INL Fp Cgil – Tanto da fare…

01 Febbraio 2022

TANTO DA FARE …

Finalmente a seguito della riorganizzazione sono stati nominati i Direttori Centrali. Ci auguriamo si mettano subito al lavoro perché le cose da fare sono davvero tantissime e tutte molto importanti.
Intendiamo mettere le cose in ordine:
Il primo e principale problema cui occorre mettere mano è l’assenza di risorse stabili in favore dei dipendenti di questa Amministrazione. Lo ripetiamo da anni senza mezzi termini: se il superamento del costo zero non viene affrontato e risolto, tutto il progetto dell’INL è destinato a naufragare.
Non si può pensare di estendere le competenze dell’INL – cosa anche condivisibile, in astratto – senza che questo si accompagni a un corrispondente incremento di risorse stabili in favore dei lavoratori. Altrimenti si rischia di creare un effetto “boomerang” molto pericoloso. Questo è, purtroppo, quello che è avvenuto finora.
L’arrivo di tali risorse è condizione per instaurare un sistema indennitario che riconosca la funzione svolta, ad esempio, dagli ispettori del lavoro e dagli ispettori tecnici, dai funzionari addetti alla rappresentanza in giudizio, dai titolari di Posizione Organizzativa e altre figure professionali che si potranno individuare nel corso della contrattazione integrativa.
Come abbiamo già fatto nel corso di questi anni, siamo pronti a mobilitarci in tutte le forme necessarie, perché questo annoso problema si risolva in modo definitivo.
Bisogna poi spingere per l’ingresso delle attese unità di personale e fare pressione sugli organi competenti perché inseriscano con urgenza l’INL nei prossimi concorsi previsti per il personale di seconda area e perché si proceda allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi in essere. Molti uffici, lo ricordiamo, sono ormai allo stremo e con personale “percentualizzato” fra più servizi.
Prendiamo atto con favore della dichiarazione pubblica del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha annunciato la pubblicazione sulla GU per metà mese del concorso per ispettori tecnici, perché sono questi i lavoratori chiamati a svolgere in modo approfondito e completo anche le nuove verifiche previste dal DL 146, ricordandoci che la formazione svolta sinora, pur molto importante e utile, non può ovviamente cambiare i
profili professionali e le relative competenze.
È inoltre necessario avviare una politica di gestione del personale più attenta alle istanze e ai bisogni dei lavoratori. Le lavoratrici e i lavoratori dell’INL non sono soltanto limoni da spremere o tappabuchi per colmare le carenze createsi nel corso degli anni, ma persone che vanno adeguatamente motivate, con risposte serie e positive che facciano capire che c’è stata un’inversione di tendenza, vera e tangibile (pensiamo, ad es., alla recente nota sul
lavoro agile che di agile ha ben poco, al mancato riconoscimento dei buoni pasto in lavoro agile, alla contrattazione per il FRD e alle progressioni economiche bloccati).
Non è possibile che sui territori ogni ufficio sia “Repubblica” a sé e che il Centro non monitori e controlli le tante discrasie presenti, nonostante più volte a livello sindacale siano state trasmesse segnalazioni e queste siano tuttora prive di risposta, come fosse cosa che riguarda esclusivamente i territori, con ciò delegittimando l’azione di denuncia sindacale.
Oltre a chiedere riscontro rispetto alle suddette segnalazioni già presentate, ecco ulteriori esempi recenti:
– ci risulta che in alcuni uffici non sia stato riconosciuto il lavoro straordinario nelle giornate di formazione, nonostante le diverse disposizioni del Centrale;
– ci risulta che in alcuni uffici si siano date disposizioni in contrasto con la Circ. 4/2021, prevedendo che gli ispettori del lavoro possano adottare il provvedimento di sospensione dell’impresa anche in casi che – secondo la circolare – spetterebbero ai soli ispettori tecnici;
– ci risulta che in alcuni uffici siano state inizialmente previste posizioni organizzative totalmente inedite e che il lavoro agile non sia riconosciuto, nonostante il parere differente del medico competente;
– ci risulta, rispetto al DL 146, che ogni ufficio sembra organizzarsi per conto proprio: c’è chi programma ispezioni con le ASL, chi solo con i tecnici, chi solo ispettori del lavoro, senza che vi siano indicazioni specifiche sui comportamenti da adottare;
– ci risulta, infine, che in alcuni uffici stia partendo una richiesta di reperibilità (istituto che – in quanto non più utilizzato negli uffici ormai da tempo – non era disciplinato nel CCNI, attuando un mero rinvio al CCNL) senza una contrattazione e un adeguato riconoscimento di trattamento economico e normativo corrispondente. Rispetto a questo aspetto, torniamo alla prima questione indicata: senza soldi non si canta messa e non si può continuare soltanto a chiedere disponibilità.
L’INL è un’Amministrazione unica o un arcipelago di uffici senza un centro che ne dirige e coordina le attività? Su tutto questo, ora che la riorganizzazione delle Direzioni Centrali è stata chiusa, chiediamo di incontrarci per discutere e avere risposte precise, chiare e risolutive dai Direttori competenti. (to be continued…)

Roma, 1 febbraio 2022

FP CGIL INL
Matteo Ariano

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