Agenzia delle entrate – I lavoratori non sono pacchi – serve un accordo quadro per tutelare i colleghi coinvolti nelle riorganizzazioni

03 Agosto 2021

I lavoratori non sono pacchi
serve un accordo quadro per tutelare i colleghi coinvolti nelle riorganizzazioni

Nella riunione del 30 luglio u.s. l’Amministrazione ci ha informato delle ultime modifiche organizzative di alcuni uffici deliberate dal Comitato di Gestione.
La prima di queste, la riorganizzazione del Settore Contrasto Illeciti, determina una modifica del regolamento di Agenzia rendendo necessaria l’approvazione ministeriale. Nella sostanza, il Settore, dalla Direzione Centrale piccole e medie Imprese sarà collocato nell’ambito della Divisione Contribuenti.
Saranno, inoltre, razionalizzate le articolazioni territoriali: quelle di Bologna e Bari saranno rispettivamente accorpate a Firenze e Napoli.

Nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia in merito ad eventuali variazioni delle sedi di servizio del personale coinvolto abbiamo esplicitato la nostra massima preoccupazione in tema di sede di servizio e assegnazione gerarchica e, per questa ragione, chiesto maggiori garanzie e un accordo quadro per tutelare i colleghi coinvolti nelle situazioni di riorganizzazione.

La seconda operazione organizzativa riguarda, invece, la Direzione Centrale Risorse Umane. Tale operazione non è da leggere isolata dal contesto ma deve necessariamente essere inserita in un più ampio disegno -dichiarato dall’Agenzia finalizzato a completare lo spostamento di funzioni a favore della Divisione Risorse. E’ il caso, ad esempio, dell’Ufficio comunicazione interna. In questo quadro di continuo assestamento organizzativo, a tratti confuso, preoccupa per ragioni negozali lo spostamento della competenza afferente la “normativa del lavoro” dall’Ufficio relazioni Sindacali all’Ufficio delegato alla gestione del “Rapporto di Lavoro”.

Di fatto, lo si legge tra le righe, viene aggiunto un ulteriore elemento di influenza nell’ambito negoziale.
Il giudizio di FP CGIL non è positivo. L’informativa in materia di organizzazione ha senso se questa è puntuale e precede la validazione delle scelte organizzative da parte del Comitato di gestione, farla successiva significa azzerare ogni condivisione sindacale sul punto.

Abbiamo avuto un’informativa sui concorsi.
E’ imminente la pubblicazione di due bandi di concorso (terza area – F1) per l’Agenzia delle entrate: uno per 100 figure di funzionario informatico con diversi profili, l’altro per 2320 posizioni di funzionario, alcuni con profili funzionari specifici. Il concorso per funzionario prevede posti in ciascuna Direzione regionale quindi anche per quei territori cui fino ad ora non si sono fatti concorsi recependo, in questo modo, una specifica richiesta della FP CGIL.

A ottobre usciranno altri due concorsi per circa un centinaio di ingegneri e 500 geometri per attenuare le carenze organiche degli Uffici provinciali del Territorio.
Diamo una lettura positiva della scelta di procedere nel 2021 alla pubblicazione di bandi che esauriscano l’intero piano assunzionale vigente.
Quanto sviluppato nel Piano Assunzionale, però, per la FP CGIL non basta.

Occorre un ragionamento complessivo e condiviso in merito ai fabbisogni effettivi delle singole articolazioni perchè, queste nuove assunzioni, copriranno solo una parte delle cessazioni dal servizio che hanno interessato l’Agenzia in questo ultimo decennio.
Parallelamente alla notizia tanto attesa riguardante la pubblicazione dei bandi per le assunzioni abbiamo definito per l’inizio di settembre l’avvio del percorso finalizzato ad individuare i criteri per la mobilità nazionale.

Se vogliamo, infatti, che in tutto il territorio nazionale l’Agenzia possa continuare a raggiungere gli obiettivi strategici convenzionati con il MEF, l’Agenzia deve entrare nell’ottica che oltre al potenziamento degli organici non è più rinviabile un piano di mobilità straordinaria.
Come FP CGIL, sosteniamo da tempo e con fermezza la necessità di un piano straordinario di mobilità che, a differenza delle mobilità fin qui attuate, possa offrire risposte anche alle lavoratrici e ai lavoratori interessati che non si trovino nelle condizioni “di maggior tutela” previste dalla legislazione vigente.

Misura necessaria, per raggiungere l’obiettivo del potenziamento degli organici delle Strutture oggi in maggiore sofferenza, la “firma” delle mobilità intercompartimentali giacenti presso la Struttura centrale.
In ultima, ma non per importanza, la procedura di passaggio delle aree dovrebbe invece partire a settembre appena completate le procedure informatiche per l’acquisizione delle candidature.

 

FP CGIL
Agenzia delle entrate

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