INL Fp Cgil – Un nuovo patto con i lavoratori

15 Settembre 2021

UN NUOVO PATTO CON I LAVORATORI

Nella giornata di ieri si è svolto l’incontro con il Direttore dell’INL. E’ stato un importante momento di confronto che riteniamo utile e che siamo sicuri non resterà isolato.
Il Direttore ha innanzitutto riferito che è stato loro comunicato che il concorso per 1514 posti complessivi, che riguarda INL, Ministero del Lavoro e INAIL, dovrebbe partire per metà ottobre e che i lavoratori dovrebbero essere immessi in servizio entro fine anno.

Si è quindi soffermato sulla necessità di avviare un processo formativo, strutturato e permanente, attraverso una sorta di scuola di formazione, che dovrà essere anzitutto rivolto al personale neoassunto – con un momento di formazione generale, riguardante tutte le attività che si svolgono all’interno dell’INL – ma riguarderà poi tutto il personale e si svilupperà di volta in volta su singole tematiche, rivolte a figure professionali specifiche. La didattica sarà svolta sia in presenza che on line e la docenza sarà affidata sia a personale esterno che interno. A tal proposito, ci è stato comunicato che ci sarà un avviso pubblico, rivolto sia ai dipendenti dell’INL che all’esterno, per la ricerca di docenti qualificati e che tutto sarà disciplinato da un apposito regolamento. Questa scuola, pur essendo dell’INL non sarà rivolta solo ai suoi dipendenti, ma mira a realizzare un processo formativo ampio, rivolto anche ad altre Amministrazioni per creare un processo omogeneo di conoscenze tra lavoratori appartenenti a diverse realtà.

Nel corso del nostro intervento siamo partiti da un apprezzamento per la strategia comunicativa messa finora in atto, tesa a ridare dignità, autorevolezza e riconoscibilità all’INL, alle sue attività e ai suoi dipendenti, considerando che la credibilità di questa Amministrazione è stata fortemente minata dalle note vicende giudiziarie. Tale strategia, tuttavia, rivolta verso l’esterno va necessariamente accompagnata da un’altra rivolta al personale, un vero e proprio patto con le lavoratrici e i lavoratori dell’INL per rifondare l’INL e risollevarlo insieme dalle sacche in cui si è arenato, dando loro le ragioni concrete per farlo.

I dipendenti dell’INL sono infatti fortemente demotivati e hanno perso in buona parte coscienza del ruolo sociale cui sono chiamati, a causa di una serie molto lunga di scelte sbagliate compiute in questi anni dall’Amministrazione (vertice e tecnostruttura) che noi non abbiamo accettato e contestato. E’ giunto quindi il momento di dare forti segnali di cambiamento radicale rispetto allo status quo, rimotivando il personale. In tal senso, non possiamo che essere contenti della scelta di creare una struttura stabile dedicata alla formazione e all’aggiornamento professionale di tutti i dipendenti, senza distinzione, e non possiamo che approvare la scelta di un avviso pubblico, improntato alla trasparenza e non a logiche di cooptazione (do you remember “Centro studi attività ispettiva”?). Ricordiamo che finora erano state stanziate ingenti risorse per la formazione pari a 1 milione di euro (o per lo meno, così ci era stato detto), con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Occorre superare il “costo zero” e chiedere al decisore politico di essere coerente con le sue scelte: se l’intenzione proclamata è di dar forza all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è necessario anche dare a questo Ente le risorse economiche necessarie in tempi rapidi, senza le solite “promesse da marinai”.

Occorre poi invertire subito la tendenza della grave emorragia di personale, assumendo non solo ispettori del lavoro, ma anche funzionari amministrativi (così da superare la cosiddetta “percentualizzazione” del personale ispettivo, pratica ormai dilagante, spesso senza rotazione del personale coinvolto), funzionari informatici (rivitalizzando anche i tanti informatici abbandonati e demotivati in tutti questi anni) e impiegati di seconda area (perché non c’è bisogno solo di laureati e non tutti hanno la possibilità di laurearsi!). Inoltre, l’INL deve definitivamente decidere cosa intende fare con l’ispezione tecnica: se rilanciarla in modo strutturale, con un processo assunzionale importante, o no. La nostra opinione è che ci sia estremo bisogno di centinaia di ispettori tecnici, per dare un contributo serio al contrasto alle morti sul lavoro.

Bisogna dire che su questo aspetto, il Direttore ci ha comunicato che si intende preparare in tempi rapidi un concorso per 300 ispettori tecnici e 34 funzionari informatici. Ribadiamo l’urgenza di farlo, anche per garantire che l’ossatura informatica di questa Amministrazione – tuttora abbastanza rachitica – sia finalmente irrobustita.

Ci siamo poi soffermati sul lavoro agile e sulla necessità di non indietreggiare rispetto a quanto finora realizzato, al di là delle sparate di Ministri della Pubblica Amministrazione. Noi riteniamo che il lavoro agile sia stata una buona esperienza, che non ha determinato cali di produttività e riteniamo che anche sul riconoscimento del buono pasto si possa dare un segnale positivo ai dipendenti. Come proponiamo da anni (già da prima della pandemia), occorre non indietreggiare, ma anzi utilizzare le tecnologie per migliorare il rapporto con i cittadini, ad esempio creando un’agenda appuntamenti per ogni ufficio, così da accogliere in modo ordinato chi si reca negli uffici e dedicare alle loro necessità il tempo necessario.

Nella seconda parte della riunione, si è velocemente discusso della bozza di accordo sul welfare. Pur apprezzando gli sforzi fatti dall’Amministrazione, abbiamo dichiarato la nostra indisponibilità a firmare l’accordo, non condividendone l’impianto, ancora troppo improntato a logiche paternalistiche di mera elargizione a pioggia, senza considerare e graduare i bisogni dei lavoratori, vista l’esiguità delle risorse. Troppo poco, considerando che non è il primo accordo sul tema.

Da ultimo, riguardo alle progressioni economiche, abbiamo evidenziato unitariamente la necessità di ragionare subito su di un nuovo accordo, per garantire che anche altri lavoratori possano beneficiarne così da permettere una continuità in questo meccanismo.

Roma, 15 settembre 2021

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

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