INPS, Unitario – I Tupamaros de Noantri

23 Agosto 2021

I TUPAMAROS DE NOANTRI

A differenza di quanto sostenuto dai “Tupamaros de noantri”, i famosi “rivoluzionari in cachemire” di via Ciro il Grande 21, pronti a portare a casa i lori cambi di profilo, con annesse indennità che fanno sempre comodo in prossimità della pensione (il prossimo passo, con altissima probabilità di riuscita, sarà l’attribuzione di un progetto informatico: ci scommettiamo?), ed a fare gli amplificatori dei desiderata altrui (vedi comunicato della scorsa settimana sul processo di internalizzazione del contact center INPS) pubblicando comunicati da altri suggeriti (nelle redazioni giornalistiche si chiamano veline) e conditi dai consueti attacchi ai sindacati “brutti, sporchi e cattivi” rappresentati da CGIL, CISL e UIL, le scriventi organizzazioni sindacali da anni denunciano, sia verbalmente, in occasione dei periodici confronti con l’Amministrazione sui dati di produzione, sia formalmente, con specifici comunicati pubblicati in esito a quegli incontri, il cattivo vezzo dell’Istituto di intervenire ex post sui coefficienti di omogeneizzazione con effetto retroattivo facendo, in questo modo, saltare qualsivoglia programmazione delle attività lavorative in funzione del raggiungimento degli obiettivi di produzione assegnati alle sedi.
Altro che “rivoluzionari della paletta e del secchiello” che hanno accettato “senza colpo ferire l’introduzione delle pagelline” (ricordiamo “agli amici del giaguaro” che il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, adottato dal CdA INPS il 24 marzo 2021, delibera n.30, è previsto da norme di legge vigenti che in una democrazia si modificano in Parlamento e che l’articolazione della performance, nel duplice profilo di performance organizzativa e performance individuale, è contemplata dal vigente CCNL firmato da tutte le organizzazioni sindacali, comprese quelle che dicono e scrivono di aver firmato il CCNL per contestarlo).
I “rivoluzionari della paletta e del secchiello” sono quelli che con la firma dell’Ipotesi di CCNL 2020/2021 hanno permesso ai colleghi, con la retribuzione del mese di luglio, di percepire un pre-saldo dell’incentivo 2020 e che con la firma di due accordi, istitutivi dei profili professionali di analista e consulente, hanno non solo consentito a questo Istituto di assumere circa 3.800 colleghi, attraverso procedure concorsuali gestite in autonomia dall’INPS che altrimenti avrebbe dovuto far ricorso ai protocolli FORMEZ con i ritardi che altre amministrazioni pubbliche oggi stanno vivendo sulla loro pelle, ma anche, di riflesso, l’attivazione di progressioni verticali strettamente legate a quelle assunzioni dall’esterno.
Noi, a differenza di altri, non prestiamo il fianco ad alcuna operazione di spalleggiamento
nei confronti dell’Amministrazione come ha fatto, al contrario, chi, per esempio, ha avallato, in sede di confronto sindacale, il Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2021/2023 lo scorso 20 aprile, un documento programmatico privo di assunzioni dall’esterno di diplomati che di fatto oggi “taglia le gambe” a circa 300 colleghi di area A presenti nella graduatoria delle progressioni verticali verso l’area B in quanto preclude la possibile valorizzazione di quelle selezioni per il futuro, essendo le progressioni verticali legate in termini percentuali alle capacità assunzionali dall’esterno (art.22, comma 15, D.lgs. n.75/2017). Un bel capolavoro realizzato con il plauso, espresso in riunione, del novello Bill Gates folgorato dalla luce dell’informatica sul sentiero di via di Ciro il Grande 21!
Tornando al tema della pianificazione e degli effetti perversi della riponderazione dei prodotti, vogliamo denunciare in questa sede, dopo il ridimensionamento delle lavorazioni relative alla rendicontazione delle rate di pensione localizzate ad uffici pagatori di sede, quanto ci è stato segnalato dal territorio sulle prime liquidazioni relative alle prestazioni di invalidità civile il cui valore, in termini di coefficienti di omogeneizzazione, è stato portato recentemente da 0,56 a 0,20 (un abbattimento di circa 2/3 ) praticamente poco più di una variazione anagrafica che vale 0,12 , con il rischio concreto, a parità di obiettivo da raggiungere che resta inalterato, di generare un ulteriore aggravio in termini di pratiche da lavorare.
Alzare l’asticella come recentemente sta facendo l’Amministrazione con una serie di interventi, magari approfittando, in perfetto stile italico, della distrazione dei più nel mese di agosto, la dice lunga sul buon senso della nostra Tecnostruttura poco avvezza a vivere i problemi del personale e delle sedi!

Roma, 09 agosto 2021

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto