Contratto Sanità Pubblica, il punto sulla trattativa del 9 dicembre

09 Dicembre 2021

Nuovo appuntamento con il rinnovo della Sanità Pubblica, leggi il comunicato unitario

Proseguita la trattativa per il rinnovo del contratto della sanità pubblica. Al centro un nuovo articolato proposto da Aran contenente parte degli istituti del rapporto di lavoro. Nel comunicato unitario, punto per punto, le osservazioni unitarie al testo.


Aggiornamento 13 dicembre

Lo scorso 9 dicembre è proseguita la trattativa per il rinnovo del contratto.
Come preannunciato al termine dell’incontro precedente, che si era incentrato su una prima insoddisfacente proposta delle parti pubbliche in materia di nuova classificazione del personale, la trattativa si è concentrata sui temi inerenti il rapporto di lavoro.
Questo per consentire, da un lato, ai datori di lavoro di riformulare una proposta – si spera migliore – sulla tematica centrale per il rinnovo del contratto e, dall’altro, di entrare nel merito di argomenti che erano stati precedentemente oggetto di una proposta datoriale che non era ancora stata discussa.
Come si può leggere nel report unitario già pubblicato, la materie discusse sono di grande importanza per la vita lavorativa quotidiana delle lavoratrici e dei lavoratori e, pur non essendo direttamente ascrivibili né alle quantità economiche né alla riforma del sistema delle carriere, meritano un’attenzione particolare nell’ottica di continuare il percorso di miglioramento e adeguamento del testo complessivo del contratto iniziato nella trattativa relativa al triennio 2016/2018.
Si è trattato di un confronto serrato, nel corso del quale insieme a Cisl e Uil abbiamo avanzato proposte e richieste frutto di una discussione unitaria, trovando, in alcune occasioni, punti di contatto con le posizioni espresse, sulle stesse tematiche, anche dalle altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo.
Il punto politicamente più significativo riguarda il fatto che, durante il confronto, abbiamo dovuto come Fp Cgil (e a nome unitario) intervenire per stoppare un approccio dell’Aran teso quasi ad avvallare un proprio potere decisorio unilaterale sulle questioni oggetto del negoziato, ricordando alle nostre controparti come a quel tavolo tutti siano seduti con pari dignità e come non sia nelle disponibilità dell’Aran dire l’ultima parola su nulla, se questa non è il frutto di una decisione o di un compromesso condiviso.
Sottolineatura apparentemente banale, ma necessaria visto l’atteggiamento un pò troppo assertivo della parte pubblica.
La trattativa ha consentito di produrre alcuni avanzamenti apprezzabili su alcune delle questioni discusse, pur registrando contestualmente talune indisponibilità da parte dell’Aran, oltre alla necessità di svolgere una verifica al proprio interno su altri temi (ad esempio in materia di orario di lavoro e di lavoro straordinario, per citarne alcuni) sui quali le distanze fra le proposte avanzate da Aran e quelle delle organizzazioni sindacali restano significative.
Da registrare, infine, una dichiarazione del presidente dell’Aran in merito all’ intenzione di produrre un’accelerazione nel confronto, cosa ovviamente condivisa da noi, e che deve però necessariamente fare i conti con gli esiti della discussione parlamentare sulla legge di bilancio che, nelle nostre intenzioni, deve liberare le risorse necessarie ad incrementare i fondi per la contrattazione integrativa e a riformare l’ordinamento professionale, il sistema degli incarichi e quello indennitario.
Vi terremo informati dei prossimi sviluppi, a partire da quelli relativi al prossimo incontro, calendarizzato per il prossimo 21 dicembre.

Il segretario nazionale
Michele Vannini

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