Riprende il confronto sul contratto della Sanità Pubblica, il punto sulla trattativa

07 Settembre 2021

Secondo appuntamento per il rinnovo del CCNL Sanità Pubblica 2019/2021: il nostro resoconto, insieme al comunicato unitario

Si è svolto nella mattinata di oggi, come riportato nella nota unitaria, il secondo incontro della trattativa per il rinnovo del CCNL Sanità Pubblica.
Dopo l’incontro di impostazione politica che ha avviato la trattativa, si è trattato, oggi, della prima occasione nella quale si è entrati nel merito contrattuale delle questioni collegate al rinnovo.
Aran ha presentato una prima ipotesi di testo che interviene in modo molto parziale sui primi quattro titoli del contratto, escludendo del tutto temi quali incarichi, sistema di classificazione, mobilità e formazione.
Gli interventi proposti da Aran hanno la caratteristica di manutenere il testo vigente, apportando alcune modifiche già oggetto di confronto sul tavolo delle Funzioni Centrali e tentando qua e là qualche incursione poco utile, ascrivibile – per il momento – alla dinamica del negoziato.
Nel nostro intervento, cha ha aperto la carrellata delle valutazioni di parte sindacale, abbiamo posto la necessità di porre al centro della discussione del contratto il tema della revisione del sistema di classificazione, dichiarando la nostra disponibilità a discuterne da subito e chiedendo ad Aran di mettere le parti sindacali finalmente in condizione di conoscere la proposta della controparti sul punto specifico.
Abbiamo ribadito che non c’è contratto senza nuova classificazione, essendo quello degli strumenti e delle risorse per la valorizzazione professionale il tema di questo rinnovo. Questo ha prodotto, oltre alla consonanza degli interventi di Cisl e Uil che hanno seguito il nostro, anche la definizione di un punto di chiarezza fra le parti al tavolo che ha sostanzialmente chiuso la discussione rispetto all’ipotesi, da alcuni avanzata nell’incontro del 5 agosto, di procedere ad una rapida sottoscrizione di un contratto di natura prevalentemente economica che stralciasse la parte relativa alla classificazione demandandolo ad un momento successivo all’approvazione della legge di stabilità 2022. Quell’ipotesi non è più sul tavolo, se stiamo a ripetute dichiarazioni che al tavolo ha fatto il presidente dell’Aran e alle dichiarazioni della quasi totalità delle OO.SS. presenti al tavolo, dalle quali si è distinta parzialmente solo una organizzazione sindacale autonoma.
A fronte di questo primo risultato politico, resta la necessità di continuare a pressare le controparti, affinché rendano esplicita la loro proposta in merito.
Nelle prossime ore lavoreremo unitariamente alla redazione di un primo posizionamento unitario di merito che dialoghi col testo mandato da Aran, ovviamente a partire dai contenuti della nostra piattaforma, in vista della prossima discussione calendarizzata per il 21 settembre prossimo.

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