Contratto Sanità Pubblica, il punto sulla trattativa del 17 novembre

17 Novembre 2021

Il nostro resoconto sulla trattativa di oggi, insieme al comunicato unitario

Nell’incontro svoltosi nella mattinata di oggi, Aran ci ha presentato un primo parzialissimo testo in materia di nuova classificazione del personale del comparto sanità. Il testo si misura solo con due questioni, in parte preliminari: quella relativa alle nuove aree e quella – direttamente collegata – dei profili ad esse collegate con relativi requisiti di accesso.

Non ci sono, al momento, proposte relative a incarichi, progressioni all’interno delle aree e fra le stesse, norma di prima applicazione, cosa che Aran ha spiegato affermando la necessità di confrontarsi preliminarmente su un documento che – per sua stessa ammissione – è da considerarsi esclusivamente un testo base.

Come CGIL-CISL-UIL abbiamo espresso, nella nota unitaria, una consistente dose di perplessità nei confronti dell’impianto proposto che non coglie, al momento, la maggior parte delle rivendicazioni e proposte che sono state oggetto della nostra piattaforma unitaria.

Più in generale tutte le OO.SS. presenti al tavolo hanno valutato inadeguata, seppur con argomentazioni non sempre coincidenti, la proposta avanzata. In particolare, al di là delle ipotesi decisamente incongrue relative a Bs e Ds di cui trovate conto nella nota unitaria (che abbiamo stigmatizzato perché vanno nella direzione opposta – ad esempio – alla necessaria valorizzazione di una figura come quella degli Oss) e al di là della totale assenza di riferimenti alla figura dell’autista soccorritore, un tema che ha impegnato la discussione è stato quello relativo all’area di elevata qualificazione che il D.L. 80/21, come convertito in legge, indica alla contrattazione di individuare e che, per come la ipotizza Aran, rischia di ingenerare più di un problema per le professioni sanitarie, soprattutto a fronte di alcune rivendicazioni irrealistiche avanzate da alcuni sindacati autonomi.

Il testo contiene, poi, alcuni segnali di attenzione rispetto a questioni che abbiamo posto da tempo, quali il superamento della vecchia categoria A oppure, ad esempio, la creazione di un nuovo profilo di collaboratore tecnico ambientale, anche se, pure in questo caso, la soluzione prospettata non convince del tutto.

Si prospetta quindi, ed era difficile pensare il contrario, una discussione complessa e piena di variabili che andranno tenute in considerazione per poter giungere ad un risultato che sia in linea con la nostra impostazione e che giunga nei tempi più brevi possibili.

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