Giornata contro la violenza sulle donne, una battaglia della Fp da sempre

25 Novembre 2021

25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Istituita dalle Nazioni Unite il 17 dicembre del 1999 per aumentare la sensibilità dell’opinione pubblica su questa piaga di livello globale. Una questione sociale di cui ormai c’è piena consapevolezza ma per cui manca ancora la determinazione ad agire.

I dati: sono 103 le donne uccise da inizio anno

Eppure, secondo i dati del Viminale, dall’inizio dell’anno (fino al 7 novembre) sono state 103 le donne uccise in Italia, di cui 87 in ambito familiare e affettivo, per mano di persone di cui queste donne si fidavano, o in passato si erano fidate. Di queste, 60 sono morte per mano del partner o ex partner. Ogni giorno 89 donne sono vittime di reati di genere.

La violenza sul posto di lavoro

Ma sulle donne si scatena anche – con meno clamore e maggiore frequenza – la violenza nei luoghi di lavoro. Uno dei più grossi problemi di questa violenza è la non emersione del fenomeno, perché è ancor più difficile denunciarlo. Una denuncia, infatti, non rischia di compromettere solo l’ambito sociale ma anche quello professionale.

I settori professionali più colpiti dal fenomeno sono quello sanitario e l’assistenza socialeNel quinquennio 2015-2019 sono stati quasi 11 mila i casi di violenza, aggressione o minaccia in questi ambiti: una media di oltre 2 mila casi l’anno. E, di questi, tre quarti hanno riguardato le donne.

Cosa è stato messo in campo?

Un tentativo di risposta nel settore sanitario arriva dalla Legge 113 del 2020 che prevede, tra le altre cose, un inasprimento delle pene per gli aggressori. Per gli assistenti sociali, invece, è risultato d’esempio il protocollo del Comune di Genova, firmato il 18 dicembre 2018, che mira a sensibilizzare il personale sul tema, al fine di prevenire gli episodi di violenza, di ridurli e di imparare a segnalarli prontamente.

La Convenzione Ilo 190

Lo scorso 29 ottobre l’Italia ha finalmente completato il processo di ratifica della Convenzione OIL, il primo trattato internazionale sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro, entrato in vigore il 25 giugno 2021. Per la prima volta si dà una definizione comune di violenza e molestia sul luogo di lavoro, e viene riconosciuto che la violenza non sia solo quella fisica, ma anche quella psicologica, verbale, sessuale ed economica.

Una battaglia della Fp, da sempre.

La Fp Cgil è da sempre impegnata nel contrasto alla violenza sulle donne e ad ogni forma di abuso e discriminazione. Bisogna adeguare i contratti pubblici e privati, potente strumento di regolamentazione e garanzia di diritti, prevedendo sempre più strumenti per i rappresentanti sindacali di intervento nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere. Bisogna presidiare l’applicazione e il rispetto della legge sulla parità salariale, contrastare le violenze e le molestie nei luoghi di lavoro attraverso attività di monitoraggio, attraverso la formazione per uomini e donne, dirigenti e non, e con campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica tutta. Bisogna promuovere politiche per la condivisione delle responsabilità familiari e genitoriali, e contrastare tutte le forme di discriminazione.

Quello della violenza sulle donne è un fenomeno che va debellato dalla nostra società. Stiamo parlando di un dramma che necessita di rendere operativi tutti i protocolli, tutte le leggi, tutti i provvedimenti esistenti. La violenza sulle donne è una sconfitta di tutti. Soprattutto è l’affermazione dell’esercizio di un potere maschile sulle donne che viene vissuto come assoluto fino a legittimare la cancellazione della vita delle donne. Non basta più la condanna pubblica, serve un cambiamento culturale che riguardi i comportamenti degli uomini e il rapporto tra i generi, sia nelle dimensione pubblica che privata.

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