Polizia penitenziaria -Personale del Corpo sospeso dal servizio in via cautelare-facoltativa ai sensi dell’art. 7 comma 2, del D.Lgs. 30 ottobre 1992, n. 449. – Disparità di trattamento.

18 Novembre 2021
Prot.83 / 2021
giove 18 novembre 2021


Al Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Pres. Dott. Bernardo PETRALIA
ROMA

E, per conoscenza;

Alla Ministra della Giustizia
On.le Marta CARTABIA
ROMA

Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA

All’Ufficio Relazioni Sindacali
con il Pubblico del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
ROMA


Oggetto: Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria sospeso dal
servizio in via cautelarefacoltativa ai sensi dell’art. 7 comma 2, del D.Lgs.
30 ottobre 1992, n. 449. Disparità di trattamento.

Illustre Presidente,
continuano a pervenire al nostro Coordinamento numerose segnalazioni
in merito alla discrezionalità utilizzata dalla S.V. per alcuni provvedimenti
di sospensione cautelare ai danni del personale del Corpo di Polizia
Penitenziaria appartenente ai ruoli non Direttivi, sembrerebbe che,
quando si tratta di appartenenti all’area Dirigenziale di Polizia
Penitenziaria, indagata o rinviata a giudizio, in molti casi Lei non abbia
proceduto alla su citata procedura cautelare.
Comprenderà che, nel momento in cui la condotte del dipendente
appartenente a qualsiasi Area del pubblico impiego, rappresenta una
palese violazione dei doveri istituzionali con particolare aggravio per
quello appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria che è dotato sia della
qualifica di polizia giudiziaria che di quella di pubblica sicurezza e,
pertanto, non può ragionevolmente ipotizzarsi che simili compiti,
essenziali per la salvaguardia della pubblica sicurezza, siano in concreto
espletati da soggetti i quali contribuiscono alla commissione di reati che
si tratta invece di prevenire cd impedire, che deve valere per tutti gli
appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria di qualsiasi grado, tanto da
non poter consentire alcuna discrezionalità sulla decisione da
intraprendere nei casi di specie.
Tenuto conto che, nel caso in cui le segnalazioni risultassero
veritiere è lapalissiano che, di fatto, si è creata una disparità di
trattamento per il personale di Polizia Penitenziaria non appartenente ai
ruoli apicali.
Per quanto sopra esposto, restiamo in attesa di un suo cortese
chiarimento visto l’uso smisurato utilizzato dalla S.V. nei confronti dei su
citati.
Distinti saluti

Il Coordinamento Nazionale
Branchi/Manna



Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 comma 2 del
D.L. 39/93

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