Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Unitario – Incontro con Capo di Gabinetto e Segretario Generale – Poche risposte per i lavoratori

16 Luglio 2021

INCONTRO CON CAPO DI GABINETTO E SEGRETARIO GENERALE
POCHE RISPOSTE PER I LAVORATORI

Solo dopo la richiesta di CGIL CISL e UIL si è svolto il 12 luglio scorso l’incontro tra rappresentanze sindacali e amministrazione in ordine all’approvazione del nuovo assetto organizzativo del Ministero, alla necessità di equiparare l’indennità di amministrazione, alla improcrastinabile esigenza di re-integrazione del Fondo per le risorse decentrate (ex Fua) ed infine, non perché meno importante, allo smart working, al prosieguo del lavoro a distanza dopo la fase emergenziale. Per l’amministrazione erano presenti il Capo di Gabinetto Dott.ssa Elisabetta Maria Cesqui, il Segretario generale Dott. Andrea Bianchi e il Direttore generale del personale dott.ssa Stefania Cresti.

Preliminarmente CGIL CISL e UIL hanno stigmatizzato con forza l’atteggiamento posto in essere dall’amministrazione in ordine al metodo seguito per l’approvazione dello schema di riorganizzazione del Ministero. Come certamente noto, il precedente confronto su tale materia era stato avviato da un altro Ministro di un altro Governo; il documento portato all’approvazione definitiva in realtà non è lo stesso già sottoposto alle OO.SS. e in ogni caso non tiene in alcun conto le osservazioni rese dalle oo.ss. durante l’incontro del 23/12/2020.

Nel merito, la predetta riorganizzazione prevede oltre al trasferimento di talune funzioni da una direzione generale all’altra, la istituzione di due nuove direzioni generali (Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e Direzione generale delle politiche attive) ed un deciso incremento delle competenze dell’attuale Direzione generale dei sistemi informativi che prenderà il nome di Direzione generale dell’innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione.

La Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro avrà competenze in tema di monitoraggio e attuazione della legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sulle materie infortunistiche, sulle malattie professionali. Sarà promotrice delle buone prassi in materia di informazione e comunicazione per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Si occuperà della gestione delle risorse finanziarie da destinare all’INAIL, assicurerà il supporto tecnico amministrativo per la gestione del Fondo speciale infortuni e del Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro.

La Direzione generale delle politiche attive sarà di supporto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’esercizio delle funzioni di indirizzo della rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro e per l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive, curerà la gestione delle risorse del Bilancio dello stato da destinare ai centri per l’impiego, avrà la gestione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, coordinerà la materia degli incentivi all’occupazione. In materia di formazione dovrà vigilare controllare gli enti nazionali di formazione professionale, avrà altresì un ruolo di coordinamento in tema di aiuti di Stato alla formazione.

Secondo la nuova organizzazione del Ministero la ridenominata Direzione generale dell’innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione assorbirà numerose funzioni attualmente esercitate in altre direzioni fra le quali: la cura e la logistica delle sedi nonché la gestione delle relative  spese di locazione, la programmazione degli acquisti di beni e servizi anche non informatici per tutti gli uffici dell’amministrazione attuando altresì le relative procedure, la gestione dell’ufficio del consegnatario, la gestione dell’attività contrattuale e la gestione delle spese di carattere strumentale per il funzionamento dell’amministrazione. La stessa direzione dovrà svolgere altresì i compiti attribuiti al responsabile per la transizione digitale che viene individuato nella figura del direttore generale della medesima direzione, assicurerà i servizi generali per il funzionamento dell’amministrazione e curerà la logistica delle sedi.

Rispetto al precedente schema di riorganizzazione dove l’ufficio del Responsabile della prevenzione alla corruzione e della trasparenza veniva assorbito dalla direzione generale del personale, sembrerebbe che nel nuovo non sia ancora stata definita la collocazione dello stesso. Su questo l’amministrazione non ha dato alcuna risposta alle sollecitazioni di CGIL CISL e UIL.

CGIL CISL e UIL nei loro interventi hanno manifestato forti perplessità circa la portata innovativa della  sposta riorganizzazione poiché eccezion fatta per la introduzione delle due nuove direzioni generali, che per alcuni versi sembrano duplicare e sottrarre materie alle agenzie INL e ANPAL, il resto delle modifiche che andranno a ridefinire l’organizzazione interna, rischiano di apparire come un inutile make‐up da realizzarsi attraverso un balletto di funzioni che si spostano da una direzione ad un’altra.
CGIL CISL e UIL hanno inoltre chiesto all’amministrazione di chiarire se tali spostamenti provocheranno anche spostamenti di personale da una sede all’altra ma su questo l’amministrazione ancora una volta non ha dato alcuna risposta. In chiusura CGIL CISL e UIL hanno chiesto comunque il pieno coinvolgimento durante tutta la fase attuativa del piano di riorganizzazione.

Inoltre il Segretario Generale ha parlato dell’istituzione di una struttura interna per la gestione del PNRR senza dare, per l’ennesima volta, molti chiarimenti su come sarà organizzata e con quali professionalità.
Anche su questo punto sono state manifestate forti perplessità in ordine alla poca chiarezza sul ruolo, sull’organizzazione e sul reperimento delle “risorse umane”.
Sulla perequazione dell’indennità di amministrazione e sulla reintegrazione del Fondo per le risorse decentrate, quest’ultimo indispensabile per realizzare nuove progressioni economiche e per aumentare il salario accessorio pro capite del personale, abbiamo potuto registrare solo un generico impegno dell’amministrazione, nulla di più. CGIL CISL e UIL hanno stigmatizzato questo atteggiamento ed hanno rappresentato al Capo di Gabinetto e al Segretario generale che già altri dicasteri hanno incrementato le risorse da destinare al Fondo nonché quelle da destinare alla perequazione dell’indennità di amministrazione e lo hanno fatto concretamente mediante l’approvazione di norme primarie ad opera del parlamento, non con impegni generici che non porteranno a nulla.

CGIL CISL e UIL valutano del tutto inadeguata la posizione dell’amministrazione la quale, a fronte di specifiche richieste delle oo.ss., non ha dato alcuna risposta concreta.
Sul prosieguo dello smart working dopo la fase emergenziale, che allo stato cesserà i suoi effetti il prossimo 31 luglio, il Segretario generale ha comunicato alle OO.SS. che nei giorni a seguire avrebbe convocato la conferenza dei direttori generali al fine di valutare la possibilità di un graduale rientro della prestazione di lavoro in presenza. A tale riguardo le rappresentanze dei lavoratori hanno chiesto, innanzi tutto, con forza che non ci dovranno essere comportamenti difformi tra i vari CDR. CGIL CISL e UIL hanno inoltre chiesto un incontro specifico in tempi rapidi sulla questione e hanno ribadito che il personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale in tutta la fase emergenziale ha sempre assicurato, sia pure da remoto, piena operatività a tutte le attività dell’amministrazione garantendo allo stesso tempo elevati standard di produttività, di efficienza, di efficacia dell’azione amministrativa. Per tale motivo hanno invitato l’amministrazione a mantenere le percentuali più elevate possibili di lavoro agile .

A margine dell’incontro CGIL CISL e UIL hanno infine segnalato le difficoltà operative connesse con l’introduzione del nuovo gestionale Zucchetti il quale allo stato sta mostrando tutti i suoi limiti che rischiano di compromettere le normali prassi di gestione del personale in seno a ciascun CDR pertanto abbiamo ribadito la necessità e l’urgenza di sospendere l’applicativo Zucchetti, finché la società non sarà in grado di garantire un prodotto che sia in linea con le esigenze della nostra Amministrazione.

Restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Roma, 15 luglio 2021

FP CGIL
Giuseppe Palumbo
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo
Marco Sozzi

UIL PA
Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi

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