Polizia Penitenziaria in piazza, il 10 giugno a Roma in via Arenula

07 Giugno 2021

Assunzioni, sicurezza e contratti, appuntamento al Ministero della Giustizia dalle 11

Assunzioni, almeno 7.000 nuovi agenti della Polizia Penitenziaria nei prossimi due anni. Sicurezza, per tutelare gli agenti dalle aggressioni e dai rischi di burn out. Contratti, da rinnovare per garantire più salario, più diritti e più tutele. Sono in estrema sintesi le tre rivendicazioni per la Polizia Penitenziaria al centro del presidio nazionale promosso dalla Fp Cgil in programma giovedì 10 giugno a Roma in via Arenula, nei pressi del Ministero della Giustizia, a partire dalle ore 11.

Tre rivendicazioni – assunzioni, sicurezza e contratti – da sottoporre all’attenzione della ministra della Giustizia, Marta Cartabia. “Da mesi – osserva la Fp Cgil – stiamo chiedendo un intervento della ministra Cartabia che possa portare un minimo di sollievo al personale di Polizia Penitenziaria, che continua a lavorare in condizioni al limite della sopportabilità umana, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Una situazione, già critica prima dell’inizio della pandemia, diventata insostenibile: mancano circa 5.000 Poliziotti Penitenziari nella dotazione organica del Corpo e ogni anno vanno in pensione circa 1.300 unità, questo significa che nei prossimi due anni servono almeno 7.000 assunzioni. Anche perché a questa carenza si sono aggiunte, da un anno a questa parte, le assenze dovute al contagio e alle misure di isolamento, con la conseguenza che un poliziotto è costretto a coprire più posti di servizio nello stesso turno e a lavorare fino a 16 ore al giorno, senza poter fruire dei diritti soggettivi”.

Inoltre, prosegue ancora il sindacato, “crescono di giorno in giorno le aggressioni nei confronti del personale, destando forte preoccupazione. Questo significa che c’è un evidente problema nell’attuale organizzazione del lavoro. Anche su questo tema abbiamo avanzato le nostre proposte senza ricevere alcun riscontro. Questa drammatica situazione genera forte stress nei Poliziotti Penitenziari, con un aumento anche dei casi di burn out. Se a tutto questo aggiungiamo che il personale è ancora in attesa del rinnovo del contratto di lavoro, per cui abbiamo chiesto un ulteriore stanziamento di risorse, e della possibilità di poter aderire a fondi di previdenza complementare, risulta evidente il motivo per cui abbiamo deciso di portare la protesta davanti al dicastero cui è preposta la Ministra Cartabia”. Per queste ragioni, quindi, la Fp Cgil, dopo dopo aver manifestato davanti a molti istituti penitenziari del nostro Paese, porta la protesta davanti al Ministero della Giustizia il prossimo 10 giugno.

 

Carceri: Fp Cgil, misure per Polizia Penitenziaria, 10 giugno presidio a Roma

 

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