MUR – Comunicato congiunto

14 Febbraio 2022

MINISTERO UNIVERSITA’ E RICERCA

AUMENTA L’INDENNITA’ DI AMMINISTAZIONE

ORA AUMENTARE L’FRD E PROCEDERE ALLE PROGRESSIONI

Sta circolando in questi giorni la bozza dell’atteso DPCM per l’armonizzazione delle indennità di Amministrazione di vari Ministeri.

I valori indicati nella bozza di DPCM, ancora in attesa di registrazione alla Corte dei Conti e che quindi potrebbero subire lievi variazioni, porterebbero le indennità di amministrazione del Ministero dell’Università e Ricerca a livelli simili a quelli delle Amministrazioni più “ricche”.

I valori in Euro indicati sula bozza di DPCM e salvo modifiche o refusi, sono quelli indicati nella tabella seguente:

Incrementi annuali lordo dipendente dal 1/1/2020 fino al 31/12/2020

AREA I

AREA II

AREA III

F1

F2

F3

F1

F2

F3

F4

F5

F6

F1

F2

F3

F4

F5

F6

F7

903

903

903

951

949

1.003

1.003

1.003

1.003

1.275

1.275

1.351

1.371

1.371

1.371

1.371

Incrementi annuali lordo dipendente (che assorbono i precedenti) dal 1/1/2021 a regime

AREA I

AREA II

AREA III

F1

F2

F3

F1

F2

F3

F4

F5

F6

F1

F2

F3

F4

F5

F6

F7

1.525

1.525

1.525

1.632

1.676

1.796

1.796

1.796

1.796

2.195

2.195

2.366

2.449

2.449

2.449

2.449

Gli incrementi verranno corrisposti con l’entrata in vigore del nuovo contratto comprensivi degli arretrati dal 2020 anche per il personale che fosse nel frattempo andato in pensione.

Si tratta di un primo importante risultato per avvicinare le retribuzioni del personale del Ministero dell’Università e ricerca a quelle degli altri dicasteri, frutto anche della nostre continue pressioni sui vertici prima del MIUR e successivamente del MI e MUR.

Tuttavia, per raggiungere una vera perequazione è necessario incrementare le risorse del FRD, che come abbiamo segnalato più volte dal 2020 è ulteriormente ridotto.

Su questo punto sarà necessario un intervento incisivo da parte dei vertici dell’Amministrazione affinché si realizzino anche per questa via le condizioni per raggiungere l’obiettivo di effettiva perequazione che da parte sindacale viene costantemente rivendicato.

Cogliamo l’occasione per comunicare che, durante un incontro che si è tenuto in data 11 febbraio con l’amministrazione del MI, a seguito del nostro sollecito per la riapertura delle contrattazioni per i FRD 2020, 2021 e 2022 l’amministrazione ha comunicato che i fondi 2020 e 2021 (relativi al periodo in cui il fondo era ancora unico tra MI e MUR) sono stati costituiti.

Ci sono quindi le condizioni per riaprire anche al MUR le trattative e anticipiamo che da parte nostra chiederemo di procedere in parallelo con le contrattazioni 2020 e 2021 per riallineare la tempistica e affrontare subito dopo la contrattazione per il FRD 2022.

Solleciteremo inoltre la riapertura del confronto per la definizione dell’accordo per le progressioni orizzontali a decorrere dall’1/01/2022 e per l’attivazione delle progressioni verticali già previste sul piano di fabbisogno 2020 e sulla necessità di ampliarne i numeri.

Il Ministero Università e Ricerca, dopo il distacco dal pezzo “Istruzione” può avere l’opportunità di dimostrare la capacità di essere un’amministrazione snella e con la volontà di valorizzare il proprio personale.

Pretesti non ce ne sono più, e nemmeno possibilità di scaricare le responsabilità. Da parte nostra procederemo subito con le necessarie sollecitazioni per riaprire i confronti sui punti oggetto dell’ultimo incontro in data 10 gennaio 2022.

Roma 13 febbraio 2022

FP CGIL

FP CISL

Anna Andreoli/Davide Perrelli

Michele Cavo

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