Giustizia Dap al Capo del Personale sulla circolare su “Incremento pianta organica Funzionario Giuridico Pedagogico”

15 Febbraio 2022

Al Direttore

della Direzione Generale del Personale e dei servizi

Dott. Massimo Parisi

Al Direttore

Della Direzione Generale Detenuti e Trattamento

Dott. Gianfranco De Gesu

Oggetto: circolare su “Incremento pianta organica Funzionario Giuridico Pedagogico –

Valorizzazione del ruolo e della figura professionale. Commenti e proposte.

Questa O.S. fa seguito alla circolare in oggetto per evidenziare alcune perplessità e considerazioni che sono il risultato di riflessioni e relative osservazioni che gli operatori, cui la circolare fa riferimento, da noi rappresentati hanno espresso e condiviso. Infatti ciò che intendiamo rappresentare sono considerazioni e proposte che mirano a meglio centrare il tema oggetto del documento partendo dalle evidenti problematiche operative e professionali che i FGP affrontano quotidianamente sui posti di lavoro all’ancora timido riconoscimento e valorizzazione della professione che, a nostro parere, risulta centrale nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali.

Si tratta di problematiche divenute purtroppo endemiche e ancora senza una appropriata definizione benché siano state nel corso degli anni oggetto di discussione e approfondimento e di vertenze finalizzate alla valorizzazione della professionalità e ad una visione organizzativa più efficiente del sistema entro cui interagisce, Ci preme ricordare che proprio sul tema della valorizzazione delle professionalità la FP CGIL ha presentato un progetto di riforma, chiedendo un intervento legislativo all’attuale Ministra della Giustizia, che proponeva un processo di revisione delle funzioni, dei compiti e delle competenze nella direzione di tutte le componenti del sistema penitenziario, immaginando una struttura organizzativa in cui ciascuna componente vivesse una propria dimensione interna autonoma e completa nella definizione della propria “filiera di comando”, dai ruoli ausiliari fino alla propria specifica dirigenza tecnico- professionale. Una revisione delle carriere che possa consentire anche al Funzionario Giuridico Pedagogico di progredire fino alla dirigenza specifica della propria area.

Seppur apprezzabile riteniamo del tutto insufficiente l’intento dell’amministrazione di incrementare la pianta organica dei FGP portando a 210 il numero di funzionari da immettere in ruolo a seguito del relativo concorso, in quanto, dai dati in nostro possesso, tale incremento potrà coprire a malapena il turnover per pensionamento dei prossimi 3 anni. La conclusione delle prove selettive, inoltre, non si prevede prima della fine dell’anno in corso e le relative assunzioni non prima dell’inizio del 2023. La sofferenza dei lavoratori, dovuta alla carenza di organico, durerà quindi, ancora per un anno con tutto quello che ne consegue, ed è per questo che chiediamo di accelerare tutte le fasi delle prove in corso, con un lavoro più serrato da parte delle commissioni competenti.

Inoltre in merito alle prove selettive del concorso citato, vorremmo far notare come queste abbiano una impronta marcatamente giuridica che tende a fuorviare le competenze demandate a questa professionalità disorientandone la mission. Per tale motivo sarebbe opportuno nonché necessario una rivisitazione anche dell’azione formativa soprattutto quella iniziale, una formazione più mirata alla acquisizione delle conoscenze peculiari del sistema ove la professionalità del FGP esplica le proprie competenze professionali ed istituzionali.

L’equazione statistica secondo cui l’immissione di oltre 210 nuovi assunti porterebbe a ridimensionare il rapporto FGP/Utente a 1:65, presente nella circolare è errata e fuorviante. Occorre infatti valutare tutte le variabili che interagiscono con il mero dato quantitativo, come ad esempio la rilevazione del flusso delle persone entrate in Istituto in un arco di tempo specifico o la tipologia del detenuto e/o dell’Istituto in cui si opera (Circondariale, Reclusione etc). Inoltre, occorrerebbe togliere dal computo i responsabili dell’area educativa, che purtroppo hanno detenuti assegnati almeno nella la maggioranza degli Istituti e che non dovrebbero averne visto il ruolo aggiuntivo che rivestono. Con l’utilizzo di tali parametri il rapporto ritornerebbe ben oltre a 1:100

Rileviamo che la circolare in oggetto espone in gran parte del suo contenuto la ricostruzione storico-giuridica del ruolo del FGP (ex educatore penitenziario L.354/75) una sorta di genesi della professionalità educativa e delle competenze ma purtroppo al percorso storico nulla di nuovo aggiunge. Tutte le aree di intervento professionale citate, (accoglienza, conoscenza, co-progettazione individuale e lavoro di rete) sono state costruite nel corso dei decenni, negli Istituti penitenziari, grazie alla consapevolezza professionale dei funzionari educatori, che hanno sviluppato in autonomia, strumenti, reti e saperi per fronteggiare la variabilità dei fenomeni criminali e dei bisogni sociali disattesi dalla comunità libera.

La circolare risulta quindi un ulteriore mero “mansionario” che fotografa, e in alcuni casi in maniera relativa, la realtà attuale senza peraltro evidenziarne le criticità anzi, in alcuni, passi rileviamo una regressione valoriale delle competenze che svilisce la professionalità del FGP.

Il tutto dopo due anni di estremo stress, da parte di tutti gli operatori penitenziari, dovuto alla pandemia generata dal COVID 19 e ancora in corso, che ha esasperato le problematiche all’interno degli Istituti.

Molte attività intramurarie sono state rallentate o sospese, per non parlare dell’inevitabile crisi del cosiddetto terzo settore, che ha fortemente limitato il lavoro o le attività extra murarie, generando nella maggioranza della popolazione detenuta, stress ed aggressività. Sono infatti moltiplicati i casi di aggressioni fisiche e verbali (queste ultime non rilevate dalla statistica ufficiale), nei confronti dei FGP e del personale di Polizia Penitenziaria, portando in rilievo anche il problema dell’incolumità del personale dell’area educativa all’interno delle sezioni.

Viene poi, quasi da sorridere quando si parla di “Segreterie Tecniche” dove personale qualificato disbriga il lavoro amministrativo per poter consentire al FGP l’attuazione della propria mission istituzionale all’interno delle sezioni. Tali lavoratori sono, nella stragrande maggioranza dei casi, personale riformato dal Corpo di Polizia Penitenziaria, non formato adeguatamente, e con problematiche di salute tali che li portano ad assentarsi spesso. Senza poi parlare delle enormi problematiche strutturali in molti Istituti Penitenziari dove mancano gli spazi all’interno, o sono fatiscenti, per il lavoro degli operatori dell’area educativa, costringendo la presenza del FGP al minimo indispensabile. Tale mancanza di spazi penalizza ovviamente la creazione di postazioni informatiche con collegamento alla banca dati detenuti AFIS che la stessa circolare invita le direzioni a creare, ma che difficilmente potranno essere realizzate in tempi brevi per le ragioni sopra descritte.

Diviene quindi utopica la concezione di cui al punto 5 della circolare dove “il funzionario giuridico pedagogico deve privilegiare la relazione con l’utenza presso i luoghi di vita del detenuto”.

Per quanto riguarda le turnazioni serali, la scrivente O.S. fa presente che da sempre la presenza pomeridiana e serale è garantita dai FGP in occasione di eventi trattamentali o legati al percorso del detenuto, rimane altresì difficile standardizzare una turnazione in modo uniforme ed indistinto in tutti gli Istituti italiani in quanto ogni carcere è una realtà a sé. Il tutto senza calcolare le esigenze personali di ogni singolo lavoratore costretto spesso a conciliare le esigenze familiari, di lavoro e il pendolarismo forzato.

Riteniamo quindi che sarebbe stato necessario, prima di diramare quanto in oggetto descritto e così ben ricostruito storicamente, effettuare un monitoraggio nazionale sull’attuazione delle vecchie circolari in tutti gli Istituti del territorio nazionale, rilevare le criticità operative e professionali , realizzare, insomma, una reale fotografia della situazione organizzativa ed operativa delle Aree educative per apportare una reale valorizzazione a tale professionalità anche in virtù del Nuovo contratto nazionale delle FC ove la stessa si colloca.

Tale importante rilevazione è lo strumento che FPCGIL propone all’Amministrazione Penitenziaria, come primo passo per eliminare lo scollamento tra il centro (DAP) e la periferia (Istituti, Aree Educative) e che inequivocabilmente emerge confrontando la circolare ministeriale e le testimonianze scritte e verbali di tutti i FGP.

Tale monitoraggio dovrebbe essere svolto in termini brevi, magari sfruttando le soluzioni che la tecnologia informatica ci offre e senza dubbio prima delle nuove assunzioni dei FGP.

Quando si avrà un dato inequivocabilmente reale, questa O.S. è disponibile per un confronto costruttivo per la ridefinizione della dotazione organica e tecnica di tutte le aree educative degli Istituti, strada che deve portare inequivocabilmente alla autonomia decisionale e professionale di tale area.

p. Fp Cgil

Il coordinatore Nazionale DAP FC

Roberto Mascagni

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto