assumere simili violenti
atteggiamenti nei confronti di lavoratrici e lavoratori impegnati nella propria attività
lavorativa, a prescindere dal luogo di lavoro pubblico o privato nel quale vengono
consumati e, a maggior ragione, quando questi sono diretti a colpire anche un dirigente
sindacale che rappresenta per la propria organizzazione sindacale le istanze dei colleghi e
ne tutela i diritti.

Pratiche odiose e spesso trascurate, che impattano pesantemente tanto sulla
dignità e sullo stato psicofisico di chi le subisce quanto sulla qualità dell’ambiente di
lavoro, soprattutto quando sono trasversali, profonde e di lungo periodo, ovvero anche
quando – come emerge nel caso di specie – vengono adottate nei confronti di chi
nell’ambito del proprio luogo di lavoro rappresenta il sindacato, e reca un delicato
servizio al paese, assumendo quotidianamente rilevanti rischi per la propria incolumità
personale.

Alla luce di quanto denunciato, e in ragione di quanto testé espresso, chiediamo
che vengano accertati i fatti e celermente assunti i provvedimenti ritenuti necessari a
rimuovere gli ostacoli che allo stato impediscono la ripresa di un corretto esercizio delle
relazioni sindacali e delle attività lavorative in un clima di serenità e reciproco rispetto.
Nel caso in cui, invece, non venga colta l’importanza dell’invito rivolto a codesta
direzione, le scriventi organizzazioni sindacali si riterranno libere di ricorrere a tutti gli
strumenti di protesta e mobilitazione che riterranno utili agire ai fini del raggiungimento
di quegli scopi.

Si resta in attesa di cortese urgente riscontro

FP CGIL                              CISL FP                               UIL PA
Francesco Quinti         Massimo Ferri               Carmela Cilento
Roberto De Cesaris        Franco Volpi

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