INPS Unitario – Integrazione delibera CdA INPS N.132 del 29.09.2021

17 Gennaio 2022

Al Presidente
Prof. Pasquale Tridico

Al Vicepresidente
On.le Maria Luisa Gnecchi

Ai Componenti del CdA INPS
Avv. Rosario De Luca
Dott. Roberto Lancellotti
Prof. Patrizia Tullini

Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele

Al Direttore centrale Risorse umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

Al Direttore centrale Pianificazione e controllo di gestione
Dott. Vincenzo Ciriaco
per il tramite del Dirigente Area Relazioni sindacali

Dott. Stefano Ferri Ferretti

Oggetto: integrazione delibera CdA INPS n.132 del 29 settembre 2021 “Aggiornamento del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance 2021”

La delibera n.132 del 29 settembre 2021 adottata dal Consiglio di Amministrazione dell’Inps in tema di Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance 2021, delibera che aggiorna ed integra la precedente delibera n.30 del 24/3/2021 dello stesso Organo, prevede che la performance individuale per il personale delle aree A, B e C sia misurata sia sotto il profilo del contributo singolo ai risultati delle struttura organizzativa di appartenenza unitamente alle abilità individuali sia sotto il profilo della dimensione organizzativa del risultato oggettivo della medesima struttura.
Ebbene in sede di valutazione intermedia, relativamente al periodo di osservazione 1° gennaio 2021 – 30 settembre 2021, che è stata effettuata nelle ultime settimane dalla dirigenza dell’Istituto, valutazione intermedia non utilizzabile per alcun pagamento di salario accessorio come specificato nei messaggi Hermes n.3797 del 5/11/2021 e n. 4347 del 6/12/2021, sui territori sta emergendo una “stortura” del meccanismo deliberato dal CdA al quale è necessario porre urgentemente
rimedio. Infatti, a fronte di agenzie territoriali che presentano risultati di struttura oltre quota 100 o prossimi a tale dato, fanno riscontro, spesso, dati di produzione, imputati alle Direzioni provinciali/Filiali metropolitane (DD.PP./FF.MM.), inferiori alle prime (le agenzie territoriali). Tutto ciò accade quando le “strutture madri” nel corso del 2021 hanno, in molti casi, “sussidiato” le agenzie per far fronte alla domanda di prestazioni difficilmente sostenibile da queste ultime, attesa la forte carenza di personale delle articolazioni territoriali dell’Inps, contribuendo in modo determinante ai loro risultati difficilmente raggiungibili senza l’ausilio della “sede madre” il cui direttore distribuisce i carichi di lavoro tra il personale della DP/FM in modo omogeneo e funzionale al raggiungimento degli obiettivi di produttività e di qualità fissati dal sistema di pianificazione e programmazione dell’Istituto. Ebbene il monitoraggio intermedio del SMVPI ha fatto emergere a carico delle DD.PP./FF.MM., in diverse realtà, risultati di struttura inferiori alle singole agenzie territoriali di riferimento, penalizzando di riflesso la performance individuale di colleghi che hanno contribuito con la loro attività al risultato complessivo della D.P./F.M. di appartenenza nel cui bacino territoriale si collocano le agenzie. Quanto abbiamo registrato in queste ultime settimane va chiaramente in contrasto con una filosofia di rilevazione ed aggregazione dei dati che, ai fini della valutazione dei risultati di performance organizzativa, parte dalla dimensione provinciale/metropolitana dell’Istituto dalla quale non si può prescindere anche in sede di valutazione della performance individuale.
Alla luce delle considerazioni esposte si chiede di correggere per via interpretativa per il 2021 tale “stortura”, non conosciamo altro termine per definire un meccanismo che non considera in chiave solidaristica il dato del risultato di gruppo come già avviene con la performance organizzativa, e di modificare i contenuti della delibera n. 132/2021 del CdA INPS per il 2022 in occasione del preannunciato e prossimo intervento di aggiornamento già oggetto di confronto con le OO.SS. nelle scorse settimane.
Alle considerazioni esposte, considerazioni che nascono dalla concreta applicazione operata sui territori dei nuovi meccanismi previsti dal D.lgs. n.150/2009 e dal CCNL 2016/2018 (Contratto sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali) si aggiunge la richiesta di modificare il layout delle schede di valutazione in vista della valutazione finale del prossimo mese di giugno, la sola, lo ricordiamo, oggetto di una specifica procedura di conciliazione, avendo le attuali schede il valore di una valutazione intermedia, in quanto la loro impostazione risulta non essere conforme al dettato contrattuale.
Considerata la rilevanza della materia e le delicate implicazioni, si resta in attesa di un sollecito riscontro.

Roma, 17 gennaio 2022

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

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